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Giacomo Leopardi ‘Il giovane favoloso’ nel film di Mario Martone, iniziate le riprese a Recanati

Un protagonista di talento e una grande figura letteraria, per il film del regista de “L’odore del sangue”. Si cimenta nuovamente con la letteratura il napoletano Mario Martone , dopo “L’amore molesto” , tratto dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante e adattato nel 1995, rivolgendosi verso uno dei personaggi più amati del nostro patrimonio culturale: Giacomo Leopardi che vivrà nuovamente nei luoghi che lo videro esprimere la sua eccezionale sensibilità. Recanati e le Marche d’origine naturalmente, ma anche Firenze, Napoli e Roma, tra le location di un’esistenza descritta in video per proseguire sulla falsariga di un interesse, quello di Martone per Leopardi, già espresso con l’affresco risorgimentale di “Noi credevamo”, e l’adattamento teatrale delle “Operette morali”. Nei panni del tormentato e geniale Giacomo, il pluri-premiato Elio germano , mentre in quelli dell’amata Silvia Gloria Ghergo, una giovanissima studentessa universitaria scoperta proprio nella patria di Leopardi, dove lavorava come cameriera in un ristorante, secondo la migliore delle favole italiane che promette di aprile le porte del mondo dello spettacolo. #Marche , ciak si gira! Il giovane favoloso #Leopardi : il nuovo film di Mario Martone! Gloria Ghergo sarà Silvia! pic.twitter.com/BqL2iT0KqU — MarcheTourismNetwork (@MarcheTourismN) September 23, 2013 Ma anche un bel…

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Un protagonista di talento e una grande figura letteraria, per il film del regista de “L’odore del sangue”. Si cimenta nuovamente con la letteratura il napoletano Mario Martone , dopo “L’amore molesto” , tratto dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante e adattato nel 1995, rivolgendosi verso uno dei personaggi più amati del nostro patrimonio culturale: Giacomo Leopardi che vivrà nuovamente nei luoghi che lo videro esprimere la sua eccezionale sensibilità. Recanati e le Marche d’origine naturalmente, ma anche Firenze, Napoli e Roma, tra le location di un’esistenza descritta in video per proseguire sulla falsariga di un interesse, quello di Martone per Leopardi, già espresso con l’affresco risorgimentale di “Noi credevamo”, e l’adattamento teatrale delle “Operette morali”. Nei panni del tormentato e geniale Giacomo, il pluri-premiato Elio germano , mentre in quelli dell’amata Silvia Gloria Ghergo, una giovanissima studentessa universitaria scoperta proprio nella patria di Leopardi, dove lavorava come cameriera in un ristorante, secondo la migliore delle favole italiane che promette di aprile le porte del mondo dello spettacolo. #Marche , ciak si gira! Il giovane favoloso #Leopardi : il nuovo film di Mario Martone! Gloria Ghergo sarà Silvia! pic.twitter.com/BqL2iT0KqU — MarcheTourismNetwork (@MarcheTourismN) September 23, 2013 Ma anche un bel…

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L’amica geniale, di Elena Ferrante

Lila sapeva che avevo quella paura, la mia bambola ne parlava ad alta voce. Per questo, proprio nel giorno in cui senza nemmeno contrattare, solo con gli sguardi e i gesti, ci scambiammo per la prima volta le nostre bambole, lei, appena ebbe Tina, la spinse oltre la rete e la lasciò cadere nell’oscurità. Sei la mia amica geniale, dice Lila ad Elena, devi essere la più brava, di maschi e femmine. E proprio ad Elena, protagonista di L’amica geniale , ultimo romanzo di Elena Ferrante ambientato nei pieni anni ’50, ai confini di una Napoli in cui “è così da sempre: si taglia, si spacca e poi si rifà, e i soldi corrono e si crea fatica”, Lila ha sempre affidato silenziosamente il compito di diventare quello che lei non potrà mai essere. Ovvero una donna che vede riconosciuta la sua intelligenza e bravura negli studi. Perché “ciò …

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Scrivere sotto pseudonimo, una moda d’altri tempi?

L’articolista del New York Times passa in rassegna i più famosi pseudonimi inventati, in passato, dagli scrittori: Lewis Carroll (Charles Dodgson), George Orwell (Eric Blair) e Isak Dinesen (Karen Blixen). Ma anche Agatha Christie scrisse romanzi d’amore con lo pseudonimo di Mary Westmacott, ed Eric Blair prese un bel nome inglese, George Orwell. Anche noi ne abbiamo avuti(basti pensare a Italo Svevo – Ettore Schmitz; Sibilla Aleramo-Rina Faccio; Alberto Savinio-Andrea de Chirico). Molti decisero di cambiarsi solo il cognome, per la vanità, forse,

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