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Siria, ancora avventure in un paese negato

L’incanto e la diversità della Siria di un passato vicino, ma ormai in ombra. Mentre la Siria resta sempre presente sullo scenario politico internazionale e l’UNESCO non esita a preoccuparsi del destino di alcuni tra i più importanti siti di interesse storico-archeologico del paese , abbiamo avuto il piacere di tuffarci in una serie di racconti di viaggio ambientanti proprio in questi luoghi. Narrazioni riunite in “Siria. Avventure in un paese negato” , seconda tappa della mini collana di Asterisk edizioni dedicata a presentare i racconti dei viaggiatori che hanno attraversato zone oramai sconsigliate, in percorsi organizzati dal tour operator “Avventure nel Mondo” , e racchiuse dietro la prefazione firmata da Paolo Dall’Oglio, il Padre Gesuita espulso dal regime di Assad a giugno 2012 . Dopo il Mali colorato e multiforme , le avventure, precedute da una nota stampa dell’editore risalente al 23 giugno 2013, non risentono ancora dello scenario attuale, se si esclude qualche cenno alla famiglia degli Assad. Sono frasi, suggestioni e impressioni raccolte qualche decennio fa, quando le carovane di turisti, non numerosissime a dire il vero, ma comunque presenti, si avventuravano con una certa fiducia alla scoperta delle meraviglie di Palmira, “la perla del deserto”, di Damasco, d’Aleppo, Ebla e di altri luoghi dal passato mitico. Angoli del mondo i cui contorni leggendari si perdono nella notte dei tempi, e il cui spessore culturale, storico, ma soprattutto umano, merita di essere narrato anche per cercare di comprendere il complesso tessuto sociale di una nazione formata da tantissimi popoli, molto spesso separati da religione e tradizioni, ma uniti nel medesimo attaccamento a questa terra chiamata a giusto titolo Balad el-Umm, ovvero il “Paese Madre” . Quanti popoli hanno risalito l’Eufrate , sono scesi dalle solitudini talvolta gelide, talvolta torride dell’Anatolia, sono venuti dal lontano Altai, sono sbucati dalle sabbie d’Arabia, hanno galoppato da Menphi, dalla Macedonia e da Vézelay in Borgogna; profeti e banditi, mercanti e filosofi, santi e soldati, tanti e tanti soldati! Ed ognuno ha lasciato in Siria una parte di…

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Grazie a Dio, storie di R/Accolti dal mare di Valentina Tortelli

Nel cuore dell’emergenza Nord Africa, con le testimonianze di coloro che sono fuggiti dalla Libia e da altri paesi per raggiungere l’Italia. “Grazie a Dio” , un augurio ma anche la base stessa di un testo che si promette di dar voce a tante storie sconosciute. Un percorso insomma che mette insieme tanti punti di vista costruendo un fitto arazzo di testimonianze raccolte da Valentina Tortelli , freelance classe 1981, che per molte delle persone di stanza al centro è semplicemente la “journalist” , qualcuno al quale raccontare la propria vicenda, senza paura di strumentalizzazioni. Ed ecco che, superata la grande barriera della vergogna, del dolore e del ricordo, gli occhi si abbassano, le voci diventano meno certe e le mani si tormentano, risuscitando fantasmi e drammi. Dalle riflessioni di Carmine Sciarrillo, Direttore del centro di accoglienza allestito in Calabria, a Falerna Marina in provincia di Catanzaro, tra il 2011 e il 2012, in prima linea per aiutare le vittime dell’emergenza Nord Africa, alle esperienze dell’avvocato Tonino Barberio, che giuda gli stessi ospiti ad orientarsi nella difficile burocrazia italiana, fino ad alcune informazioni sull’accaduto e molti chiarimenti sugli status di coloro che vivono nel nostro paese in attesa d’asilo. Le grandi difficoltà dell’integrazione, del lavoro, dell’assistenza sanitaria, ma anche l’umanità della ricostruzione, del recupero della dignità e della fiducia in sé, della rinascita, in un insieme di pagine che sono allo stesso tempo una doccia fredda e un’iniezione di speranza. Jamiu. Ora è così, un po’ canzonatorio un po’ spensierato. La sua però è una storia che viene da lontano, fatta di dure liti familiari, di omicidi, minacce di morte e di superstizioni soprannaturali. Jamiu è ghanese. A fare il barbiere ha imparato in Libia. Tagliava i capelli alla gente, vicino Tripoli, dopo esser scappato dal suo villaggio in Ghana. Nella sua vita, come in quella di molti profughi dll’Emergenza Nord Africa, si contano almeno due fughe: la prima dalla terra d’origine alla Libia, la seconda dalla Libia all’Italia, precisamente Lampedusa. entrambe sono…

