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Alda Merini e il lavoro notturno dei poeti

Forse li abbiamo incontrati qualche volta, i Poeti. Quelli con la lettera maiuscola. A volte non si rendono neanche conto di noi, ma c’è di che perdonarli, non hanno la stessa percezione del tempo e dello spazio che anima la maggior parte degli esseri viventi. Il loro è un “esistere teneramente diafano” anche nella più intensa delle passioni civili. La “dittatura degli orologi e dei calendari” può costringerci ad una corsa continua, ma non toglie loro il piacere dell’osservazione oltre il disincanto, non sottrae, alle infaticabili mani, il diritto di “disegnare archi profondi di parole altre”, e, soprattutto si configura come una dimensione superata dalla stessa esistenza, come ci ricordano gli splendidi versi della Merini . I poeti lavorano di notte quando il tempo non urge su di loro, quando tace il rumore della folla e termina il linciaggio delle ore. I poeti lavorano nel buio come falchi notturni od usignoli dal dolcissimo canto e temono di offendere iddio ma i poeti nel loro silenzio fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle. Via | aldamerini.it Alda Merini e il lavoro notturno dei poeti

Alda Merini nel secondo anniversario della morte

Due anni fa moriva Alda Merini , una delle più vigorose voci della poesia contemporanea italiana. Booksblog la ricorda con due sue poesie. Il mio passato Spesso ripeto sottovoce che si deve vivere di ricordi solo quando mi sono rimasti pochi giorni. Quello che è passato è come se non ci fosse mai stato. Il passato è un laccio che stringe la gola alla mia mente e toglie energie per affrontare il mio presente. Il passato è solo fumo di chi non ha vissuto. Quello che ho già visto non conta più niente. Il passato ed il futuro non sono realtà ma solo effimere illusioni. Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante. I poeti lavorano di notte I poeti lavorano di notte quando il tempo non urge su di loro, quando tace il rumore della folla e termina il linciaggio delle ore. I poeti lavorano nel buio come falchi notturni od usignoli dal dolcissimo canto e temono di offendere Iddio. Ma i poeti, nel loro silenzio fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle. Foto | Donna 10 Alda Merini nel secondo anniversario della morte