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Polemiche, sette interviste a Louis Ferdinand Céline ripubblicate da Guanda

Pochi autori, nella storia delle letteratura di ogni tempo e paese, sono stati attaccati e messi in discussione quanto Louis Ferdinand Destouches, per la storia della letteratura semplicemente Céline , autore di alcuni dei pilastri della letteratura del novecento come il Viaggio al termine della notte e Morte a Credito , ma anche di alcuni pamphlet, come Bagatelle per un massacro , che hanno gli sono valsi accuse di antisemitismo e di filo nazismo. Per cercare di capire meglio la complessa personalità di questo incredibile scrittore non c’è niente di meglio che sentire la sua stessa voce, o meglio, leggerla, scorrendo quei suoi lunghi e celeberrimi monologhi polemici in cui si trasformavano quasi tutte le sue interviste e a cui queste sette, ripubblicate pochi mesi fa da Guanda precedute da una interessante introduzione di Ernesto Ferrero, non fanno eccezione. Dai discorsi sullo Stile, incontestabile baricentro dell’attività letteraria di Céline , alle opinioni sulla scrittura, sulla modernità, sulla guerra, queste interviste – che pur peccano di scarsa attenzione redazionale, con ogni probabilità già presente negli originali fracnesi – hanno il pregio di fornire un’immagine diacronica e a tutto tondo dello scrittore francese. Un libro senz’altro interessante per fare qualche passo in più nel complesso universo céliniano. Louis Ferdinand Céline Polemiche 1947-1961 con un introduzione di Ernesto Ferrero Guanda euro 12,50 Polemiche, sette interviste a Louis Ferdinand Céline ripubblicate da Guanda

I dieci testi più misteriosi della letteratura

La maggior parte dei libri è destinata ad essere letta e compresa senza problema alcuno; anche i libri antichi – superata la difficoltà (eventuale) della lingua e della contestualizzazione storica, sociale e politica – sono di “facile” lettura. Ci sono, però, anche dei libri che sono volutamente confusi, sia perché nati così dalla mente dell’autore, sia perché scritti in lingue morte o – come nel caso del Il libro rosso di Jung – perché composti in una maniera del tutto particolare. Parliamo di testi religiosi, libri di magia o cifrari incomprensibili. Quella che segue è una classifica dei dieci testi letterari che hanno fatto penare fior fiore di ricercatori e traduttori. 1. Il manoscritto Voynich : risale al XVI secolo e pare essere il libro più misterioso al mondo. Le sue pagine (circa duecento) sono scritte in un linguaggio incomprensibile, ma dotato di una complessità strutturale tale da escludere la semplice beffa. I più valenti crittografi non sono riusciti a decodificarlo. Studi recenti , però, pare abbiano dimostrato che si tratti una truffa ai danni di Rodolfo II, imperatore del Sacro Romano Impero e grande collezionista di testi esoterici: gli sarebbe stato venduto come opera di Ruggero Bacone ad una cifra altissima. Resta il fatto, comunque, che nessuno, fino a oggi, è riuscito a decifrarlo. 2. I Vangeli gnostici di Nag Hammadi. Propriamente non possiamo parlare di libri misteriosi, in quanto …

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Trovato il "Libro verde degli automobilisti negri"

Deve il suo nome a Victor Green, il primo e unico compilatore di questa guida, e fu uno dei libri più utilizzati (loro malgrado) da quanti in America si trovavano con la “sfortuna” di (con)vivere con un colore delle pelle che a molti suscitava antipatia, se non odio. Dopo circa cinquant’anni dalla sua ultima edizione, è stato ritrovato un esemplare del “Negro-Motorist Green Book”, il “ Libro verde degli automobilisti negri “, una guida che tra il 1936 e il 1964 indirizzava

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Trovato il "Libro verde degli automobilisti negri"

Letto in vacanza: Diario di un cazzeggiatore, di Samuel Benchetrit

Cosa fare se tra i tanti talenti vi è toccato quello di attirare i pazzi e, soprattutto, i lamentosi? La risposta che si dà Roman Stern, che di questa dote è fortemente provvisto, è la “ Società delle Lamentele “, vale a dire un surrogato di uno studio di psicoterapia dove, però, l’ascoltatore professionista non è tenuto a fornire alcun consiglio, ma solo a dare l’impressione di prestare, appunto, ascolto. Roman vive a Parigi, si nutre di bistecca allo scalogno, ha una zia ricca e alcolizzata da cui eredita un barboncino, un vicino di casa, Pigeon, a cui fa la spesa. La sua vita gli scorre davanti come un treno mentre lui sembra fermo sulla banchina a fare “ciao ciao” con la manina. Non prova alcuna ansia, non pensa di perdere tempo, o forse sì, ma per lui non è un problema. In una società in cui per essere all’altezza devi correre e arrancare, il protagonista preferisce tirarsi fuori e rimanere su un livello medio, né triste, né felice.

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