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"Prontuario per il brindisi di capodanno" di Erri De Luca

Sulla spuma del mare con Erri de Luca. Sono gli auguri di un grande scrittore che ha respirato Napoli, che aprono questo 2012. Il suo è un brindisi che ci dice a cosa alzarlo quel calice, un fiume di parole che attraversa le labbra di Fabio Volo e arriva dritto alle dita che lo stringono quel bicchiere. Un “Prontuario per il brindisi di capodanno” che pensa un po’ a quelli che non sono pensati. Un decalogo impossibile che guarda ai dimenticati. In una parola un augurio, che arriva dal fondo oscuro del mondo! Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale, cucina, albergo, radio, fonderia, in mare, su un aereo, in autostrada, a chi scavalca questa notte senza un saluto, bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta, a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta, a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando, a chi non è invitato in nessun posto, allo straniero che impara l’italiano, a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango, a chi si è alzato per cedere il posto, a chi non si può alzare, a chi arrossisce, a chi legge Dickens, a chi piange al cinema, a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio, a chi ha perduto tutto e ricomincia, all’astemio che fa uno sforzo di condivisione, a chi è nessuno per la persona amata, a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe, a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia, a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo, a chi restituisce da quello che ha avuto, a chi non capisce le barzellette, all’ultimo insulto che sia l’ultimo, ai pareggi, alle ics della schedina, a chi fa un passo avanti e così disfa la riga, a chi vuol farlo e poi non ce la fa, infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera e tra questi non ha trovato il suo. (Erri De Luca, L’ospite incallito , Einaudi, Torino…

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Mare al mattino, di Margaret Mazzantini

I destini di Jamila e Angelina, protagoniste del nuovo romanzo di Margaret Mazzantini, Mare al mattino , sono legati al presente e al passato della terra libica. Una terra in cui la gente oggi passa il tempo “seduta su bidoni di benzina vuoti” e il cui panorama umano è fatto di “bambini ossuti, vecchi che succhiano radici per rinfrescarsi la bocca”, visto che ormai “non c’è lavoro. Solo bibite zuccherate e capre. Datteri da inscatolare per l’esportazione” e “molti giovani se ne vanno, raggiungono le zone petrolifere, i grandi …

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Mare al mattino, di Margaret Mazzantini

Taccuino di letture estive: frasi che rimangono

Ecco un modo per raccontare le letture di un’estate: annotando frasi che ci hanno arpionato il cuore come àmi, come direbbe Sylvia Plath, o che ci piace ogni tanto rigirarci in bocca, e assaporarne il succo come noccioli di olive, per dirla alla Erri de Luca. E allora, condivido un po’ del mio taccuino, con le belle frasi di De Luca nel ‘Peso della farfalla’: “D’estate le stelle cadevano a briciole, ardevano in volo spegnendosi sui prati”, oppure “In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove…dietro di loro la traccia aperta si richiude”. Mi è piaciuto anche un giudizio di Harry Bosch in “Musica dura” di Connelly, ovvero “dopo aver visto il film si rese conto che quell’attrice non avrebbe saputo recitare neanche per salvarsi la vita”. E sapete che in Afghanistan c’è una curiosa espressione per dire che “si è molto stanchi”? Si dice “sbattuti come una polpetta”. Me l’ha insegnato Viaggio di Nozze a Teheran: è perchè le polpette vendute come cibo di strada vengono battute e ribattute dai venditori ambulanti. E si può essere, infine, donne ‘forti’ anche se estremamente emotive. E’ qualcosa che dice la protagonista della Parrucchiera di Kabul, e la frase mi ha colpito. E voi? Condividete con me i vostri ‘taccuini’. Taccuino di letture estive: frasi che rimangono