Tag Archives: michele-mari

Cinque consigli a un giovane scrittore da Haruki Murakami

Probabilmente molti di voi avranno già provato, ma se cercate su google la stringa “Scuole di scrittura creativa” vi ritrovate di fronte a una lista di unmilionequattrocentosessantamila risultati, 1.460.000, per dirlo a numeri, che forse fa più impressione. Scuola Omero, Scuola Holden, Giulio Mozzi, Raul Montanari, Gotham Writers, Lanterna Magica, sono questi i nomi che riempiono la prima delle n pagine di risultati (con n tendente all’infinito). Le scuole di scrittura creativa, insomma, vanno alla grande. Un po’ perché sono il metodo principale che molti scrittori hanno per tirare a campare, un po’ perché al mondo tutti vogliono fare gli scrittori e nessuno ha abbastanza tempo, costanza, ostinazione e ossessioni per diventarlo da solo. Ma se pensate che questa sia una dinamica prettamente contemporanea, prendereste una gran cantonata. Scriveva infatti Leopardi nel pensiero XX, parlando del vizio di ammorbare il prossimo leggendo i propri componimenti: oggi, che il comporre è di tutti, e che la cosa più difficile è trovare uno che non sia autore, è divenuto [il suddetto vizio] un flagello, una calamità pubblica, e una nuova tribolazione della vita umana. Bene, appurato che il voler essere tutti scrittori non è questione contemporanea, veniamo al sodo. E’ parere di alcuni dei più grandi scrittori del Novecento che le scuole di scrittura creativa siano utili tutt’al più per fare nuove conoscenze, non certo per imparare a scrivere. In un’intervista che facemmo qualche anno fa a Michele Mari, proprio su questa questione ci disse: “Prima passate tutta l’infanzia e tutta l’adolescenza a leggere la letteratura di mezzo mondo e poi vedete se vi viene voglia di entrare nello stesso arengo e cimentarvi con…

Estratto da:
Cinque consigli a un giovane scrittore da Haruki Murakami

Anniversario salgariano: un omaggio di Michele Mari

Giorno dopo giorno si avvicina sempre di più il centesimo anniversario della morte di Emilio Salgari , il grande maestro dell’avventura capace di far sognare milioni di lettori con le sue storie di avventura per terra e per mare, suicidatosi il 25 aprile 1911 a colpi di rasoio. Per celebrare la sua memoria, Einaudi ha oggi ripubblicato sul proprio sito un bellissimo raccontino di uno dei più grandi estimatori di Salgari della contemporaneità, Michele Mari . Il racconto, intitolato Mamapraciam e pubblicato per la prima volta dieci anni fa in una antologia pubblicata da Strade Blu di Mondadori, grazie alla sanguigna fantasia di Mari ci fornisce uno dei più bei ritratti dello

Continua qui:
Anniversario salgariano: un omaggio di Michele Mari

Torna in libreria I demoni e la pasta sfoglia di Michele Mari

Soltanto i più attenti lettori si ricorderanno di un post, pubblicato su queste pagine all’incirca nove mesi fa, dedicato all’iniziativa promossa dalla rivista Satisfiction per raccogliere in una grande lista le richieste dei lettori circa i Libri da ripubblicare , ovvero quei libri che, nel corso degli anni, il baraccone-editoria ha dimenticato per strada. In quell’occasione mi ero lasciato sfuggire una richiesta, o meglio, una speranza, quella che venisse ristampata la splendida raccolta di saggi di Michele Mari , I demoni e la pasta sfoglia , pubblicato qualche anno fa dalla Quiritta di Roma e caduto nell’oblio editoriale insieme ad essa in conseguenza di un fallimento. Ebbene, dopo nove mesi – una vera e propria gravidanza – I demoni e la pasta sfoglia è tornato in libreria, in una nuova edizione arricchita di inediti ( l’inedito su Dickens lo trovate su Affaritaliani.it ) e pubblicata dalla casa editrice Cavallo di Ferro. Ora, non credo che quel mio post abbia avuto alcun peso in questa vicenda, ma, come i fedeli che chiedono al proprio dio un gesto di indulgenza e vedonole proprie richieste

Link:
Torna in libreria I demoni e la pasta sfoglia di Michele Mari