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Gaffes in libreria

“Quando era appena uscito Gomorra – racconta una libraia romana – molti venivano a chiedermi se avevo “Sodoma”! E’ la verità, lo giuro. Per non parlare di chi mi chiede sia Delitto sia Castigo”. Una volta che ci si decide a leggere Dostojevski è sempre meglio comprare tutto in un’unica soluzione, no? La conversazione mi ha ricordato il mitico “Il buio oltre le seppie”, ovvero il libriccino che ha come scopo – come il primo volume Il fu Mattia Bazar – di raccontare gli strafalcioni di (aspiranti) lettori in libreria. Avete mai assistito a esilaranti scene del genere? Avete mai fatto gaffe del genere? Io ne confesso una: non ricordavo il nome del libro di Fabio Geda e ho chiesto “A Kabul ci sono i coccodrilli”. Un po’ come la signora che in Santa Maradona chiedeva La Profezia dei Celestini. Esilarante. Dai facciamo(ci) fare due risate. Gaffes in libreria

Nel mare ci sono i coccodrilli, di Fabio Geda

Ci avrei dovuto mettere di più, a leggere la storia di Enaiatollah Akbari. E’ che io sono fatta così: quando le ’storie’ mi appassionano le butto giù, tutto d’un fiato. Invece la vita di Enaiatollah, raccontata da Fabio Geda in “Nel mare ci sono i coccodrilli” (Baldini Castoldi Dalai), avrebbe avuto bisogno di essere sorbita, lentamente. Il fatto è che il racconto mette sete, e tanta. Perchè si tratta di una storia che è sudore, lacrime, botte, affetto, scritta nella carne di un ragazzo afghano in fuga dal suo paese verso un posto in cui possa sentirsi a casa. Ovvero un posto da cui non gli venga più voglia di fuggire. Enaiatollah che ha dieci anni, circa, quando un mattino al risveglio scopre che la madre è andata …

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Nel mare ci sono i coccodrilli, di Fabio Geda