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L’Indice dei libri del mese lancia una campagna di rifinanziamento

Forse qualcuno di voi non lo sa ancora, ma L’Indice dei libri del mese, una delle riviste storiche dedicate al mondo dell’editoria italiana, rischia il fallimento. E’ per questo che da qualche settimana su diversi settimanali presenti in edicola e soprattutto online sul sito della rivista è apparso un messaggio di richiesta di aiuto, un vero e proprio SOS per lanciare la campagna di rifinanziamento. Fondato nel 1984 a partire da un’idea di Cesare Cases, l’Indice dei libri del mese è sempre stata una formidabile risorsa per i lettori, grazie ai contributi critici e alle quasi 40mila recensioni pubblicate in 26 anni di storia. Insomma, ci troviamo di fronte a una vera e propria istituzione per i lettori italiani, un’istituzione che però, a differenza di molte altre

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L’Indice dei libri del mese lancia una campagna di rifinanziamento

Biografie scandalistiche, l’eterna corsa allo scoop

Dopo le polemiche seguite alla biografia di Coco Chanel in cui si sostiene che fosse una spia nazista, l’articolista dell’ Independent si interroga su quali siano i criteri di una buona biografia, e sui confini leciti per invadere (“anche se retroattivamente”) la privacy di personaggi noti. La prima domanda da porsi è però il “perchè” noi lettori continuiamo ad amare così tanto le biografie (in Italia sono il genere più venduto, oltre ai “gialli), e soprattutto quelle che rivelano materiale a “tinte forti” sui nostri autori preferiti, come i presunti problemi sessuali di Lewis Carroll, il vizio della pornografia di Kafka, le passioni erotiche insaziabili di Simenon (e sono solo degli esempi). Il motivo, secondo l’autore, sta nel fatto che i cercatori di “sensazioni forti”, troppo rigidi per cercare “esplicito materiale sessuale negli scaffali della libreria”, possono trovare soddisfazione nelle biografie, “se non gli importa di essere intralciati da 500 pagine di materiale estraneo” al racconto di queste perversità. A parte l’ultima affermazione polemica e ironica, che forse ha un bel fondo di verità, rimane la domanda di quale sia l’ingrediente che costituisca una buona biografia, al di là di queste che lui chiama “i memoriali delle miserie” di donne e uomini famosi. Quand’è cioè che si giustifica l’idea di affidare a un autore una nuova “biografia” su un personaggio del passato. “Le biografie nelle moderne classifiche di best seller sono più che altro le vite di celebrities e personaggi dello spettacolo”, con la loro bella dose di “rivelazioni” e confessioni private. Le biografie canoniche (degne di una lettura non occasionale) sono invece basate su altro, riguardano questioni come “la verità e l’identità”. “Una buona biografia – dice DJ Taylor, autore degli studi sulle vite di Thackeray e George Orwell – dovrebbe essere quello che Anthony Powell definisce “il mito personale”, non quello che fece il …

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Biografie scandalistiche, l’eterna corsa allo scoop

Libri sotto l’ombrellone. E se leggessimo testi teatrali?

Il suggerimento viene da uno spiritoso articolo del Washington Post , in cui l’autore ha la pretesa interessante di spiegare “Perchè i testi teatrali sono le letture ideali per l’estate”. Il perchè è presto detto: pensate a voi, sdraiati sotto l’ombrellone, a spiare le chiacchiere di parenti e vicini di sdraio. O fate come il giornalista, che ad esempio ricorda ad esempio quanto fosse biecamente interessato alle chiacchiere sentimentali della sorella più grande al telefono con il fidanzato, o a quello che diceva la madre quando litigava col padre in camera da letto. “E che cos’è un testo teatrale se non un invito ad ascoltare le cose che le persone dicono le une alle altre in privato, a volte cose brutali, a volte ridicole, sempre cariche di mistero?..Sia che tu legga un testo teatrale o 100, cosa colpisce è la storia complessa e commovente che emerge dal mero dialogo” Fra i consigli dell’autore, i classici Arthur Miller e Neil Simon. Io personalmente vi consiglio – oltre a inevitabili classici quali Aspettando Godot e Vita di Galileo – tutte le commedie di Dario Fo, o ad esempio (uno che mi è piaciuto molto) Libri da ardere della Nothomb. Altri suggerimenti? Libri sotto l’ombrellone. E se leggessimo testi teatrali?

Libri sotto l’ombrellone. E se leggessimo testi teatrali?

Il suggerimento viene da uno spiritoso articolo del Washington Post , in cui l’autore ha la pretesa interessante di spiegare “Perchè i testi teatrali sono le letture ideali per l’estate”. Il perchè è presto detto: pensate a voi, sdraiati sotto l’ombrellone, a spiare le chiacchiere di parenti e vicini di sdraio. O fate come il giornalista, che ad esempio ricorda ad esempio quanto fosse biecamente interessato alle chiacchiere sentimentali della sorella più grande al telefono con il fidanzato, o a quello che diceva la madre quando litigava col padre in camera da letto. “E che cos’è un testo teatrale se non un invito ad ascoltare le cose che le persone dicono le une alle altre in privato, a volte cose brutali, a volte ridicole, sempre cariche di mistero?..Sia che tu legga un testo teatrale o 100, cosa colpisce è la storia complessa e commovente che emerge dal mero dialogo” Fra i consigli dell’autore, i classici Arthur Miller e Neil Simon. Io personalmente vi consiglio – oltre a inevitabili classici quali Aspettando Godot e Vita di Galileo – tutte le commedie di Dario Fo, o ad esempio (uno che mi è piaciuto molto) Libri da ardere della Nothomb. Altri suggerimenti? Libri sotto l’ombrellone. E se leggessimo testi teatrali?