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Forse ricostruito il vero volto di Shakespeare. Vi incuriosisce conoscere il volto degli scrittori?

Un approfondito studio forense e storico ha portato, per History Channel, alla ricostruzione tridimensionale del volto di William Shakespeare . Molti studiosi non sono convinti dal risulato che, comunque, è molto dettagliato. Al di là della fedeltà o meno all’originale, la notizia mi ha fatto piacere per un motivo del tutto personale: sono un po’ fissato nel voler vedere il volto dell’autore del libro che sto leggendo. Quando prendo un libro la prima cosa che faccio è vedere se in quarta di copertina o nelle bandelle ci sia una foto dell’autore e ci ritorno sopra quando leggo un passaggio del libro che mi colpisce particolarmente o quando chiudo il libro. Ci sono alcuni autori, ovviamente, ben noti e il cui volto ritroviamo ovunque. Ce ne sono altri, invece, di cui è difficile trovare immagini. Ecco, proprio questi sono la mia passione e il mio complemento alla lettura di un libro. Non so se possa essere una mania di lettore doc , ma certamente vedere il volto dell’autore (o anche curiosare tra più di una foto) mi aiuta a leggere meglio il libro. Foto | Repubblica Forse ricostruito il vero volto di Shakespeare. Vi incuriosisce conoscere il volto degli scrittori?

Inventare e raccontare storie: le video lezioni di Giulio Mozzi

Si tratta di una nuova idea di Mozzi: brevi monologhi pratici sulla scrittura. Nella prima lezione Giulio Mozzi appare con un granchio di peluche sulla testa e comincia a parlare dell’idea narrativa. Dice che molte persone si rivolgono a lui perché pensano di avere una storia, ma in realtà hanno solo un’intuizione. A questo punto prende in mano il granchio e lo osserva, come bisognerebbe fare con l’idea. Non affrettatevi a scrivere, è il suo consiglio, perché l’intuizione deve maturare e, se scompare, vuol dire che non era buona. In ogni puntata, in tutto sono diciassette, lo scrittore, autore del blog Vibrisse , fornisce a chi lo ascolta piccoli e efficaci strumenti per procedere nella stesura di uno scritto: i blocchi narrativi si superano cercando suggestioni in

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Michela Murgia si aggiudica il premio Campiello

Ieri sera nella meravigliosa cornice del Teatro La Fenice di Venezia è stato assegnato, per la 48esima volta, il premio Campiello , uno dei più importanti tra i premi letterari del panorama italiano. Ad assicurarsi la vittoria è stata Michela Murgia con il suo Accabadora, capace di battere il neo premio Strega Antonio Pennacchi con uno scarto di oltre 30 voti – 119 per la Murgia e 73 per Pennacchi, arrivato secondo. Dietro la scrittrice sarda e lo scrittore laziale si sono posizionati nell’ordine Gianrico Carofiglio (con 62 voti), autore di ”Le perfezioni provvisorie”, Gad Lerner con ”Scintille” (21 voti) e infine Laura Pariani con ”Milano e’ una selva oscura” (13 voti). Ma la sopresa della serata non è certo la vittoria della Murgia, di certo non imprevedibile, quanto un’altra vittoria, quella di Manlio Cancogni che, all’età di 94 anni, ha vinto il Premio Pen Club Italiano con la raccolta di racconti «La sorpresa» (Elliot). Non sorprende minimamente invece la dichiarazione rilasciata da Silvia Avallone sulla prossima trasposizione cinematografica di Acciaio, questa sì, ampiamente prevedibile. Via | Asca Michela Murgia si aggiudica il premio Campiello

"This is where we live": quando il marketing si trasforma in arte

Un mondo interamente fatto di libri. Il sogno di molti si è fatto realtà in un video promozionale che la casa editrice inglese “ Fourth Estate ” ha girato per il suo venticinquesimo compleanno. Si tratta di un video di pochi minuti in cui le scenografie sono state interamente realizzate coi libri, e nella quale si aggirano dei personaggi di carta. I più curiosi possono guardare qui la realizzazione del video, e in particolare qui come è stata costruita la scenografia. Insomma, un bel progetto , che rimane in testa più di qualsiasi altro slogan promozionale (per quanto mi riguarda) e che alimenta il sogno di ogni bibliofilo. “This is where we live”: quando il marketing si trasforma in arte