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Quando dorme il pescecane, di Milena Agus

Se vi è piaciuta la Contessa di ricotta, non rimarrete delusi da Mentre dorme il pescecane, il primo romanzo pubblicato da Milena Agus, autrice scoperta dal pubblico dei lettori con Mal di pietre. In effetti nell’ultimo romanzo Agus riprende dei leit motiv di questo suo primo: la figura della donna ipersensibile che ha paura delle brutture del mondo (qui è la madre), la paura profonda di essere destinate a non essere amate. Come anche nel caso del personaggio di Maddalena, la sorella della contessa di ricotta, la Agus non ci risparmia la prorompente sensualità della protagonista, adolescente che cerca una comunicazione impossibile nel sesso sadomaso con un uomo sposato. “Lui” non la porta mai da nessuna parte, ma ogni volta che viene a casa sua lei si veste a festa, come dovesse uscire per andare a passeggio. Poi c’è il fratello che non parla e il padre della protagonista – un piacente meccanico, predicatore cristiano a tempo perso – il cui unico scopo è far ridere la moglie: quando non riesce neanche a tirarla su sente di aver fallito il suo scopo di vita. E’ lui, con le sue frasi enigmatiche, che tenta di spiegare la vita ai figli, descrivendola come un pescecane che ti tiene in bocca, ma che a volte quando dorme puoi tentare di scappare dai suoi denti. Sono quelli i momenti di quiete da tutto, in cui ti ritrovi a guardare un bel mattino di sole sardo e a pensare che la vita non è così male se hai almeno qualcuno che ti vuole bene. E ti viene voglia di smettere di combattere e di soffrire per tutto quello che invece non va. Milena Agus Mentre dorme il pescecane Notetempo ed. 13 euro Quando dorme il pescecane, di Milena Agus

La contessa di ricotta, di Milena Agus

L’ultimo romanzo della scrittrice sarda Milena Agus , La contessa di ricotta, è secondo me anche più bello dell’acclamato Mal di Pietre , osannato in Francia e scoperto dai nostri editori dopo il boom di vendite d’Oltralpe. Vediamo: potrei dirvi che vi piacerà se amate Garcia Marquez o Isabel Allende, ma anche Niffoi ad esempio, perchè si tratta di una saga familiare, tutta al femminile e dal sapore meridionale, che racconta di passioni inesplose e di figure al femminile perse nelle loro ossessioni. Bellissima secondo me la figura della contessa di ricotta, dal cuore fragile e morbido come appunto l’omonimo prodotto caseario, che va in giro a preoccuparsi degli sfortunati della vita, profondamente insicura di sè, e con un figlio a carico. Il bambino – Carlino, con un deficit mentale – la contessa l’ha avuto da un uomo sposato a cui, guarda caso, non rimprovera proprio nulla, non aspettandosi che possa amare una come lei, infagottata nei suoi vestiti sgraziati, sempre paurosa di tutto. Eppure un giorno le è riuscita un’impresa impossibile: sfornare un dolce di ricotta che si è mantenuto in piedi da solo, per qualche minuto. Ma nessuno ha assistito alla scena, e nessuno ci crede, tranne il suo bel vicino di casa, con cui lei la sera parla attraverso le mura del giardino, e che la incoraggia a vivere, a lavorare, a vedersi in modo diverso. E poi c’è Noemi, la sorella magistrato che dispera di poter essere amata, che fa l’amore con il muratore…

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Libri chick lit da leggere quest’estate, da Kinsella al diario di Carrie

Non è un caso ovviamente che proprio con l’arrivo dell’estate ci ritroviamo, sugli scaffali, anche gli ultimi best seller chick lit delle autrici più gettonate del genere. Per chi non lo sapesse, chick lit vuol dire ‘letteratura (lit) per gallinelle (chick)’ ovvero quel genere simil-rosa, ma con meno melenserie, e soprattutto con protagoniste incasinate e un pizzico più indipendenti di quelle dei tradizionali ‘romanzetti’. E, soprattutto, più giovani anagraficamente. Ecco allora che Candace Bushnell torna all’attacco, dopo aver firmato il libro da cui è tratto Sex and the city, di tornarci a parlare di Carrie, proponendoci il suo diario di quando era al college. Sophie Kinsella invece ci propone il suo I love mini shopping (in libreria dal 24 agosto) sulle nuove avventure accompagnata dalla figlia Minnie (già appassionata di abbigliamento fin da piccola, …

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Il giardino dorato, di Harry Bernstein

Cosa succederebbe se riuscite a diventare uno scrittore a 90 anni suonati? Probabilmente, molti degli amici a cui vorreste dare la notizia sarebbero scomparsi da tempo, per malanni d’età, e l’anticipo che vi darebbe l’editore lo spendereste per la cura della vostra persona. Ad esempio, come ha fatto Harry Bernstein, assumendo una badante a tempo pieno. La storia di quest’uomo è davvero incredibile e bellissima e ve ne abbiamo già parlato con Il muro invisibile , la prima delle tre parti della trilogia della sua vita. Nel Giardino dorato racconta come dopo anni e anni di rifiuti dei suoi romanzi, nonagenario, ha trovato nella scrittura il rifugio per sopravvivere a un presente sempre più grigio. E’ accaduto tutto subito dopo la scomparsa della sua Ruby, conosciuta poco più che ventenne e per cui l’autore ha sempre avuto un forte innamoramento. Sì, un innamoramento durato tutta la vita. Lui e Ruby infatti sono rimasti insieme vivendo prima in un piccolo appartamento, poi riuscendo ad allevare due figli in una casa più grande. Lui scrittore di riviste dopo il fallimento da romanziere, lei segretaria. Hanno vissuto nel Greenwich Village, si sono trasferiti poi in un complesso residenziale per anziani, godendosi insieme la vita. Lei era sempre ’serena, allegra’, affrontava tutto con il sorriso. Lui, testone, abituato

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