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Buona primavera con una poesia di Vincenzo Cardarelli e il doodle di Google

È Google, con un suo Doodle disegnato da Marimekko, che ci ricorda che oggi inizia la primavera. Già, non ci sono più le mezze stagioni e chi era convinto che la primavera iniziasse il 21 marzo si sbagliava: inizia il 20 marzo . Qui su Booksblog siamo sempre pronti a celebrare i vari eventi a modo nostro, e cioè facendo ricorso alla poesia. Per festeggiare l’inizio della primavera, ecco, dunque, una poesia di Vincenzo Cardarelli (1887-1959) che paragona il rinascere della vita a primavere con l’effervescenza del vino, quello buono. Oggi la primavera è un vino effervescente. Spumeggia il primo verde sui grandi olmi fioriti a ciuffi ove il germe già cade come diffusa pioggia. Tra i rami onusti e prodighi un cardellino becca. Verdi persiane squillano su rosse facciate che il chiaro allegro vento di marzo pulisce. Tutto è color di prato. Anche l’edera è illusa, la borraccina è più verde sui vecchi tronchi immemori che non hanno stagione, lungo i ruderi ombrosi e macilenti cui pur rinnova marzo il greve manto. Scossa da un fiato immenso la città vive un giorno di umori campestri. Ebbra la primavera corre nel sangue. Buona primavera con una poesia di Vincenzo Cardarelli e il doodle di Google

"I Gabbiani" di Vincenzo Cardarelli

Siamo qui con l’estate ormai lontana e l’autunno che si versa lento nell’atmosfera natalizia che sa di passeggiate sui tappeti di foglie, di bistrot parigini dalle tende di velluto verde bottiglia e di dolci speziati. Eppure stamattina, sul filo del canale Saint-Martin (quello nel quale Amelie gettava allegra i suoi sassi), c’era qualche gabbiano accovacciato. Il sapore di sale e di mare mi è ritornato in bocca prepotente, come la migliore delle madeleine di proustiana memoria. Mi sono ritrovata a pensare a Napoli e a questo scorcio di poesia di Vincenzo Cardarelli . Non so dove i gabbiani abbiano il nido, ove trovino pace. Io son come loro in perpetuo volo. La vita la sfioro com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo. E come forse anch’essi amo la quiete, la gran quiete marina, ma il mio destino è vivere balenando in burrasca. Via | dandrea848 “I Gabbiani” di Vincenzo Cardarelli