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Le bois dont les rêves sont faits

Milano, Spazio Oberdan, Via Vittorio Veneto 2: Filmmaker, la rassegna di Cinema Indipendente che si tiene a Milano da 27 novembre al 6 dicembre, presenta venerdì 4 dicembre alle ore 21, Le bois dont les rêves sont faits della regista francese Claire Simon. La cineasta, celebre per aver fatto delle sue opere un esperimento continuo con l’intento di «far sfumare il confine fra documentario e fiction», nel suo ultimo lungometraggio, ambientato al Bois de Vincennes, filma la natura e l’umanità che la abita. Il bosco assume le coordinate di un luogo sospeso privo di frontiere dove le persone tutte – madri, dog sitter, anziani, rifugiati, giovani innamorati – hanno diritto di cittadinanza e …

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Cent’anni di Camus con Cives Universi allo Spazio Oberdan di Milano

Camus e i suoi combat di figlio del Mediterraneo, in una manifestazione milanese dedicata ai cent’anni dalla nascita dello scrittore franco-algerino. Sarà martedì 25 giugno 2013 , nell’atmosfera ovattata di un pomeriggio di inizio estate da vivere nella Sala Merini, presso lo Spazio Oberdan di Milano , nei pressi di Porta Venezia,che si sentiranno tutte queste primavere trascorse in gran parte nel XX° secolo e appena appena nel XXI° agli esordi, in Cent’anni di Camus “letture italiane dello scrittore in rivolta” . Un po’ più di un incontro e un po’ meno di una conferenza, più che altro un dialogo, per ripercorrere alcuni importanti passi di un giornalista-scrittore dall’anima molto mediterranea. L’evento ad ingresso libero (con prenotazione fortemente consigliata) organizzato da Cives Universi Centro Internazionale di Cultura in collaborazione con la Provincia di Milano settore Cultura , si dipanerà lungo una serie di interventi nella fascia 14.30 – 17.30. Parole di chi ha avvicinato l’opera di Camus e ne ha analizzato gli enjeux , di studiosi che hanno avuto modo di calarsi in una scrittura densa di significati e di coglierne tutto il portato, sviscerandolo e presentandolo con un tocco di italianità: L’arte non è ai miei occhi una gioia solitaria. È il mezzo per commuovere il più grande numero di uomini, offrendo loro un’immagine privilegiata delle sofferenze e delle gioie comuni. A. Camus, Discorso di accettazione del Premio Nobel

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