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Favole della Mezzanotte, antologia a cura di Stefano Pastor

Le edizioni Ciesse hanno da poco pubblicato – sia in versione cartacea che come eBook – l’antologia Favole della Mezzanotte , a cura di Stefano Pastor . L’antologia raccoglie i testi di diciotto autori (Pastor incluso) che interpretano a modo loro il tema della fantasia. Il titolo dell’antologia è una sorta di ossimoro in quanto avvicina due termini culturalmente in antitesi tra di loro: le favole – che rimandano a un contesto di serenità e fanciullezza – e la mezzanotte – che strizza l’occhio all’ora dei fantasmi con tutto il background di racconti dell’orrore che si porta appresso. È lo stesso curatore a spiegare questa scelta: Quelle che ho voluto raccogliere in questo libro sono favole, storie fantastiche, per ragazzi più grandi e adulti. Quelli che a mezzanotte sono ancora alzati, e possono riunirsi davanti a un camino, oppure in campeggio sotto alle stelle, e raccontarsi storie. Storie che per una volta tanto non sono solo racconti di paura. Storie tristi o felici, storie della loro vita e della loro città, oppure perse in mondi lontani, ma che abbiano in sé una speranza, un significato, persino un insegnamento da dare. […] Sono proprio le favole il fulcro stesso dalla narrativa, l’anima del fantastico. Esse sono radicate nell’animo dell’uomo da tempo immemore, e sono il fondamento di ogni genere letterario. Sono la base, le origini, della fantasia stessa. Lungo i sentieri non definibili a priori della fantasia si muovono quindi i racconti che compongono questo libro (che nell’edizione cartacea conta ben 494 pagine). Come in ogni antologia lo stile è diverso, l’andamento è eterogeneo con tutti i pregi e le difficoltà di lettura che questo comporta. Tra le mie favole della mezzanotte annovero quella di Sonia Dal Cason – E vissero per sempre felici e contenti… – che racconta quello che realmente succede nelle favole dopo questa (stucchevole) frase; Olivia dagli occhi nocciola di Jenni Gecchelin che ci narra di vagabondi e …

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Mistero, antologia a cura di Nicola Roserba

Il mistero – “quella sensazione agrodolce che ti carezza la spina dorsale con un tocco leggero, gelido”, come scrive nell’introduzione Nicola Roserba – è il filo conduttore di quest’antologia – Mistero , appunto – pubblicata da Il Mondo Digitale Editore . Otto autori per otto racconti che narrano aspetti del mistero e cercano di far vedere cosa c’è al di là delle paure più comuni. Mi è sembrata particolarmente ben riuscita l’operazione di rivisitazione di alcune credenze e di noti racconti in chiave misteriosa. Per esempio, a ben pensarci, le storia del principe trasformato in ranocchio può essere benissimo letta in maniera più dark: quante delle nostre lettrici avrebbero il coraggio di baciare la viscida bocca di una rana? E se poi si trattasse di una rana comune e non una che mimetizza un principe? E se nel baciarla la maledizione si trasferisse a chi ha baciato? E poi, prima di dare un bacio a una rana c’è bisogno di un po’ di confidenza, no? Che si fa quindi? Si vive con essa in casa? Tutte domande che scaturiscono dal racconto Ranocchio in cui Stefano Pastor riesce a trasformare l’ovvietà a cui siamo abituati del ranocchio=principe azzurro in pagine intense di un viaggio nello sconosciuto. Le credenze popolari degli spiriti buoni che abitano nelle nostre case, poi, potrebbero nascondere aspetti che sarebbe meglio non conoscere: ne è un esempio il racconto I monacheddi di Simone Lega in cui, attraverso gli occhi di un bimbo…

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Mistero, antologia a cura di Nicola Roserba