Tag Archives: romanzo di formazione

I pesci non chiudono gli occhi nelle pagine di Erri De Luca

Attesissimo e non a caso. Ancora un romanzo di formazione, (come Tu, Mio e Montedidio) un libro su un’estate ad Ischia di mezzo secolo fa che arriva alla fine di una stagione della vita. Un scrittore, il napoletano Erri De Luca, che non rientra nella categoria, a dire il vero “non è categorizzabile in assoluto” poiché le sue parole crescono in una specie di coscienza autonoma, come se fossero episodi di un essere che cammina su gambe d’inchiostro. I pesci non chiudono gli occhi è l’ennesima declinazione della sua storia, l’ultimo flashback che arriva dritto da un isola di fronte le coste napoletane, in quell’attimo di “solarità inselvatichita” che solo le vacanze dei ragazzini sul limitare della preadolescenza possono davvero comprendere. In quel momento incredibile in cui l’amore cambia il corpo e lo spirito, è la lotta contro un tempo che sembra non voler mai essere all’altezza del sentimento di sé che si fa prepotente, ma che resta confinata in un angolo di Mediterraneo. L’autore stesso riallaccia dei fili vecchi mezzo secolo: Questo ricordo a distanza di un giubileo di cinquant’anni mi ha riportato all’età in cui ne avevo dieci ad Ischia, ed è l’età in cui si scrive per la prima volta il primo numero di anni a due cifre. […] E’ questa cifra doppia che inaugura l’età dell’adolescenza mentre una testa che sta correndo avanti rimane compressa dentro un corpo chiuso, ancora infantile. Un ragazzino e una ragazzina appena più grande. Il loro è un incontro che dipana sentimenti acerbi e forti, un’epifania che si fonda sulla visione della giustizia, quella che non può riparare nulla per lui, mentre esige la sua esistenza per lei, che pronuncerà quella frase che a distanza di tanti anni è diventata il titolo del libro: Come tutti i miei titoli è una frase presa dalla bocca di qualcuno che la sta dicendo, in questo caso si tratta di una ragazzina che…

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La Trama del matrimonio di Jeffrey Eugenides

Jeffrey Eugenides è un nome che non dovrebbe suonarci nuovo. E’ lui l’autore del Le Vergini suicide il romanzo dal quale Sofia Coppola ha tratto il film-capolavoro del 1999, e anche di Middlesex , che gli è valso il premio Pulitzer per la narrativa nel 2003. E’ suo anche La trama del matrimonio , ancora una volta incentrato sulla storia di una giovane donna: Madeleine Hanna, studentessa della Brown University (stessa università dell’autore) senza ombre che vedrà la sua vita cambiare in una folata di vento. L’amore letto e riletto nei classici della letteratura romantica busserà alla sua porta ricoperto da una veste tutt’altro che chiara. Sono gli anni ‘80 e “infuria la moda dello strutturalismo e del decostruttivismo”. Intere trame si distruggono in nome dell’idolo Barthes , ricoagulandosi attorno ai termini del suo celebre glossario Frammenti di un discorso amoroso , e i capisaldi stessi della giovane, che decide infine di iscriversi al corso di semiotica, sono sottoposti ad “aspre ristrutturazioni di senso”. Ma l’esistenza è pronta ad irrompere nelle pagine e Madeleine si ritroverà divisa tra il fascino carismatico e solfureo di Leonard Bankhead, e la strenua convinzione di Mitchell Grammaticus, amico appassionato di religioni, ricomparso dal passato per far di lei la “donna della sua vita”. Un triangolo degno delle più articolate pagine amorose, che non mancherà di accendere gelosie e passioni infuocate. Lo stesso Eugenides da indicazioni sul pubblico al quale è rivolto

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I diari della falena, di Rachel Klein. Vampiro o follia? Questi oscuri collegi…

I diari della falena , di Rachel Klein , è il romanzo d’esordio dell’autrice americana, contraddistinto da «atmosfere intense, allucinate» , oscure e gotiche. Dal libro è stato tratto un film, presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia 2011. La coinvolgente storia è ambientata negli anni ‘60, in un esclusivo collegio femminile, Brangwyn Hall – popolato da ragazze in piena, complessa, attratta dalle sperimentazioni e talvolta ansiosa, nevrotica, dolorosa o deviante adolescenza – situato su un’isola del New England, Stati Uniti. Essa è raccontata, attraverso l’espediente del diario, da una protagonista sedicenne, di cui non conosciamo il nome, che è stata inviata lì dopo il suicido del padre e l’impossibilità, da parte della madre, di superare il dolore e occuparsi di lei. Sola e disorientata, la giovane narratrice riesce, però, a fare amicizia con la compagna di stanza, Lucy . Fino al giorno in cui, alcuni mesi dopo, arriva al collegio una ragazza nuova, Ermessa , pallida, lunare, strana. Da quel momento le cose cambiano. In brevissimo tempo Lucy si lega a questa ragazza, disorientando la gelosa protagonista (nel romanzo sono presenti sfumati elementi saffici) che, giorno dopo giorno, vede l’amica farsi più distante, cambiare e avvicinarsi “inarrestabilmente” a Ermessa. Fino al momento in cui la narratrice realizza definitivamente che la misteriosa ragazza… è un vampiro. Da qui in poi entreremo sempre più nella mente ossessionata della protagonista (che, peraltro, ha un inappropriato flirt con un insegnante). Ma nonostante la crescente alienazione – quella che ci farà dubitare che le deduzioni della ragazza siano minate da instabilità mentale, e che ci farà pensare che forse nessuna creatura non umana sta vivendo nel colleggio e ha “rubato” Lucy – la possibilità che Ermessa sia un vero vampiro, di carmilliana memoria, aleggerà costantemente nell’aria… anche perchè alcune morti e strane e misteriose malattie hanno fatto il loro ingresso al collegio – in cui la paura comincia a dilagare – proprio quando Ermessa stessa vi è giunta… Ma qual’è la verità? C’è veramente un terrificante mostro a Brangwyn Hall? E dove si nasconde, tra i dormitori del…

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Cose da salvare in caso di incendio, di Haley Tanner

Chissà, pensa, se qualcuno ha mai parlato a Lena delle cose femminili di cui lei parlerebbe a sua figlia, se ce l’avesse…Si chiede se Lena sente la mancanza di una madre e poi si rende conto della sciocchezza. E’ naturale che la senta. E’ difficile collocare Lena mentalmente: è difficile sapere cosa fare di tanta compassione. Non so se capita anche a voi (ma penso sia piuttosto normale) di fantasticare sulla vita degli autori di un romanzo, su come la loro esistenza abbia influenzato …

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