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Romanzi epistolari e fictional diaries, cronache di una passione

Personalmente ho sempre avuto un debole, nelle mie letture, per diari ed epistolari. Nella mia modesta libreria, l’occhio si perde fra Sola a presidiare la fortezza di Flannery O’Connor a Diario d’Irlanda di Boll passando per i Diari di Silvia Plath o il mitico epistolario 84 Charing Cross Road di Helen Hannf. Nei miei scaffali anche i Diari di Adrian Mole – letti in lingua originale, di Susan Townsend – o anche il Diario di una schiappa ,di Jeff Kinney per non parlare di due chicche come il bellissimo romanzo epistolare Prima morire della Marchesa Colombi , l’inquietante Diario di Edith di Patricia Higsmith, o Quaderno proibito , di Alba de Cespedes, diario segreto di una casalinga d’altri tempi che tenta una invisibile via di emancipazione. Fatte queste premesse, ho letto con molto piacere i suggerimenti di lettura riguardanti il genere dei “fictional diaries” di Kate Summerscale (autrice di Mrs Robinson’s Disgrace: the Private Diary of a Victorian Lady ) sul Telegraph . Copertine di romanzi epistolari e fictional diaries I suoi consigli? I Capture the Castle (1949) ( Ho un castello nel cuore ) di Dodie Smith, diario di una adolescenza “intimo immediato e vero”, e sempre fra i classici, i più datati The Tenant of Wildfell Hall (1848) ( L’affittuaria di Wildfell hall ) di Anne Bronte e The woman in white di Wilkie Collins (1859) ( La donna in bianco ). Fra le proposte decisamente più recenti, oltre all’immancabile Bridget Jones, Notes on a Scandal ( La donna dello scandalo ) di Zoe Heller, (2003) con il suo umorismo nero sui pericoli nascosti dietro la

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Il Diario del Vampiro. 4 in 1. La saga originaria di Lisa Jane Smith in volume unico

Il Diario del Vampiro. 4 libri in 1 è il volume unico che raccoglie i primi romanzi della notissima saga di Lisa Jane Smith , prima che iniziassero ad aggiungersi, in tempi recenti, sequel (altrui) e prequel (suoi e altrui) che – li si apprezzino o meno – hanno, di fatto, modificato gli “assetti” originari della serie che rese famosa l’autrice negli anni ‘90. Il tomo, in edizione economica , raccoglie Il Risveglio , La Lotta , La Furia e La Messa Nera (quest’ultimo, in effetti, aggiunto sin dall’inizio da Lisa Jane Smith a quella che doveva essere solo una trilogia). Della serie Il Diario del Vampiro (che solo in Italia ha venduto 1.150.000 copie ed è stata tradotta in più di 30 Paesi) e dell’autrice abbiamo – davvero – ampiamente parlato. Ritengo, quindi, che non sia necessario ripercorrerne la storia e raccontare le trame dei singoli libri. L’articolo vuole semplicemente segnalare un’uscita che farà conoscere il “cuore” della serie ai giovani lettori che ancora non …

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Il Diario degli Angeli. Gelosia, di Lili St. Crow. Terzo libro per Dru Anderson. Troverà un po’ di pace la nostra svetocha? Probabilmente no.

Il Diario degli Angeli. Gelosia , della canadese Lili St. Crow , è il terzo libro dell’interessante e movimentata serie urban fantasy YA Strange Angels/Il Diario degli Angeli e il seguito de Il Diario degli Angeli. Tradimenti . Nel buono, ma un po’ verboso e sboccato, secondo volume, avevamo visto la povera Dru Anderson, rara dampira femmina, svetocha , e Dean Winchester in miniatura ( Supernatural ), diventare il bersaglio di attacchi mortali da parte degli scagnozzi del vampiro nemico Sergej, aiutati da un forse non più tanto misterioso traditore. Tra un pericolo e l’altro la ragazza aveva cominciato a prendere concretamente atto della presenza dei due notevoli coprotagonisti maschili, Christophe , dampiro , figlio di un’umana e di un…

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Letto in vacanza: Diario di un cazzeggiatore, di Samuel Benchetrit

Cosa fare se tra i tanti talenti vi è toccato quello di attirare i pazzi e, soprattutto, i lamentosi? La risposta che si dà Roman Stern, che di questa dote è fortemente provvisto, è la “ Società delle Lamentele “, vale a dire un surrogato di uno studio di psicoterapia dove, però, l’ascoltatore professionista non è tenuto a fornire alcun consiglio, ma solo a dare l’impressione di prestare, appunto, ascolto. Roman vive a Parigi, si nutre di bistecca allo scalogno, ha una zia ricca e alcolizzata da cui eredita un barboncino, un vicino di casa, Pigeon, a cui fa la spesa. La sua vita gli scorre davanti come un treno mentre lui sembra fermo sulla banchina a fare “ciao ciao” con la manina. Non prova alcuna ansia, non pensa di perdere tempo, o forse sì, ma per lui non è un problema. In una società in cui per essere all’altezza devi correre e arrancare, il protagonista preferisce tirarsi fuori e rimanere su un livello medio, né triste, né felice.

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