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#Writers: gli scrittori si raccontano ai Frigoriferi milanesi

Gli scrittori (si) raccontano a Milano domani e dopodomani. Un vero e proprio circolo letterario e narrativo giunto alla sua seconda edizione, si riunirà nelle giornate del 19 e 20 ottobre 2013 presso i Frigoriferi milanesi con un programma fitto fitto, alla presenza di numerosi ospiti , riuniti nei luoghi denominati tunnel, cubo, cubetto, cucina e carroponte, nomi che vi diranno qualcosa di più al link in calce. -1 a Writers e buon giorno a tutti #inizio #finesettimana #FF #WE — WRITERS (@WritersMilano) October 18, 2013 A due passi dal Palazzo del Ghiaccio, prenderanno vita eventi, reading ed incontri destinati a mettere in comunicazione diretta autori e lettori, con il tramite fondamentale dei testi. Parole dei libri, ma anche parole sui libri e su chi li ha scritti, poesie declamate ad ogni angolo e tante storie che sostituiscono con il loro volume variabile e inconstante, la presenza dei motori per fabbricare il ghiaccio, occupando con le loro aspettative una sala oramai riempita di poltroncine e divanetti, situata accanto alla galleria che contiene, lungo un treno di tavoli, la più grande libreria temporanea della città, e un bistrot e un ristorante per coltivare l’arte della conversazione da tavola assieme agli scrittori; per finire con uno spettacolo-omaggio che rende onore al coraggio letterario di Alda Merini . Writers entra nell’anima della comunità in cui vive, del territorio che la circonda, ne vive tutte le contraddizioni, che sono anche la sua ricchezza. Writers invade, contamina, rischia ipotesi ardite e inconsuete, utilizzando nuove forme dell’espressionismo culturale e artistico, recuperando una dimensione comunitaria e civile dell’impegno letterario, legando l’incontro con la scrittura al bisogno di stabilire rapporti nuovi con persone differenti, alla necessità di mettere in relazione linguaggi diversi. Writers esplora la possibilità di nuove prospettive umane, esperienze non effimere ma calore, accoglienza, convivialità, intimità per segnare in positivo la connotazione culturale della città. Aggiornamenti al profilo twitter @WritersMilano Via | writersfestival.it #Writers: gli scrittori si raccontano ai

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Grado Giallo 2013: il Festival del noir da non mancare

Thriller, polizieschi, noir, spy story e horror per l’appuntamento friulano. Non esserci è un delitto Ecco il motto di questo festival specializzato nel genere noir, che terminerà domani sera in quel di Grado, provincia di Gorizia . Una particolare configurazione geografica che fa della cittadina affacciata sul mare con una sottile protuberanza acuminata un vero e proprio nucleo di diverse confluenze culturali, echi mitteleuropei e orientali provenienti dalla piattaforma terrestre retrostante, ma anche da quella liquida antistante, senza dimenticare le influenze e i gettiti di quella laguna che le è valsa il soprannome di “prima Venezia”. Ancora un giorno e mezzo per esplorare, fino a domani, domenica 6 ottobre 2013, armati di intuito, mete aperta e pila elettrica, il ricco programma della sesta edizione di Grado Giallo , un insieme pieno di coni d’ombra nei quali inoltrarsi a partire dalle due location di partenza: l’Auditorium Biagio Marin di via Marchesini 31, dedicato al noto poeta locale, e il Cinema Cristallo di viale Dante Alighieri 29. Non solo, il tema del giallo è stato declinato in ogni possibile contesto per farne occasione di spettacolo, gioco e intrattenimento. Vengono così proposti laboratori e animazione per bambini e ragazzi, aperitivi in giallo, le appassionanti cene con delitto, fino a concorsi per aspiranti giallisti o per stimolare la creatività di negozianti, gestori e ristoratori di tutta l’isola. Grado Giallo è un’iniziativa ideata dal Comune di Grado il cui coordinamento è affidato al prof. Elvio Guagnini dell’Università degli Studi di Trieste, allo scopo di valorizzare l’Isola del Sole, sempre più meta turistica per tutte le stagioni, protagonista di svariate iniziative legate al mondo della letteratura con una spiccata attenzione al coinvolgimento di bambini e ragazzi delle scuole. Una lunga lista di protagonisti del settore , compresi i cinque finalisti del Premio Grado Giallo, e un paio di gustose novità tra le quali ci siamo soffermati sul percorso “Grado noir: visita ai luoghi del mistero” , organizzata a partire dalle 18.30 da Piazza Biagio Marin con la guida Roberta Bressan…

