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"La creazione" di Dino Buzzati, la versione per bambini

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"La creazione" di Dino Buzzati, la versione per bambini

Poema a fumetti di Buzzati, lo spettacolo

Una serata interamente dedicata a Buzzati in occasione della mostra dedicata agli oltre 50 anni della Galleria Cortina di Milano. Venerdì 24 maggio alle 21.00 l’universo di Buzzati ritorna ad incantare gli interessati, che sono invitati a partecipare allo spettacolo intitolato “Poema a Fumetti” come la celebre opera illustrata dello scrittore veneto che ha stregato tanti lettori con il suo misterioso ed intangibile deserto dei Tartari . Un appuntamento ad ingresso libero, organizzato presso la Galleria d’Arte Contemporanea Virgilio Guidi, Cascina Roma, Piazza delle Arti, San Donato Milanese. E se i testi e i disegni appartengono al sopracitato autore, la loro composizione, con tanto di videoproiezione delle deriva da un adattamento prodotto dal Teatro Stabile di Verona con Paolo Valerio, e le musiche di accompagnamento, eseguite dal vivo al pianoforte da Sabrina Reale, sono quelle di Antonio Di Pofi. Una rappresentazione che sarà seguita dall’ intervento della studiosa Maria Teresa Ferrari , giornalista e critica d’arte, che percorrerà la trama di un ‘raffinato gioco di citazioni e autocitazioni” ricostruendo passo passo lo spessore di un’opera troppo spesso ingiustamente trascurata e riscoperta nell’ambito delle iniziative legate ai cinquant’anni della Galleria Cortina di Milano, testimonianza della lunga passione di una famiglia per l’arte del secolo scorso e del primo sorcio di quello attuale che resta immortalata anche in alcuni ritratti fotografici e in un’affettuosa lettera, che punteggiano le pagine del catalogo, scaricabile…

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Poema a fumetti di Buzzati, lo spettacolo

"L’ascensore" un racconto di Marco Ernst

Marco Ernst è il “creatore” de l’Ascensore, e di tanti altri racconti contenuti nel suo blog . Un autore che non esita, con scarsa modestia, a presentarsi come il rappresentante di una via “intelligente, alternativa a Vespa e Moccia” e che si spinge fino ad affermare provocatoriamente: “sinceramente non credo di aver nulla da invidiare a Lucarelli, a Buzzati e a tanti altri”. “Megalomanie a parte”, l’ Ascensore è una narrazione che scivola via velocissima, tra il paesaggio che richiama troppo da vicino la Milano di periferia, e uno spaccato della vita di Giorgio, il suo protagonista. Un quarantenne, assistente sanitario in un consultorio per adolescenti, che comincia ad intrattenere uno “strano rapporto onirico” con un determinato ascensore. Una “cabina” in metallo dall’aspetto soffocante, che sembra muoversi in una direzione inusuale, in una maniera che sovverte le sue abitudini e insinua un sottile senso di inquietudine, progressivamente crescente. Non era solo il sogno a degenerare: il risveglio era la cosa peggiore, con quella sensazione di non riuscire a riacciuffare la realtà, pur sapendo di aver vissuto un sogno, per reale che fosse. E poi il cuore che batteva come impazzito, il respiro che entrava ma non riusciva a trovare la via d’uscita in quei polmoni ingolfati dal sangue pompato a ritmo vertiginoso, la gola che pareva non riuscire a contenere l’inturgidimento delle arterie e la testa che gli doleva fino a scoppiare. Pensò anche di andare da un medico, dove lavorava lui era pieno di medici, ma cosa poteva dirgli: che faceva brutti sogni? Via | marcoernst.wordpress.com “L’ascensore” un racconto di Marco Ernst