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La classifica dei libri della settimana. Piace la parodia di E.L.James

Eccoci qua con la classifica dei libri della settimana, che in questi sette giorni è davvero cambiata molto, molto poco, a parte due new entry. Una la dobbiamo a una firma che fa “audience” di per sé, quella di Corrado Augias, che entra in settima posizione con I segreti d’Italia. Storie, luoghi, personaggi nel romanzo di una nazione (Rizzoli). Non basta guardarla com’è oggi l’Italia; per cercare di capire bisogna ricordare anche le molte vicende del suo passato, la dimensione immaginaria degli eventi, le sue “chimere” spiega Augias, che ripercorre in un testo a metà fra amarcord e saggio una personalissima visione di storia, declino e futuri possibili del nostro Paese. L’altra, in ottava posizione, va al “rimorchio”, come dire, del successo della Trilogia di E.L.James (che ancora troviamo puntualmente ad occupare i primi tre gradini del podio): si tratta di 50 sbavature di Gigio di Rossella Calabrò (Sperling & Kupfer). Che propone…

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Cinquanta sfumature, di E.L. James. Perché tanto successo?

Quali sono i motivi dietro il successo planetario delle “sfumature” di colore di E. L. James , ovvero della sua trilogia delle “Cinquanta sfumature”? Ognuno di noi si sarà dato la sua risposta, capitandogli la ventura di leggerlo e di apprezzarne (o meno) contenuti e scrittura. Una risposta è difficile da dare, anche perchè un successo così grande deriva dall’aver intercettato non solo i gusti letterari o la curiosità di molti, ma nasconde anche qualche motivo di ordine sociologico, forse. Naturalmente, non si sono sentiti esonerati dal dire la loro neanche scrittori e opinionisti italiani vari, che hanno formulato diverse ipotesi, tutte altrettanto interessanti a dire il…

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La liturgia della lettura

Si dice che Machiavelli , quando leggeva, si vestisse con abiti del periodo in cui era vissuto lo scrittore che stava leggendo; si dice anche che, quando era immerso nella lettura, facesse imbandire la tavola sia per lui che per l’autore che stava leggendo. Marcel Proust , nello scritto Sulla lettura – che nacque come introduzione alla versione francese di Sesamo e gigli di John Ruskin – parla di quella speciale liturgia che accompagna la lettura di un libro speciale: Non esistono forse giorni della nostra infanzia che abbiamo vissuto intensamente quanto quelli che crediamo di avere perduto senza viverli, i giorni trascorsi in compagnia di un libro molto caro. Tutto quello che piaceva ai più lo allontanavamo come un volgare ostacolo per un piacere divino: l’amico che veniva a cercarci per giocare quando stavamo nel passaggio più interessante; la molesta ape o il raggio di sole che ci obbligava ad alzare gli occhi dalla pagina o a cambiare posizione; la merenda che ci avevano …

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