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Intervista a Kamala Nair, autrice di "Una casa di petali rossi"

Il suo libro d’esordio “Una casa di petali rossi” , ve l’abbiamo presentato solo qualche giorno fa, e l’orizzonte profumato e colorato del paese d’origine della sua giovane autrice, ci è letteralmente “entrato nel sangue”. Ma non ci bastava. Abbiamo approfittato del tour italiano di presentazione per farle qualche domanda, eccovi le sue risposte e qualche curiosità, che non hanno assolutamente tradito l’immagine di freschezza che ci avevano già trasmesso le sue pagine. L’India che descrivi trasuda di natura selvaggia e spiritualismo. Quali sono gli elementi del tuo paese d’origine che riescono maggiormente ad ispirarti anche quando sei lontana? Nel mio libro io scrivo in particolare del Kerala, una regione dell’India che ha un paesaggio davvero speciale. I suoi boschi rigogliosi, la vegetazione lussureggiante, i fiori dai colori vivaci, gli uccelli esotici e i prati di un verde brillante, tutto questo è stato fonte di grandissima ispirazione per me. Oltre a questo ci sono le tradizioni e i costumi della popolazione locale, e quindi anche della mia famiglia, rituali che mi hanno sempre affascinato e mi hanno ispirato nella stesura del romanzo. Il libro ha un’atmosfera quasi magica, incarnata dalla madre che si alterna con un forte bisogno di realismo rappresentato dal padre della protagonista. Sono due aspetti costantemente presenti in ugual modo o uno dei due prende il sopravvento nel tuo temperamento? Sì, entrambi questi aspetti fanno parte di me: mi affido molto alla logica e alla ragione, ma c’è anche un’altra parte di me che trova molto intrigante la magia, la superstizione e gli aspetti del…

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Ali di cartapesta, di Alessandro Benazzi

Ci sono delle esperienze che lasciano segni profondi in ognuno di noi: situazioni vissute, persone incontrate, sensazioni provate, parole dette e non dette. Tutto forma l’esperienza della nostra quotidianità. Una di queste esperienze è stata messa per iscritto da Alessandro Benazzi nel suo romanzo d’esordio Ali di cartapesta . Nel romanzo di Benazzi – ambientato tra Roma e la Spagna – da un lato abbiamo i “mali” tipici della nostra società (ma anche di molte altre società ed epoche): tossicodipendenze, malattie incurabili, paura del diverso e della diversità in genere, abusi verso gli altri e verso se stessi; dall’altro abbiamo la cura a tali mali, cura che poi non è altro che la classica “ricetta” a base di amicizia e amore. Concetti forse troppo abusati, che però vale la pena di rispolverare. Trovo sempre interessante leggere i testi degli “esordienti” perché a ogni riga traspare

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Ali di cartapesta, di Alessandro Benazzi