Tag Archives: carolina

I bastardi di Pizzofalcone, dai romanzi di De Giovanni a Raiuno

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I bastardi di Pizzofalcone, dai romanzi di De Giovanni a Raiuno

Roland 2013: macchine e animali per una domenica all’Assab One di Milano

Leggere implica un confronto con la realtà editoriale italiana e straniera. Lo si fa all’Assab One di Milano. Incontri, lezioni, conversazioni, dispute, laboratori, spettacoli per animare tanti discorsi che girano intorno alla letteratura, sia classica, che strettamente contemporanea. Da un’idea di Giorgio Vasta e Marco Peano è ritornato anche quest’anno il week-end di Roland, Macchine e Animali all’Assab One di Milano , dopo il numero zero del 2011 e l’edizione 2012 . Quattro gli appuntamenti odierni , che porteranno al centro dell’attenzione: 10.30 – Da un mondo all’altro. Laboratorio di traduzione con Matteo Colombo. Lungo la rotta delle tante sfide del traduttore, che abbiamo già sfiorato in occasione dell’ultimo Festivaletteratura, in una speciale lezione interattiva mostrerà in diretta il lavoro sui testi degli autori internazionali più celebri, analizzandone qualche pagina e invitando i partecipanti a collaborare per sciogliere insieme i …

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Roland 2013: macchine e animali per una domenica all’Assab One di Milano

Oggi esce Joyland, l’ultimo attesissimo romanzo di Stephen King

Esce oggi in Italia per Sperling & Kupfer l’ultimo romanzo dell’autore cult Stephen King, a sopresa il re del brivido decide di non pubblicare in formato digitale. Esce oggi in contemporanea in Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e Italia; è Joyland, l’ultimo attesissimo romanzo dell’autore cult Stephen King (edito da Sperlinkg & Kupfer, 19,90 euro); ma non correte a scaricarlo per il vostro e-reader, perchè lo scrittore di Portland ha scelto di non pubblicarlo in formato digitale. Da sempre fan dichiarato del genere paperback , King vuole mantenere un’aura di classicità rispetto a questo libro, che secondo lui va letto rigorosamente su carta; viene subito da pensare alla trovata pubblicitaria, in un momento in cui le vendite del digitale orientano le sorti di editori e scrittori. Vero è che King non ha bisogno di ulteriori reclame. E all’origine di questa scelta forse risiede il fatto che l’autore è un grande fan della lettura vecchio stile, lo si vede nell’edizione americana del libro, che ha una copertina in puro stile pulp. Ma di cosa parla Joyland? Di un luna park; giusto per riagganciare le fantasie e le paure del lettore ad antichi terrori provocati da clown e affini. Anche l’ambientazione nel tempo è vintage: è l’estate 1973, un ragazzo trova il lavoro estivo nel luna-park di una cittadina del Nord Carolina; un luogo di divertimento che però ovviamente cela dei brutti pregressi. La minaccia incombe e il protagonista si trova presto impegnato a cercare di risolvere il mistero per proteggere la donna di cui si è innamorato. Un racconto che, come afferma lo stesso king in in questa intervista , si discosta parecchio dal suo

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Oggi esce Joyland, l’ultimo attesissimo romanzo di Stephen King

Più libri più liberi 2012, la bibliodiversità e l’editoria a pagamento

Anche questo è un libro è lo slogan dell’undicesima fiera nazionale della piccola e media editoria. Anche questo è un editore ? Potremmo chiederci. Sì, perché all’interno della fiera romana Più libri e più liberi ha avuto luogo un fenomeno particolare: da un lato editori (piccoli e medi) che si battono contro l’editoria a pagamento, dall’altro questi ultimi che avevano il loro stand in bella vista. All’orizzonte c’è un intervista a Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiana Editori, che, a proposito dell’editoria a pagamento ebbe a dire : L’editoria è una cosa. Il pagamento diventa una cosa diversa, nel senso che l’editore fa questo mestiere rischiando qualcosa del suo, perché crede nel prodotto che fa e crede nel fatto di portare al pubblico attraverso librerie e grande distribuzione testi che possono piacere o no. L’editore a pagamento in realtà è uno stampatore. Nel senso che se non trovo una casa editrice che pubblica magari trovo uno stampatore disposto a stampare un certo numero di libri, magari da regalare a Natale ad amici e parenti. Chi pensa di fare l’editore facendosi pagare non è più automaticamente un editore. Anche perché questi editori a pagamento dicono che sono in grado di mettere in distribuzione i libri che stampano, ma non è così, al massimo mettono alcune copie presso librerie amiche, ma non è distribuzione quella. Sono contrarissimo agli editori a pagamento. Belle parole, purtroppo snobbate nella realtà dei fatti. Scrive in proposito Carolina Cutolo in un interessante articolo dal titolo Se è a pagamento non è editoria : Sorprende non poco quindi, alla luce di questa significativa dichiarazione di Polillo, scoprire dalla…

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