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Niceville, di Carsten Stroud

Una cosa è sicura: Niceville non è certamente un posto dove potersi costruire una vita tranquilla, come pensava Nick Kavanaugh, ex militare che a un certo punto della sua vita decide di lasciare l’esercito per amore di Kate, sposarla e trasferirsi in questa piccola città, diventare poliziotto e lasciarsi un passato oscuro alle spalle e ricominciare da zero. Già, perché a Niceville ne succedono di cose strane. E se fossero soltanto accadimenti strani tutto sommato potrebbe anche essere un bel posto dove stare, ma il punto è che si tratta di fatti scioccanti, di una violenza inaudita. La storia, infatti, parte con la scomparsa di un ragazzino che, uscito da scuola, durante il tragitto che lo riporta a casa come sempre si ferma davanti alle vetrine di alcuni negozi, dopodiché scompare letteralmente nel nulla. Le telecamere dei negozi lo riprendono mentre guarda oltre la vetrina del negozio di cianfrusaglie di un antiquario, due passi indietro e poi più niente. Nick guarda e riguarda le registrazioni: due passi e il ragazzino, Rainey, scompare dallo schermo. Nel frattempo, nelle vicinanze due rapinatori scappano dalla polizia aiutati da un sergente della polizia locale dotato di un fucile militare e una mira eccezionale; cose sinistre e inimmaginabili accadono anche agli anziani Gary Haggard e Delia Cotton, mentre il guardiano di un antico cimitero sente le voci di un bambino provenienti da una cappella chiusa da mezzo secolo. È Rainey. E questo è solo l’inizio di un romanzo che, negli ultimi tempi, ha fatto molto parlare di sé: Niceville , per l’appunto, di Carsten Stroud, appena uscito per Longanesi. Ciò che colpisce di più di questo romanzo, oltre alla trama rocambolesca e piena di azione, è la qualità dei dialoghi. Il libro si potrebbe tranquillamente leggere solo concentrandosi sui dialoghi. Tanto che anche un signore come Elmore Leonard, che di dialoghi se ne intende davvero, ha voluto farlo notare. Carsten Stroud Niceville Longanesi 16.40 euro Niceville, di Carsten Stroud