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Oggi è il “compleanno” di Agatha Christie. Anche Google la ricorda

Oggi è il compleanno di Agatha Christie : la scrittrice nacque, infatti, centoventi anni fa – il 15 settembre 1890 – a Torquay, nel Regno Unito. Anche Google la ricorda, a suo modo, con un doodle specifico (che riproduciamo in apertura di post): la scritta Google, infatti, è inserita in una misteriosa stanza stile retrò – probabile scena di un crimine e le varie lettere che la compongono hanno dei ben precisi significati. Ammiratori di Agatha Christie, allora, scatenatevi : chi o cosa rappresentano le singole lettere che compongono la scritta Google per omaggiare la grande scrittrice? Oggi è il “compleanno” di Agatha Christie. Anche Google la ricorda

Riflessioni su Acciaio, di Silvia Avallone

Allora: questa non vuole essere una ’stroncatura’ (non sono D’Orrico, per carità) del romanzo di Silvia Avallone. Piuttosto, una serie di riflessioni che vorrei condividere con chi di voi ha letto il libro di questa autrice esordiente. Libro lanciato molto bene: le riviste femminili che ho sfogliato nelle pause vacanziere di quest’anno erano piene di pubblicità a piena pagina con la bella copertina. Nonostante io, per dirla con Laurence Cossè, “i best seller li leggo un anno dopo che sono usciti”, ho deciso di comprarlo. Ne avevo letto sul Foglio una recensione di Maria Rosa Mancuso, la giornalista e critica cinematografica del foglio che adoro (quasi quanto Guia Soncini degli inizi) e che non ne parlava un gran bene, semplicemente analizzandone pagina 69, metodo che vi abbiamo già esposto. Insomma veniva criticato più che altro l’italiano un po’ elementare e scialbo. In effetti secondo me parlare di un libro senza seguire il filo della trama, le scene più belle etc è un po’riduttivo, anche se può dare i suoi frutti. Secondo me infatti a livello di trama Avallone è riuscita bene, creando una storia che appassiona per le sue crudezze. Ad esempio per la perdizione a cui possono arrivare alcuni adolescenti cresciuti in contesti sempre al limite (al limite per i soldi in banca, per la tenuta di coppia dei genitori) con i pasti in famiglia sempre uguali e spazi stretti, in casa, e sogni di fuga con amori da ‘prima volta’ che poi finiscono per ingrigirsi anche loro, col tempo. Insomma, si legge e si legge bene fino alla fine (per me è stato così) e certe scene sono proprio scritte bene: i balli solitari e sensuali delle due ragazzine, Anna e Francesca, spiate…

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Riflessioni su Acciaio, di Silvia Avallone

Sulle polemiche provocate dalla scollatura di Silvia Avallone al Campiello

Poche ore sono passate dall’assegnazione dell’ultima edizione del Premio Campiello a Michela Murgia e già impazzano le polemiche. Ma contrariamente a ciò che ci si potrebbe aspettare, il dibattito sui maggiori quotidiani non è affatto concentrato sulla qualità del libro premiato o sul significato della vittoria della Murgia, ma su un dettagglio piccante della serata, il décolleté della giovane autrice di Acciaio, vincitrice del Campiello opera prima . Per la cronaca l’oggetto del contendere sono gli apprezzamenti insistiti e i consigli ai cameramen di Bruno Vespa, conduttore della serata, che, irretito e magneticamente atratto dal profondo décolleté della Avallone ha messo da parte l’eleganza e lo stile – qualità di cui in ogni caso Vespa non abbonda – e ha chiesto alla regia di inquadrare le curve della giovane autrice romana. Ora, dato per assodato che la mossa di Vespa sia stata viscida e deprecabile, credo che sia il caso di riflettere un attimo sull’attenzione data ad un fatto che, seppur triste e imbarazzante, in un paese culturalmente sano sarebbe stato archiviato in poche battute a vantaggio di una discussione sul libro della Murgia, su quello della Avallone o sullo stato della letteratura italiana. Ma forse è inutile stupirsi. Questa è l’Italia, il paese delle veline e del meretricio di stato, un paese dove a tutela della parità tra i sessi è stata nominata una subrette, dove il vero valore di una donna è stabilito dalla misura del seno e

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Forse ricostruito il vero volto di Shakespeare. Vi incuriosisce conoscere il volto degli scrittori?

Un approfondito studio forense e storico ha portato, per History Channel, alla ricostruzione tridimensionale del volto di William Shakespeare . Molti studiosi non sono convinti dal risulato che, comunque, è molto dettagliato. Al di là della fedeltà o meno all’originale, la notizia mi ha fatto piacere per un motivo del tutto personale: sono un po’ fissato nel voler vedere il volto dell’autore del libro che sto leggendo. Quando prendo un libro la prima cosa che faccio è vedere se in quarta di copertina o nelle bandelle ci sia una foto dell’autore e ci ritorno sopra quando leggo un passaggio del libro che mi colpisce particolarmente o quando chiudo il libro. Ci sono alcuni autori, ovviamente, ben noti e il cui volto ritroviamo ovunque. Ce ne sono altri, invece, di cui è difficile trovare immagini. Ecco, proprio questi sono la mia passione e il mio complemento alla lettura di un libro. Non so se possa essere una mania di lettore doc , ma certamente vedere il volto dell’autore (o anche curiosare tra più di una foto) mi aiuta a leggere meglio il libro. Foto | Repubblica Forse ricostruito il vero volto di Shakespeare. Vi incuriosisce conoscere il volto degli scrittori?