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Goddess, di Josephine Angelini

Goddess , dell’americana Josephine Angelini , è il terzo e ultimo volume della trilogia paranormal romance mitologica YA Starcrossed e il seguito di Dreamless . Arriva a conclusione una serie amata da molti adolescenti che si richiama alla mitologia greca, ai suoi dei, ai suoi eroi e alla guerra di Troia (ma anche alla leggenda di Atlantide, al ciclo arturiano; qui per gli approfondimenti). E lo fa, dicono i lettori americani, piuttosto bene. Goddess , infatti, uscito in USA circa una settimana fa, si candida a diventare il miglior libro della serie. Tra azione e colpi di scena (alcuni, pare, decisamente inaspettati) finiremo di seguire le articolate ed epiche vicende della sempre più potente semidea Helen, divisa tra due amori, Lucas e Orion. Scopriremo il perchè del comportamento di Daphne ( qui un prequel su di lei, Starcrossed City , in inglese), chi è, a sorpresa, il tiranno, perchè Ade ha aiutato Helen, da chi discende Orion, e chi è davvero Helen . E ci saranno scelte, morti, battaglie cruente, flashback, momenti drammatici e d’amore (dei protagonisti e dei personaggi secondari), rivelazioni, scoperte, sfide non facili per Helen, collegamenti tra passato e presente. E tutto porterà a un finale assolutamente gratificante. Ma non completamente atteso… Trilogia Starcrossed 0.5 Starcrossed City, 2013, racconto prequel digitale gratuito, qui 1. Starcrossed, 2011 (Starcrossed, 2011, QUI ) 2. Dreamless, 2012 (Dreamless. Nell’aldilà ogni notte è per sempre, 2012, QUI ) 3. Goddess, 2013 ( Goddess il destino della Dea , 2013) Josephine Angelini Goddess. Il destino della Dea ( Goddess ) Giunti Y € 16,50 In uscita oggi, 5 giugno Qui un estratto del libro Josephine Angelini su Facebook e Twitter Monica Cruciani alias AyeshaKru scrive di fantasy e fantastico in generale , molto di urban fantasy & paranormal romance , sia per young adult(s) che per adulti . Potete trovare qui gli ULTIMI ARTICOLI e qui lo SCHEMA delle serie in corso. Goddess, di Josephine Angelini

Mali: Avventure in un paese negato

Nove racconti brevi per assaporare i mille voti di un Mali un po’ meno sofferto. Il deserto è l’unica cosa che può essere distrutta unicamente dalla costruzione. Boris Vian Alzando gli occhi da una delle tante intense lettura in metropolitana, mi sono ritrovata davanti questa frase, ed ecco che la rete di trasporti parigini, con i suoi chilometri e chilometri di serpenti sotterranei solcati quotidianamente da orde di lettori accaniti, mi è sembrata ancora una volta uno dei luoghi migliori per mettere insieme i pensieri e viaggiare con la fantasia, lasciandosi trasportare nei milleuno paesi d’origine dei viaggiatori, ognuno intinto nei profumi, nei colori e nei suoni della sua terra e della sua lingua. E ritrovarsi tra splendide donne maliane non è un caso raro, a maggior ragione dopo che l’ultima guerra ha straziato il paese e chi ha potuto ha cercato di raggiungere proprio la Francia. Il tutto ha dato un senso ancora diverso al libro che avevo tra le mani, permettendomi di veleggiare tra le bellissime immagini a colori, le cartine, la mappa interattiva e le narrazioni arricchite da qualche utile cenno in stile dizionario enciclopedico, con un certo rimpianto. Perché i viaggi narrati in “Mali: Avventure in un paese negato” sono racconti scritti da chi ha potuto visitare quest’eccezionale coacervo di paesaggi e di popoli prima che fosse piegato da quest’ultimo conflitto. Narrazioni di italiani partiti con lo storico tour operator “Viaggi Avventure nel mondo” spinti dal desiderio di attraversarne le rotte e di conoscerne il fascino. Perché attraverso le tante voci e le belle immagini che le illustrano scopriamo alcune tradizioni dei Dogon, ci ritroviamo a dormire i tenda e a viaggiare su scassatissimi pulmini e imbarcazioni tradizionali, ma anche a piedi, andando dalle miniere di sale di Taudenni, fino alle alture della main de Fatma e ammirando la bellezza fiera dei nomadi Peul ci addentriamo in un…

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