Monthly Archives: Dicembre 2013

Alberto Moravia, l’anniversario della nascita dello scrittore

Con uno stile letterario rigoroso e chiaro, una intrinseca capacità di indagare l’inadeguatezza morale dell’uomo contemporaneo e la sua incapacità di raggiungere la felicità, Alberto Moravia è stato saggista, drammaturgo, giornalista, scrittore, pubblicando nella carriera più di trenta romanzi. Di seguito alcune citazioni per rendergli omaggio in occasione dell’anniversario della sua nascita.  – Quando mi domandano perché scrivo, rispondo di solito: scrivo per sapere perché scrivo, come vivo per sapere perché vivo.  – L’uomo vuole sempre sperare. Anche quando è convinto di essere disperato. (da Il disprezzo)  – Le esperienze che contano sono spesso quelle che non avremmo mai voluto fare, non quelle

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Idee per Natale: Favole al telefono, di Gianni Rodari

 ”Era alto sette piani, aveva novantanove stanze, ogni stanza era piena di mobili e ogni mobile zeppo di stoviglie e soprammobili, senza contare gli specchi e i rubinetti. Il giorno dell’inaugurazionea tutti i bambini venne consegnato un martello e a un segnale del sindaco le porte del palazzo da rompere furono spalancate. ” (da “ Il Palazzo da rompere “) Questo sogno sognato da tutti i bambini, messo su carta da Gianni Rodari in una storia dal finale imprevedibile, fa parte dalla raccolta delle Favole al telefono (Einaudi, 1962). Si tratta delle storie che il ragionier Bianchi, di Varese, rappresentante commerciale in giro per l’Italia condannato ad un pendolarismo settimanale, raccontava ogni sera al telefono alla figlioletta, che altrimenti non riusciva a dormire. Le storie erano tutte un po’ corte (” per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua” ), ed erano così “ belline ” che le centraliniste interrompevano il loro lavoro per ascoltarle. Gianni Rodari (1920/1980) è considerato uno dei più grandi interpreti del “fantastico”, fu vincitore nel 1970 del prestigioso Premio Hans Christian Andersen, e teorico dell’arte di inventare storie grazie all’opera La grammatica della fantasia (Einaudi, 1973), nel quale spiegava: “ Quello che io sto facendo è di ricercare le “costanti” dei meccanismi fantastici, le leggi non ancora approfondite dell’invenzione, per renderne l’uso accessibile a tutti. Insisto nel dire che, sebbene il Romanticismo l&#

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Idee per Natale: Favole al telefono, di Gianni Rodari

Idee per Natale: Favole al telefono, di Gianni Rodari

 ”Era alto sette piani, aveva novantanove stanze, ogni stanza era piena di mobili e ogni mobile zeppo di stoviglie e soprammobili, senza contare gli specchi e i rubinetti. Il giorno dell’inaugurazionea tutti i bambini venne consegnato un martello e a un segnale del sindaco le porte del palazzo da rompere furono spalancate. ” (da “ Il Palazzo da rompere “) Questo sogno sognato da tutti i bambini, messo su carta da Gianni Rodari in una storia dal finale imprevedibile, fa parte dalla raccolta delle Favole al telefono (Einaudi, 1962). Si tratta delle storie che il ragionier Bianchi, di Varese, rappresentante commerciale in giro per l’Italia condannato ad un pendolarismo settimanale, raccontava ogni sera al telefono alla figlioletta, che altrimenti non riusciva a dormire. Le storie erano tutte un po’ corte (” per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua” ), ed erano così “ belline ” che le centraliniste interrompevano il loro lavoro per ascoltarle. Gianni Rodari (1920/1980) è considerato uno dei più grandi interpreti del “fantastico”, fu vincitore nel 1970 del prestigioso Premio Hans Christian Andersen, e teorico dell’arte di inventare storie grazie all’opera La grammatica della fantasia (Einaudi, 1973), nel quale spiegava: “ Quello che io sto facendo è di ricercare le “costanti” dei meccanismi fantastici, le leggi non ancora approfondite dell’invenzione, per renderne l’uso accessibile a tutti. Insisto nel dire che, sebbene il Romanticismo l&#

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L’ultima parola, di Hanif Kureishi

Due scrittori, uno inglese e l’altro nato in India ma che ha vive da decenni in Inghilterra; uno giovane, timido, introverso e inesperto; l’altro piuttosto avanti con l’età ma prorompente nello stile, caustico, sfuggente, provocatorio e annoiato dal mondo. Questi sono i due protagonisti del più recente romanzo di Hanif Kureishi, L’ultima parola , appena uscito per Bompiani, nel quale lo scrittore inglese affronta il tema dell’esistenza e la ricerca (o accettazione) di se stessi in un mondo – il nostro – e un tempo…

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