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La classifica degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 28 maggio al 3 giugno 2012

Da tutte le parti si legge che il prezzo ideale degli eBook deve essere basso e non c’è forum o blog o sito internet in cui i lettori non si lamentino del fatto che il prezzo degli eBook sia troppo alto. Poi si va a spulciare la classifica settimanale degli eBook e si vede che il primo posto è occupato da un eBook che costa euro 9,99 (Oliver Bowden, Assassin’s Creed. Revelations ), il secondo da un eBook che di euro ne costa 11,99 (Gianluigi Nuzzi, Sua Santità ) e al terzo il costo è di euro 8,99 (Donato Carrisi, La donna dei fiori di carta ). Dobbiamo arrivare al sesto posto della classifica per trovare eBook che costino i tanto agognati 0,99 euro (Michelle Finlay, Everyday English: Getting to grips with the basics of the language ). Il prezzo medio degli eBook in classifica questa settimana è di euro 6,67. Certo tra offerte e promozioni varie l’eBook magari è stato pagato …

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La classifica degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 28 maggio al 3 giugno 2012

Giappone: la letteratura della “catastrofe”

Il terremoto in Giappone , con il maremoto e l’allarme nucleare ha lasciato – e continua a lasciare – tutti sgomenti. Da un lato abbiamo la forza della natura, dall’altro la dignità del popolo giapponese, sempre composto anche dinanzi ad immani tragedie. Secondo alcuni questa forza stoica è testimoniata (e, forse, nutrita) anche nella letteratura che in diverse occasioni ha cercato di esorcizzare i demoni nucleari o sismici.

La classifica dei libri della settimana, ascesa di Paolini e Murakami

Un paio di novità nella classifica dei libri più venduti della settimana. La prima è proprio in vetta: vola infatti direttamente al primo posto Inheritance , di Christopher Paolini (Rizzoli) che scalza l’inossidabile Volo con le sue Prime luci del mattino (Mondadori) al secondo posto. Sul podio questa settimana c’è anche Faletti con il suo Tre atti e due tempi (Einaudi). Alle sue spalle si piazza in quarta posizione Mr Gwyn , il nuovo libro di Baricco (Feltrinelli) mentre l’altra new entry di questa settimana è 1Q84. Libro 1 e 2. Aprile-settembre di Haruki Murakami (Einaudi). Continua a piacerci la biografia di Steve Jobs di Walter Isaacson (Mondadori) in sesta posizione, e anche Carofiglio con il suo Il silenzio dell’onda (Rizzoli) che resiste in settima. Troviamo anche questa settimana, alle sue spalle, Alla mia sinistra di Federico Rampini (Mondadori) mentre Kinsella e il suo nuovo chick lit Ho il tuo numero (Mondadori) scivola in penultima posizione. Appena prima dell’ultimo Camilleri ( La setta degli angeli , Sellerio). La classifica dei libri della settimana, ascesa di Paolini e Murakami

Cinque consigli a un giovane scrittore da Haruki Murakami

Probabilmente molti di voi avranno già provato, ma se cercate su google la stringa “Scuole di scrittura creativa” vi ritrovate di fronte a una lista di unmilionequattrocentosessantamila risultati, 1.460.000, per dirlo a numeri, che forse fa più impressione. Scuola Omero, Scuola Holden, Giulio Mozzi, Raul Montanari, Gotham Writers, Lanterna Magica, sono questi i nomi che riempiono la prima delle n pagine di risultati (con n tendente all’infinito). Le scuole di scrittura creativa, insomma, vanno alla grande. Un po’ perché sono il metodo principale che molti scrittori hanno per tirare a campare, un po’ perché al mondo tutti vogliono fare gli scrittori e nessuno ha abbastanza tempo, costanza, ostinazione e ossessioni per diventarlo da solo. Ma se pensate che questa sia una dinamica prettamente contemporanea, prendereste una gran cantonata. Scriveva infatti Leopardi nel pensiero XX, parlando del vizio di ammorbare il prossimo leggendo i propri componimenti: oggi, che il comporre è di tutti, e che la cosa più difficile è trovare uno che non sia autore, è divenuto [il suddetto vizio] un flagello, una calamità pubblica, e una nuova tribolazione della vita umana. Bene, appurato che il voler essere tutti scrittori non è questione contemporanea, veniamo al sodo. E’ parere di alcuni dei più grandi scrittori del Novecento che le scuole di scrittura creativa siano utili tutt’al più per fare nuove conoscenze, non certo per imparare a scrivere. In un’intervista che facemmo qualche anno fa a Michele Mari, proprio su questa questione ci disse: “Prima passate tutta l’infanzia e tutta l’adolescenza a leggere la letteratura di mezzo mondo e poi vedete se vi viene voglia di entrare nello stesso arengo e cimentarvi con…

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