Tag Archives: saggi

Lucio Dalla, giullare di Dio, di Paolo Jachia

“Mi ha sempre colpito la scelta di Cristo di nascere povero…Lui, povero, è il futuro”. Dalla è stato, nella sua generazione, quella dei cantautori degli anni ‘70 – quella di De Gregori, Vecchioni, Venditti, Guccini, e De Andrè – l’unico “venuto dalla strada”, senza, a differenza loro, lauree o studi liceali seri alle spalle, privo di “famiglie borghesi e case e biblioteche”. E’ stato piuttosto, se così si può dire, come Gino Paoli, un “analfabeta di genio”. Un genio “analfabeta” in cui non a caso coesistono “semplicità e complessità metafisica e religiosa”, l’idea che la parola è sacra è peggio di un kalashnikov, come quella dei Salmi, “offensiva e difensiva insieme”. Geniale semplicità, capace di far sì che nessun verso delle sue canzoni non sia …

Fonte originale:
Lucio Dalla, giullare di Dio, di Paolo Jachia

La filosofia del Trono di Spade, a cura di Henry Jacoby. Etica, politica, metafisica

La filosofia del Trono di Spade è un saggio curato da Henry Jacoby – docente di filosofia dell’East Carolina University, già curatore di South Park and Philosophy e House and Philosophy – sulla splendida serie tv HBO, Il Trono di Spade ( Game of Thrones ) e sulla bellissima saga fantasy di George R. R. Martin , Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (A Song of Ice and Fire) da cui il telefilm è stato tratto. Il volume – che fa parte di una collana americana dell’editore Wiley-Blackwell dedicata a Filosofia e Cultura Pop ed è portato in Italia da Ponte alle Grazie – è composto da saggi incentrati su temi filosofici, etici, morali, politici, metafisici, psicologici, sociali, che vengono richiamati alla mente dalle azioni dei personaggi e dagli eventi che punteggiano la ricca narrazione televisivo-letteraria. Ci saranno risposte, o tentativi di risposte, a quesiti generali che partono dalle motivazioni di azioni compiute, ad esempio, per proteggere la famiglia

Leggi questo post:
La filosofia del Trono di Spade, a cura di Henry Jacoby. Etica, politica, metafisica

Se questo è un ebreo, Marco Alloni dialoga con Amos Luzzatto

Ci sono delle realtà che tutti noi conosciamo e, pertanto, non ci sforziamo di approfondire. O meglio: esistono situazioni che tutti conosciamo superficialmente e siamo talmente convinti che non ci sia altro da sapere oltre quelle quattro cose stranote che non ci prendiamo la briga di valutare se effettivamente quanto sappiamo corrisponda a verità o meno. È il primo dato che mi è saltato agli occhi (e al cuore, se volete) nel leggere (direi meglio divorare…) il libro Se questo è un ebreo in cui Marco Alloni dialoga con Amos Luzzatto . Scrive Alloni nella prefazione: Rispetto a una conoscenza “allargata” dell’ebraismo, il problema principale che si pone ai nostri giorni è l’ostinata violenza che proviene dal conflitto israelo-palestinese. La stessa inversione possibile del termine in arabo-israeliano ribalta semanticamente le priorità e rimanda a un’ulteriore ragione di ostilità. Rimane il maggior ostacolo alla riflessione sull’ebraismo e in parte a quella sull’islam – ne costituisce, oltretutto, uno dei limiti – poiché …

Vedi oltre qui:
Se questo è un ebreo, Marco Alloni dialoga con Amos Luzzatto

Se questo è un ebreo, Marco Alloni dialoga con Amos Luzzatto

Ci sono delle realtà che tutti noi conosciamo e, pertanto, non ci sforziamo di approfondire. O meglio: esistono situazioni che tutti conosciamo superficialmente e siamo talmente convinti che non ci sia altro da sapere oltre quelle quattro cose stranote che non ci prendiamo la briga di valutare se effettivamente quanto sappiamo corrisponda a verità o meno. È il primo dato che mi è saltato agli occhi (e al cuore, se volete) nel leggere (direi meglio divorare…) il libro Se questo è un ebreo in cui Marco Alloni dialoga con Amos Luzzatto . Scrive Alloni nella prefazione: Rispetto a una conoscenza “allargata” dell’ebraismo, il problema principale che si pone ai nostri giorni è l’ostinata violenza che proviene dal conflitto israelo-palestinese. La stessa inversione possibile del termine in arabo-israeliano ribalta semanticamente le priorità e rimanda a un’ulteriore ragione di ostilità. Rimane il maggior ostacolo alla riflessione sull’ebraismo e in parte a quella sull’islam – ne costituisce, oltretutto, uno dei limiti – poiché …

Vedi oltre qui:
Se questo è un ebreo, Marco Alloni dialoga con Amos Luzzatto