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Quali sono le copertine più belle dell’ultimo anno?

Una mostra a Bologna passa in rassegna le 20 covers di libri più belle dal settembre 2012 ad oggi; selezionate da una giuria di esperti e addetti ai lavori, ci fanno ripercorrere un anno di letteratura attraverso la creatività applicata alla letteratura. Alzi la mano chi non si è lasciato attirare da un libro solo per la sua copertina; quella della grafica delle covers , è una scienza sempre più raffinata, e talvolta traditrice, si intende. Perchè in alcuni casi l’obiettivo è affascinare il potenziale acquirente, a scapito della effettiva soddisfazione …

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Le sorgenti del male, di Zygmunt Bauman

Dodici densi capitoli compongono il saggio di Zygmunt Bauman dal titolo Le sorgenti del male edito recentemente da Erickson con la cura di Yong-June Park e con un’ampia introduzione di Riccardo Mazzeo. Il tema, come ben si capirà, è interessante e Baumann indaga vari aspetti delle sorgenti del male: dalla sua banalità – per dirla con Hannah Arendt – al come le persone buone diventano cattive. Del resto il problema dell’unde malum attraversa tutta la storia del pensiero umano e una risposta definitiva non si è ancora trovata, né si potrà trovare. Particolarmente intenso, a mio parere, è il decimo capitolo di questo saggio che analizza l’abitudine che desensibilizza. Scrive Bauman: Le atrocità non si autocondannano e non si autodistruggono. Al contrario, si autoriproducono: ciò che una volta era un inatteso terrificante scherzo del destino e un trauma (una scoperta orribile, una rivelazione raccapricciante) degenera in un riflesso condizionato di routine. Hiroshima fu un trauma dagli echi assordantemente alti e apparentemente inestinguibili. Ma solo tre giorni più tardi, Nagasaki fu a malapena un trauma, che produsse pochi echi, seppur ne produsse. E poi continua: In altre parole, una catastrofe che duri a lungo traccia il solco della propria perpetuazione consegnando il trauma iniziale e la violenza all’oblio, indebolendo e appannando la solidarietà umana con le sue vittime, minando così la possibilità di unire le forse nel tentativo di allontanare vittimizzazioni future. Affermazioni tristemente vere che fanno riflettere, soprattutto se applicate …

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Le sorgenti del male, di Zygmunt Bauman

Toxicitaly, di Roberto Pergolizzi

Toxicitaly . Ecomafie e capitalismo: gli affari sporchi all’ombra del progresso è un testo di Antonio Pergolizzi pubblicato nella collana RX di Castelvecchi . La grafica di copertina (con un bel teschio che sembra sorridere…) ci autorizza a leggere in più modi il titolo: Toxic Italy, tossicità e, come sul frontespizio, toxicitaly. Segno di una certa mancanza di delimitazioni che il libro affronta. Si palra, infatti, di immondizia, ecomafie, riciclaggio, smaltimento rifiuti: una materia, insomma, che è ampia e, per molti, non ben definita. Per questo è utile la spiegazione di rifiuto che troviamo nelle prima pagine del libro: Cos’è un rifiuto? Essenzialmente il frutto

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Toxicitaly, di Roberto Pergolizzi

Conversazioni sull’educazione, di Zygmunt Bauman

Vari sono gli aspetti che possono essere messi in evidenza del libro-intervista Conversazioni sull’educazione di Zygmunt Bauman in collaborazione con Riccardo Mazzeo, edito recentemente da Erickson. Mi soffermo su due che mi hanno coinvolto di più. Il primo aspetto riguarda la speranza. Nel dialogo che si intesse tra Riccardo Mazzeo e Zygmunt Bauman si respira la speranza per un futuro migliore. Difficile da attuare, certo, ma non impossibile. Questo è uno dei ruoli dell’educazione: formare alla speranza. Dice il celebre…

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