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Erri De Luca ritorna al mare con la Storia di Irene

C’è il mare, il sale e qualche stralcio di storia familiare nell’ultimo libro di Erri De Luca. Una favola marittima e mediterranea quella della “Storia di Irene” , testo settembrino del pescatore Erri De Luca . Al suo interno gli aspri e magnifici paesaggi costieri della Grecia offrono a colui che si definisce alternativamente “raccoglitore” o “spigolatore” di storie, il difficile ed affascinante compito di raccontare la vicenda di una giovinetta di quattordici anni. Figlia del mare e sorella dei delfini, Irene non usa parole, ma parla attraverso la forza dei gesti, l’intensità dei suoi sguardi acquatici, che attraversano chiunque le stia di fronte. Dopo “I pesci non chiudono gli occhi” , un’altra avventura marittima, che segue le correnti dell’atavica eredità che appartiene in maniera costitutiva all’uomo De Luca, allo scrittore e anche a gran parte dei suoi lettori, anch’essi figli di un mare nostrum che racchiude nelle sue onde quella ricchezza che le signore napoletane d’altri tempi auguravano ai fanciullini audaci, ma anche altri echi, quelli della lontana America che ha lasciato nelle sue vene materne alcuni tratti, e soprattutto le voci del ‘900, ricordi di guerra, di stalle, di freddo e di profonde amicizie. Nel greco imparato al liceo esisteva la parola eirene, a indicare una pace. Le dettero quel nome dopo la tempesta. Il mio invece è un nome buffo, strapazzato nel passaggio da uno zio che sapeva portarlo, a me che l’ho ammaccato. Non l’ho esposto al ridicolo, ma alla malora sì. Ora è un nome di fortuna. Accompagna qualche titolo di libro, più da autista che da autore. Faccio il conducente di storie. Le prime ventuno pagine al link in calce. “Storia di Irene” di Erri

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Tom Clancy è morto: addio al padre del techno-thriller

Tom Clancy è morto . L’autore di bestseller internazionali come La grande fuga dell’Ottobre Rosso , I denti della tigre e anche delle serie Op-Center , Splinter Cell e Ghost Recon – è deceduto la scorsa notte in un ospedale di Baltimora, città in cui era nato il 12 aprile 1947. Clancy viveva in una vasta tenuta sul mare vicino a Baltimora. Nel suo studio decine di berrettini con le sigle delle varie agenzie Usa di spionaggio. Insieme a Michael Crichton e a Craig Thomas era considerato l’inventore del genere letterario del techno-thriller , vale a dire quel genere che mescola l’avventura dei protagonisti a precise spiegazioni scientifiche, molto veritiere, che servono per sviluppare l’azione in corso. Molti libri di Tom Clancy hanno avuto un enorme successo di pubblico e sono serviti da ispirazione a diversi film e videogiochi. Non dimentichiamo che suo è il personaggio di Jack Ryan, protagonista anche di alcuni film come Ottobre Rosso. Proprio il suo romanzo d’esordio La grande fuga dell’Ottobre rosso, ha avuto un enorme successo in tutto il mondo, vendendo oltre sessanta milioni di copie e ispirando il celebre film con Sean Connery Caccia a Ottobre rosso . Questo l’incipit del romanzo di Clancy: Venerdì 3 dicembre. Ottobre Rosso Il capitano in prima della Marina sovietica Marko Ramius era vestito per il clima artico tipico di Poljarnij, base sottomarina della flotta settentrionale: cinque strati di lana e tela cerata. Un sudicio rimochiatore stava voltando

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