Tag Archives: salani

La stagione della falce, di Samantha Shannon. La sognatrice errante

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La stagione della falce, di Samantha Shannon. La sognatrice errante

Lacrime nella pioggia, di Rosa Montero. Omaggio a Blade Runner. Io ne ho viste cose che voi umani…

Lacrime nella pioggia , di Rosa Montero , scrittrice spagnola, già tradotta in Italia, e affermata giornalista di El Paìs , è un romanzo di fantascienza ispirato – ma sviluppato in modo molto diverso – al film Blade Runner , di Ridley Scott, e al romanzo distopico e filosofico Il cacciatore di androidi , di Philip K. Dick, da cui il film è tratto; il titolo stesso richiama la frase – ormai citazione “storica” della fantascienza – che l’androide Roy Batty, interpretato da Rutger Hauer, pronuncia durante gli ultimi istanti di vita: «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia . È tempo di morire» . In Lacrime di pioggia – che è un romanzo dalle atmosfere noir sulla fugacità della vita ( * ) ed «è una storia di lotta per la sopravvivenza e anche un romanzo sulla morale politica e l’etica individuale; sull’amore e sulla necessità dell’altro, sulla memoria, l’identità» e la xenofobia – vengono raccontate le vicende della detective replicante Bruna Husky . Siamo nel 2109 , a Madrid, negli Stati Uniti della Terra, e il mondo è popolato principalmente da umani e replicanti . Inizialmente creati per compiere lavori pericolosi – come esplorare e lavorare su altri pianeti , raggiunti grazie al teletrasporto (con qualche conseguenza quasi alla Timeline , di Michael Chricton, sia per umani che per extraterrestri) – e dotati di data di scadenza (dopo pochi anni sopraggiunge una malattia mortale), i …

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Batti il cinque, di Janet Evanovich

Nella quarta di copertina di Batti il cinque , di Janet Evanovich, appena uscito per Salani, c’è una frase di Caterina Soffici che su Vanity Fair scrive: «Quando arrivi a pagina tre, capisci che sei fregata […]». Com’è possibile? E invece è possibile, perché c’è un solo aggettivo per descrivere la protagonista Stephanie Plum: irresistibile. E purtroppo per lei anche estremamente simpatica – dico “purtroppo” perché di solito è un aggettivo che si accosta alle meno belle. Be’, forse avrà un paio di chili di troppo, ma sono convinto che si sono fermati nei posti giusti. La …

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