Tag Archives: saggi

Pur che l’alba nasca, colloquio con Papa Giovanni di L. Capovilla

“Nessuno e niente vi imbarazzava. Non assumevate mai alcuna posa, né quella del maestro, né quella del giudice (…) Avevate occhi scrutatori di contadino e di pescatore, che sa leggere i segni della natura (…) “Intrattenervi… con un capo di Stato o con un operaio… non cambiava nulla…; eravate sempre lo stesso padre ansioso di mettervi a contatto con i vostri simili.(…)” Così il segretario particolare di Roncalli, Loris Capovilla, in Pur che l’alba nasca, colloquio con Papa Giovanni , descrive come era “stare accanto” a Giovanni XXIII, quel papa venuto dalla terra, da una famiglia di gente “un po’ rude e taciturna”, come diceva lui, ma “tanto buoni cristiani”, da cui aveva ereditato i “segni caratteristici delle buone famiglie bergamasche; il volto aperto, il sorriso incoraggiante, la parola subito spontanea e cordiale, i gesti quasi istintivi”. “Aveva fatto venire di corsa un…

Vedi post:
Pur che l’alba nasca, colloquio con Papa Giovanni di L. Capovilla

Libri per capire i bambini. E così si impara a litigare e…cucinare

«I grandi pensano che litigare non va bene e invece, secondo me, può insegnarti la vita», Emma, 9 anni; “…io non ho tempo, devo andare al doposcuola, a calcio e a nuoto… come faccio? Poi gioco alla Wii prima di addormentarmi” Alberto, 6 anni Sarà che di bambini ne capiamo sempre meno. Sarà che non sappiamo più fare i genitori perchè passiamo troppo tempo fuori casa. O che ci sono venuti i complessi perchè i nonni sono più bravi di noi a educare i nostri bambini e noi non sappiamo perchè. Sarà come sarà, ma sono tanti i libri in uscita in queste ultime settimane che hanno come argomento proprio l’educazione dei figli, o meglio alcuni temi “caldi” sulla questione. Come riuscire a passare il meglio possibile il (poco) tempo libero che abbiamo da dedicargli, ad esempio. Come scandire le loro giornate senza “pressarli”. O ancora, come far sì che dal dialogo con gli altri imparino anche (guarda un po’) a confrontarsi col mondo avendone rispetto, alla larga dal rischio (tanto presente ai nostri tempi) di subire o far subire agli altri un atteggiamento da “bulli”. Ho anticipato in poche battute tanti temi che in realtà vengono affrontati separatamente…

Oltre:
Libri per capire i bambini. E così si impara a litigare e…cucinare

Sigmund Freud in eBook in occasione del suo compleanno

Ricordiamo il padre della psicanalisi nel giorno della sua nascita, l’immenso patrimonio editoriale che ci ha lasciato è ora disponibile anche in formato ebook. Di Sigmund Freud vi avevo già parlato in questo post sul giocoso libro che lo ricorda attraverso delle ipotetiche ricette a lui ispirate, e in questa recensione della biografia a lui dedicata dallo studioso Irving Stone; ora torno a parlarvene per ricordarlo nel giorno della sua nascita e per vedere che cosa c’è di nuovo a riguardo. Da circa un mese Bollati Boringhieri (il primo a pubblicarlo in Italia a partire del 1966) ha lanciato la digitalizzazione delle opere complete, un grande evento per l’editoria contemporanea, che permette di avvicinarsi a questi studi fondamentali anche attraverso gli e-readers e gli smart-phones; un lavorone immenso (durato un anno) che ha visto la elaborazione dell’estesissimo corpus divulgativo di Freud, ben 7.500 pagine disponibili per conoscere uno dei pensatori più importanti della storia. Sull’ Apple Store è in vendita a 69,99 euro, come su Kobo , Amazon e Ibs ; in alternativa gli 11 volumi che lo compongono, si possono acquistare separatamente a 9,99 euro. Chiudo con una news di oggi che riguarda il mitologico lettino del dottore, il simbolo supremo della terapia e del

Vedi l’articolo originale:
Sigmund Freud in eBook in occasione del suo compleanno

Hannah Arendt, Eichmann a Gerusalemme: il rapporto sulla banalità del male nella pellicola di Margarethe von Trotta

Ci sono libri che son frutto dell’occasione, di un pensiero stimolato da fatti realmente accaduti e trasfigurata in una riflessione sociologica che ha il duplice pregio di ancorarsi sulla realtà che l’ha nutrita come un potente humus per mirare verso l’alto con il suo stelo forte e leggero. Uno di questi riusciti esempi, realizzato in seguito al processo che porto’ alla condanna a morte per impiccagione del funzionario nazista Otto Adolf Eichmann, tra i principali responsabili della logistica delle deportazioni degli ebrei e della Soluzione finale scampato alla falce di Norimberga, ritrovato dal Mossad in Argentina, giudicato in Israele nel 1961 e impiccato nella primavera del 1962, proviene dall’acume della filosofa tedesca naturalizzata statunitense Hannah Arendt (che non utilizzo mai tale definizione per riferirsi a se stessa, preferendo quella riferita al ruolo di professore di teoria politica più volte ricoperto) e risponde al nome di “Eichmann a Gerusaleme” . Si tratta del resoconto dedicato del giudizio di uno dei principali esecutori materiali dell’Olocausto, scritto dalla Arendt tra il 1960 e il 1964, costituito dall’unione di cinque articoli pubblicati sul New Yorker solo nel febbraio-marzo 1963, è stato successivamente pubblicato sotto forma di libro il cui titolo completo “Eichmann a Gerusalemme: rapporto sulla banalità del male” , ha provocato un terremoto nell’America dell’epoca e non solo. Un testo contestato fin da subito, destinato a far discutere e ormai diventato un classico inserito nei programmi di gran parte dei corsi universitari di filosofia teoria politica. Ma non c’è troppo da stupirsi sui tempi, la Arendt non era una giornalista, ma una fine analista, la sua non è una cronaca dei fatti, ma una salda cogitazione che parte dal processo per giungere alla conclusione dell’assoluta normalità dell’accusato e proprio per questo della pericolosa potenza di disumanizzazione di un discorso, quello totalitario già più volte da lei stessa sviscerato, capace di applicare un’assoluta riduzione dell’umano ad ingranaggio. Eichmann, burocrate per eccellenza, …

Estratto da:
Hannah Arendt, Eichmann a Gerusalemme: il rapporto sulla banalità del male nella pellicola di Margarethe von Trotta