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Speciale Nobel Letteratura 2010: Tomas Tranströmer

Nel rush finale di quest’anno per l’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura, giusto ad una lunghezza dal principale sospettato per la vittoria finale, Ngugi wa Thiong’o , c’è lo svedese Tomas Tranströmer, padrone di casa – è nato proprio a Stoccolma il 15 aprile del 1931 – poeta, traduttore e psicologo, già più volte nominato come possibile vincitore. Poeta fin dai tredici anni, Tranströmer esordì nel 1954 con la raccolta 17 dikter – 17 poesie – nella quale pubblicò anche alcune liriche risalenti ai suoi precoci esordi preadolescenziali, la sua opera più celebre, almeno nel contesto europeo, è Den stora gåtan – Il grande enigma – risalente al 2004. Un po’ impietoso il commento alla sua opera che troviamo su Wikipedia : La sua poetica è concentrata nella ricerca dell’uomo nella vita di tutti i giorni, nel bizzarro (espresso nei suoi versi mistici) e negli universali aspetti della mente e del suo immenso potere, al di sopra del bene e del male. Come scrittore, invece, non ha mai avuto un grandioso successo. Ovviamente in Italia, come troppo spesso capita quando si parla di poeti stranieri, si sa pochissimo di lui e dei suoi versi, e quasi nulla è stato tradotto (un titolo – Poesia dal silenzio – è pubblicato da Crocetti Editore, nella collana Lèkhytos, ma al momento è in ristampa – come sempre le case editrici minori sono quelle più attente alla realtà letteraria che ci circonda) Ecco alcune poesie di Tomas Tranströmer tratte da Poesia dal silenzio : Pagina di libro notturno Sbarcai una notte di maggio in un gelido chiaro di luna dove erba e fiori erano grigi ma il …

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Torna in libreria I demoni e la pasta sfoglia di Michele Mari

Soltanto i più attenti lettori si ricorderanno di un post, pubblicato su queste pagine all’incirca nove mesi fa, dedicato all’iniziativa promossa dalla rivista Satisfiction per raccogliere in una grande lista le richieste dei lettori circa i Libri da ripubblicare , ovvero quei libri che, nel corso degli anni, il baraccone-editoria ha dimenticato per strada. In quell’occasione mi ero lasciato sfuggire una richiesta, o meglio, una speranza, quella che venisse ristampata la splendida raccolta di saggi di Michele Mari , I demoni e la pasta sfoglia , pubblicato qualche anno fa dalla Quiritta di Roma e caduto nell’oblio editoriale insieme ad essa in conseguenza di un fallimento. Ebbene, dopo nove mesi – una vera e propria gravidanza – I demoni e la pasta sfoglia è tornato in libreria, in una nuova edizione arricchita di inediti ( l’inedito su Dickens lo trovate su Affaritaliani.it ) e pubblicata dalla casa editrice Cavallo di Ferro. Ora, non credo che quel mio post abbia avuto alcun peso in questa vicenda, ma, come i fedeli che chiedono al proprio dio un gesto di indulgenza e vedonole proprie richieste

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Facce da leggere. Ritratti di scrittori

Facce da leggere. 282 ritratti di scrittori raccoglie le foto di Marina Alessi scattate agli scrittori nel corso della rassegna dal nome omonimo del Festivaletteratura di Mantova . Una serie di foto uniche, perché scattate con una “Polaroid Giant Camera, una delle cinque macchine al mondo in grado di sfornare stampe 50 x 60 a sviluppo istantaneo” pesante un quintale e lunga due metri e mezzo e perché la Polaroid ha cessato la produzione delle pellicole. Come dice Luca Dini, direttore di Vanity Fair, nella prefazione, nel volume troviamo

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Lo Yemen raccontato dalle scrittrici e dagli scrittori

Può l’emancipazione femminile passare anche dall’uso della prima o della terza persona, dalle scelte grammaticali e dalle storie che le scrittrici di un dato Paese decidono di narrare? Non è impossibile, probabilmente, e leggendo “Lo Yemen raccontato dalle scrittrici e dagli scrittori”, (Libreria Orientalia Editrice), a cura di I. Camera d’Afflitto, ci si convince che davvero possa essere così. In realtà la letteratura yemenita è ‘fiorita’ solo in tempi recentissimi, perchè “il paese è vissuto in totale isolamento rispetto all’Occidente e al resto del mondo arabo” (l’unificazione è avvenuta nel 1990). Allo stesso tempo però questo ha reso la letteratura di questo Paese “più disposta a sperimentare nuove strade improntate all’originalità e al rinnovamento…perchè meno contaminata dalla fase più decadente della letteratura araba e occidentale”. “Tra gli anni settanta e ottanta del secolo scorso, la donna yemenita ha vissuto nel Sud del paese sotto un regime socialista che…

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