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La letterina di Natale dei Redattori Precari

Non faccio certamente nulla di originale citando in questo post la letterina di domande natalizie che la Rete dei Redattori Precari , realtà che si batte per i diritti dei lavoratori sfruttati della filiera editoriale, ha inviato qualche giorno fa all’attenzione di Marco Polillo, presidente dell’AIE, associazione italiana editori. Non faccio nulla di originale, dicevo, lo hanno già fatto in tanti dai propri blog, siti, profili twitter e facebook, ma faccio qualcosa di giusto, perché la battaglia che la REREPRE sta portando avanti tra mille difficoltà da qualche anno non è una battaglia di retroguardia, tutto il contrario, è la battaglia che la nostra generazione deve vincere. Se hai tra i 25 e i 35 anni – ma a volte sono anche di più – e cerchi di lavorare nel settore editoriale hai certamente già toccato con mano, scottandoti, il muro incandescente di difficoltà che ti è posto davanti per poter arrivare a chiamare la tua attività “lavoro”. Addetti di ufficio stampa,. correttori di bozze, ma anche redattori, editor, grafici & impaginatori, venditori, segretari: ognuno degli ingranaggi che fanno funzionare l’intera filiera è intaccato da questa ruggine. E allora ben vengano queste domande (che trovate dopo il salto), ma, per favore che vengano anche le risposte. 1) Secondo la vostra associazione c’è un rapporto tra qualità del lavoro (in termini di diritti, tutele e serenità del lavoratore) e qualità del prodotto editoriale? 2) Secondo la vostra associazione, il lavoratore è un costo o un patrimonio? 3) La vostra associazione attua controlli mirati ad accertare che gli editori aderenti non eludano le leggi in materia di diritto del lavoro? 4) L’industria editoriale gode di facilitazioni e …

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La letterina di Natale dei Redattori Precari

Dal Salone del Libro di Torino 2011: I Redattori Precari tornano all’assalto

Dopo gli attacchi messi a segno ieri all’interno e all’esterno dei padiglioni del Salone del Libro di Torino, la Rete dei Redattori Precari, protetti da san Precario, santo protettore dei diversamente occupati, tornano all’attacco e lo fanno, come al solito, con il sorriso. Come di consueto, partiamo dai fatti. Dopo il clamore delle iniziative di ieri la Rete dirama un comunicato, annunciando per oggi una grossa contestazione diretta contro la presentazione del volume Perché la precarietà ci salverà di Thomas Murphy , edito dalla sedicente casa editrice Narioca PresS, prevista per questo pomeriggio al Salone. E’ appena passata l’ora di pranzo, la presentazione inizia con l’autore, Thomas Murphy, supportato da una relatrice sconosciuta. Immediatamente partono i fischi. «Il popolo dei centri sociali si sta per scatenare», avranno forse pensato gli ignari spettatori, richiamati sul posto dal trambusto. E forse anche la polizia avrà pensato più o meno la stessa cosa. Ma la farsa dura poco, la beffa si svela. Il pubblico, catapultato per un istante in una fantasia borgesiana, scopre che il sedicente Thomas Murphy, l’ancor più sedicente presentatrice, il fantomatico libro e addirittura la misteriosa casa editrice non sono altro che una finzione, una maschera dietro…

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Salone del libro di Torino 2011: Il flashmob di protesta dei Redattori Precari

Il torpore del Salone si è rotto improvvisamente verso l’ora di pranzo, quando allo stand di Rcs, la Rete dei Redattori Precari ha attaccato pacificamente l’establishemt appiccicando postit e denunciando la grave situazione in cui versa il mondo dell’editoria italiana, il cui male invisibile si chiama Precariato. In questi anni di crisi, sia del settore editoriale, sia, più in generale, del mondo del lavoro, questo male invisibile – invisibile in primis a causa della cecità del mondo dell’informazione – si è diffuso come un cancro, ammorbando l’intera filiera del libro e concentrandosi nelle redazioni più prestigiose. Rizzoli, Mondadori, …

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