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In uscita l’ultimo giallo di Carlotto, Alla fine di un giorno noioso

Si intitola Alla fine di un giorno noioso l’ultimo giallo di Massimo Carlotto, in uscita in libreria l’11 maggio prossimo. Protagonista della vicenda Giorgio Pellegrini, già conosciuto in Arrivederci amore ciao . Per una serie di coincidenze beffarde, dopo undici anni di vita da onest’uomo, Pellegrini si ritrova a dover fare da galoppino della criminalità organizzata. Una scelta a cui lo conduce il suo avvocato, che lo deruba e lo costringe a rientrare in giri criminali da cui era riuscito a stare alla larga, mettendolo al centro di un incastro di interessi, e costringendolo ad abbandonare la tranquilla vita di imprenditore di successo del Nordest che si era ritagliato nel frattempo. Uscirne non sembra facile, almeno nell’immediato, perchè lo scaltro e crudele Pellegrini non resterà a lungo con le mani in mano, riuscendo a trovare un modo intelligente di sfruttare a suo vantaggio – rivoltandole contro i suoi nemici – le infinite vie del crimine. Il titolo riprende chiaramente la strofa d’attacco di un celebre motivetto. M. Carlotto Alla fine di un giorno noioso e/o In uscita l’ultimo giallo di Carlotto, Alla fine di un giorno noioso

Batti il cinque, di Janet Evanovich

Nella quarta di copertina di Batti il cinque , di Janet Evanovich, appena uscito per Salani, c’è una frase di Caterina Soffici che su Vanity Fair scrive: «Quando arrivi a pagina tre, capisci che sei fregata […]». Com’è possibile? E invece è possibile, perché c’è un solo aggettivo per descrivere la protagonista Stephanie Plum: irresistibile. E purtroppo per lei anche estremamente simpatica – dico “purtroppo” perché di solito è un aggettivo che si accosta alle meno belle. Be’, forse avrà un paio di chili di troppo, ma sono convinto che si sono fermati nei posti giusti. La …

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Batti il cinque, di Janet Evanovich

Ogni stagione ha il suo genere letterario

Il quesito potrà sembrare banale, perchè nasce un po’ da un luogo comune, ovvero che ad esempio ali cuni generi letterari ci piaccia più leggerli in una stagione particolare. Ad esempio i gialli: in genere per me la stagione estiva per leggerli è l’estate. Però in effetti anche durante le festività natalizie o similia, un bel giallo non guasta. Nel primo caso è perchè si tratta di un genere più leggero, secondo me, adatto nel momento in cui il neurone viene lasciato vagare libero, e ho bisogno di qualcosa di meno impegnativo. Però è anche vero che l’estate mi ispira la lettura di ‘mattoni’ (vedi: libri di robusta corporatura, non per forza impegnativi, in effetti). Quindi nella mia personale classifica l’estate è tempo di gialli e mattoni. E voi? C’è un genere che vi attira di più, in estate, o non siete soggetti a questa ’stagionalità’? Foto | Flickr Ogni stagione ha il suo genere letterario