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Amnesia, di Jean-Christophe Grangé
Jean-Christophe Grangé è tornato da poco in libreria con Amnesia , come sempre uscito per Garzanti. Romanzo (thriller) fiume, si direbbe a giudicare dal numero di pagine (756). In realtà, è una storia godibile nella lettura, che ti aggancia sin dalle prime battute. La storia, per l’appunto, scorre su vari binari che, a un certo punto della loro vita, si incontrano. Nessuno dei protagonisti ha avuto una esistenza facile, sono tutte persone (o personalità) la cui vita (vera o inventata che sia) ha lasciato ferite profonde. Il punto di inzio è Bordeaux. Qui si è trasferito da non molto il dottor Mathias Freire, uno psichiatra, la cui unica ragione di vita è il proprio lavoro. Il dottor Freire presta servizio presso una clinica specializzata. Una notte arriva la chiamata della polizia che lo avverte di un nuovo arrivato. Si tratta di un tipo grande e grosso, con un cappello e stivali da cowboy, con una busta di plastica in mano, il colosso sembra essere affetto da amnesia. Peccato che sia stato trovato in stato di shock con una chiave inglese in mano sporca di sangue. L’uomo non parla. Non può. O quantomeno sembra che non possa. Mathias tuttavia riesce a instaurare un rapporto con il cowboy grazie all’ipnosi e questi inizia a raccontare delle cose che, purtroppo, sembrano essere plausibili. Mathias decide di aiutarlo a ritrovare se stesso. E non solo per questioni umanitarie, ma perché anche Mathias è tormentato dai suoi ricordi (non certo belli, e forse non sono neanche i suoi) e in qualche modo si rivede in quell’uomo (a parte la stazza, si capisce). Con ogni probabilità, pensa Mathias, l’amnesia…
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Amnesia, di Jean-Christophe Grangé
Il Codice di Atlantide, di Charles Brokaw
Il Codice di Atlantide , libro di esordio di Charles Brokaw, appena uscito per editrice Nord, è un trhiller con un ritmo velocissimo, al punto che sembra di cadere a precipizio nella storia; è soprattutto una storia di avventura ma intrisa di Storia, quella con la S maiuscola, ma il vero protagonista è il potere. Quando Thomas Lourds, insigne linguista, studioso di lingue antiche, era stato spinto dalla sua università ad andare ad Alessandria d’Egitto per partecipare a una trasmissione della BBC, non si aspettava nessuna delle seguenti cose, nell’ordine: 1. conoscere una bellissima ragazza come Lalsie, 2. avere tra …
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Il Codice di Atlantide, di Charles Brokaw
Le piume dei dinosauri, di Sissel-Jo Gazan
Si chiama Sissel-Jo Gazan e nei paesi scandinavi è considerata più che una promessa del giallo. Arriva anche in Italia Le piume dei dinosauri , edito da Sperling & Kupfer, che in Danimarca e altri paesi nordici ha riscosso un ottimo successo di pubblico. Si tratta di un’interessante storia che ruota attorno al mondo accademico scientifico, e lo scontro che vi si svolge all’interno sulla teoria dell’origine degli uccelli: una controversia attorno alla quale si dibatte dai tempi di Darwin. Da una parte, la teoria che vede gli uccelli come gruppo omogeneo, dall’altra parte invece la teoria che, dopo il ritrovamento del Archaeopteryx lithographica , un fossile scoperto in Baviera nel 1861, sostiene che uccelli siano discendenti dei dinosauri; anzi, sono molte le scoperte che negli ultimi decenni contribuiscono a favorire questa teoria secondo la quale gli uccelli sono «i dinosauri di oggi». E la chiave di ogni risposta (e nuovi interrogativi) è nel piumaggio. Due tesi, due grandi oppositori. Uno si chiama Clive Freeman, vive e insegna in Canada e da lì sostiene tenacemente la prima teoria; all’università Copenaghen, invece, Lars Helland è un orgolgioso sostenitore della seconda teoria. A dire la verità, anche in altri paesi del mondo ci sono studiosi che ormai si sono convinti della comunanza tra uccelli e dinosauri, ma quello che più ci interessa è l’università di Copenaghen. È infatti qui che la protagonista della storia sta per laurearsi, lei si chiama Anna Bella, ha una figlia…
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Le piume dei dinosauri, di Sissel-Jo Gazan
Il peso del silenzio, di Heather Gudenkauf
“Tre anni dopo, Louis era partito per il college e io sposai Griff. Maledette fate, mi dico adesso. Non abito in una casa gialla, non ho visto l’oceano e Louis non mi ha mai amato per sempre. E la mia Calli, la mia adorata, è scomparsa. Tutto quello che tocco si rovina o svanisce”. Calli e Petra sono sparite nel bosco. Calli ha sei anni ed è una bambina che non parla. Da tanto, troppo tempo. E suo fratello Ben sa il perchè. E’ stato suo padre Griff, dice. Ed è colpa sua – del suo padre violento, operaio…