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Villeggiatura

Sembra impossibile, c’è chi si lagna

della solitaria e noiosa campagna.

Qualcuno c’è che l’ama assai

e lì dimentica tutti i suoi guai.

C’è poi chi molto di più, aspira

del mare blu star sulla riva.

C’è anche chi, sulla montagna,

vuol respirar tant’aria sana.

Infine chi ama il lago beato,

per stare in pace, spaparanzato.

Quante parole, pure bisticci,

piccoli e grandi fanno capricci.

Un tale dice: “il caldo e’ orribile!

Non c’e’ di peggio, io parto subito

vado a Viareggio!”

Invece poi, ma che disdetta!

Sul terrazzin la tinta aspetta.

Villeggiatura, che vuoi tu dar,

belle illusioni… e di riposar.

La cosa più vera che tu sai fare

è il portafogli per ben svuotare.

C’è chi ritorna assai soddisfatto,

anche se da casa son spariti

sia il cane che il gatto.

Tutti loro si son divertiti, ma dite:

quelle bestiole, come son finite?

Antonietta Barboni

Un flash nel secolo millenovecento

Dalla metà del secolo passato fino a qui

quanto è cambiata nel tempo la famiglia d’oggidì.

Oggi si vede sempre più ristretta e c’è un perchè…

col padre e la madre quasi sempre c’è un unico bebè.

Via via sempre più staccate le famiglie numerose ed allargate

cambiato il vivere, la moda, or son parecchio organizzate.

Scienza e tecnologia fan passi da gigante

e poi con l’euro che confusione, per tanta gente.

Tutto automatico, sempre più veloce e computerizzato

volan le dita sui tasti e ciò che vuoi si è già avverato.

Ma la famiglia è poi cambiata in meglio?

O sembra ancor più stanca se pur con un sol figlio?

Sbiaditi ricordi le grandi famiglie patriarcali

ricche di valori, solide, legate ed esemplari.

Manca certo qualcosa del tempo che fu e si sente

mentre si corre sempre più distratti tra la gente.

Scarsa regna la modestia e la tolleranza

calati i buoni sentimenti, c’è sempre meno la sostanza.

L’unione della coppia oggi è assai volubile

e la promessa sacra è cosa tanto insicura e fragile.

Si sorride oggi un pò ironici a quel tempo che fu

quando i figli ai genitori non osavan dar del tu.

Rispetto grande, l’ascolto attento per chi aveva più vissuto

prezioso tesoro si faceva di quanto s’era imparato.

Casa grande d’allora, se pur ci si stava stretti

i cari nonni, genitori, sposi e bimbi benedetti.

Attorno al lungo tavolo tutti uniti quando a sera

davanti al piatto fumante di minestra, perchè tanto in più non c’era.

Eran sempre troppo pochi i soldi confronto la fatica

ma quanta forza e conforto in quella famiglia unita!

A dir com’è a guastar l’oggi è il troppo volere sempre di più

ma quel calore vero di famiglia grande e unita non c’è più.

Antonietta Barboni

Passione

Passione 24.12.89

La voglia e il desiderio di…
soffocarti
annullarti
perdermi e poi ancora…

volerti, accarezzarti, stringerti, baciarti
distendermi con te…

librarsi, abbandonarsi, spaziare
ricongiungersi a te
per poi fuggire…

… qual mare in tempesta
lo guardi, lo ammiri
e ti attrae
per il suo impeto
la sua forza devastatrice…

e tu vuoi esserci,
fuscello in mezzo alla tempesta…

Sai che finirà
e la sua calma
e la sua dolcezza
ti culleranno
ti conforteranno
fino alla prossima tempesta

Alberto Coretti

– (uno stato d’animo
… tumultuoso …
come il mare in tempesta) –