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Il mare prende, il mare dà: i gialli di Camilla Läckberg in tv

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Il mare prende, il mare dà: i gialli di Camilla Läckberg in tv

Corpi di Gloria, di Giuliana Altamura

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Corpi di Gloria, di Giuliana Altamura

Marsilio coinvolge i blogger con ebook gratis, le altre seguiranno?

Negli ultimi giorni si è parlato molto di una iniziativa promossa dada una grande case editrice, la Marsilio di Venezia per coinvolgere i blogger nel discorso culturale. La proposta è molto semplice: volete parlare dei nostri libri, ovviamente in tutta libertà? Molto bene, noi vi regaliamo la versione ebook. Moltissimi commenti da parte dei diretti interessati – i blogger – sono stati entusiasti e per molti versi posso essere d’accordo. Un gesto del genere da parte di una casa editrice come la Marsilio sta a significare che finalmente qualcuno riconosce ai blogger il ruolo di produttori di gusto, di consenso, veicoli di marketing virale che sono in grado di raggiungere un pubblico molto vasto e abbastanza selezionato e che, soprattutto, possono contare su un rapporto di fiducia con i propri lettori elevatissimo. Niente da dire, si tratta di un’arma niente male in mano alle case editrici per diffondere i propri prodotti. Sono felice di questa piccola novità, e spero che oltre alla Marsilio anche gli altri editori pensino a iniziative del genere per coinvolgere la galassia dei blogger che, ripeto, hanno un ruolo molto importante nella diffusione di un libro e glielo si deve riconoscere. Voi che ne pesante? Resterà un’iniziativa isolata o le altre case editrici, annusato il barattolo di miele, si avventeranno sgomitando e riempiranno i poveri blogger di ebook? Marsilio coinvolge i blogger con ebook gratis, le altre seguiranno?

Il conformista, di Massimo Fini

Che Massimo Fini sia uno dei pochi intellettuali italiani a meritarsi il titolo di “intellettuale” è facilmente dimostrabile dalla quantità di persone che a priori diffidano di lui e dei suoi giudizi sferzanti, nonché dallo spazio, praticamente nullo se si esclude il Fatto Quotidiano , che la stampa radiotelevisiva concede alle sue parole. Una stampa e una televisione piene di incompetenti e tuttologi patentati o, quando va bene, di inetti politici da quattro soldi che temono come la peste personaggi come Fini, che dicono ciò che pensano e pensano ciò che dicono. Sì, perché Fini è uno di quei personaggi che non si riescono a inquadrare in nessuna di quelle categorie, inutili e ingessanti, in cui, negli ultimi cinquantanni, ci hanno insegnato a confinare ogni idea, in qualche modo per neutralizzarla, renderla, appunto, definibile e innocua. Non è un caso che il modo più comune per attaccarlo sia il cercare di definirlo nei modi più strani, mitragliandolo di categorie come “FascioComunista, Maschilista, Antiamericano, Anticapitalista e fomentatore d’odio”, giusto per citare un nostro lettore che in questo modo commentava una recensione al Vizio oscuro dell’Occidente . E anche questa raccolta di articoli, intitolata Il conformista e contenente pezzi scritti tra il 1977 la fine degli anni Ottanta, non è da meno: polemiche, analisi politiche e di costume, stroncature letterarie, il materiale qui antologizzato è vario, eppure un filo rosso unisce ogni pezzo: è la critica, sferzante, onesta, acuta e …

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Il conformista, di Massimo Fini