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Il 29 ottobre esce il nuovo libro di Garcia Marquez

Il 29 ottobre, oltre a Umberto Eco, un altro ‘grande’ della letteratura proporrà al pubblico la sua nuova opera. Si tratta in questo caso di Gabriel Garcia Marquez che con Mondadori pubblica “Io no vengo a decir un discurso (Non vengo a fare un discorso)”. Non si tratta di un testo narrativo, bensì di una raccolta di inediti. Si tratta di 22 testi che Marquez ha preparato per essere pronunciati in pubblico: da quello scritto a 17 anni per salutare i compagni che stavano concludendo il liceo, fino a quello letto a Madrid nel 2007 davanti alla Accademia della lingua e ai reali di Spagna in occasione dei suoi 80 anni. Mi incuriosisce questa nuova raccolta di Marquez, soprattutto perchè ho amato ‘Vivere per raccontarla’, in cui raccontava la sua infanzia e adolescenza. I temi protagonisti di questo volume: le sue ossessioni di scrittore, ad esempio. Ma, fa sapere Mondadori, Marquez parlerà anche ‘da cittadino’ della sua Colombia, e di alcuni temi ambientali, come il nucleare e il disastro ecologico. Foto | Flickr Il 29 ottobre esce il nuovo libro di Garcia Marquez

Tra il già e il non ancora: Biblet Store di Telecom e le altre realtà italiane

La notizia ha avuto vasta eco mediatica: nasce Biblet , l’eBook Store di Telecom e, grazie a un accordo con Mondadori, sono reperibili oltre 1200 titoli della Mondadori (1800 entro dicembre) tra cui 400 novità. È stato annunciato anche un eReader della Telecom. Così, come sempre ogni volta che mamma Telecom si muove, la notizia finisce su tutti i siti e blog e pare che finalmente anche in Italia si sia usciti dai secoli bui e approdiamo alla luce della “ prima libreria digitale ”. Diciamolo subito: è falso. Da mesi in Italia sono attivi diversi store, sia grandi che piccoli, che funzionano egregiamente. C’è, per esempio, Simplicissimus Book Farm di Antonio Tombolini, pioniere degli eBook in Italia, che tramite Stealth distribuisce eBook a diversi negozi virtuali. Stealth è la “piattaforma di Simplicissimus Book Farm per vendere e comprare libri ai tempi della rete!”: di fatto funziona come un fornitore/distributore. I libri in catalogo sono oltre mille e sono acquistabili oltre che su SBF Store anche su Internet Books Store , su BOL , su Pilade oltre che accessibile dai vari dispositivi mobili . C’è, poi, BookRepublic che al momento attuale “è l’unica libreria italiana di ebook con più di 2.000 titoli di oltre 60 editori”. Il già è questo: la realtà di diversi editori – grandi, medi, piccoli – che si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato a lavorare. Il non ancora è Telecom, Mondadori, Edigita. Il fatto è che oggi, nella realtà dei blog e della rete, fare proclami alla vecchia maniera ( siamo i primi, siamo i più grandi, siamo i migliori ) ha, sinceramente, poco senso e denota un modo di fare che poco si addice alla modernità di quanto si propone. Antonio Tombolini , ad di Simplicissimus, ci ha detto che saluta con piacere l’accordo Telecom-Mondadori, ma ci tiene a sottolineare le realtà che già esistono in Italia (a dispetto di quanto dichiaravano tempo fa alcuni colossi dell’editoria): A chi, come noi di Simplicissimus, ha fatto dell’eBook evangelism la …

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La Sequenza Mirabile, di Giulio Leoni

Gioco d’azzardo e alchimia, l’impresa fiumana di D’Annunzio e le peripezie di “Sette Nani” funamboli, una storia che viene dal passato e le vie della Roma dei nostri giorni sono gli ingredienti che condiscono il romanzo La Sequenza Mirabile di Giulio Leoni , edito negli Oscar Mondadori. La storia, se volete, è un’attualizzazione del mito di Re Mida: la ricerca, cioè, di un metodo per arricchirsi. In questo caso si tratta di un metodo “scientifico” per vincere alla roulette. Intorno a tale metodo una scia di sangue, una serie di misteri e diverse persone alquanto particolari che in esso credono, o almeno sembrano credere. Tra tutti Ermete Cimbro e sua figlia Amaranta, eredi in qualche modo della sequenza mirabile. La narrazione – sempre fluida e coinvolgente – ha come protagonista Giulio, un alter ego dell’autore che racconta quanto succede e vuole essere un po’ la “ragione” in una situazione in cui di ragionevole pare ci sia ben poco. Ma non sempre è facile: tra mille indizi, storie che si intersecano e la città di Roma (con una puntata a Venezia) che funge da scenografia, la lettura del romanzo scorre piacevole e incuriosisce. Molto belle, a mio avviso, le descrizioni dei personaggi: Giulio Leoni ha la capacità di rendere “vive e vegete” le creature che animano le sue pagine. Pare quasi di vederla Amaranta, la rossa, che, profumata, cammina per le strade di Roma… Ipnotico l’inizio del romanzo – un catalogo degli ammazzamenti dal sapore saramaghiano –: In genere il Genio Folle finisce male: pugnalato, strangolato, crivellato di pallottole, schiacciato dal crollo di muraglie, precipitato in voragini, impiccato, disperso in labirinti o sotterrato in anguste miniere, affogato in liquidi caustici, in acidi, in alcoli, in lordure, lave incandescenti. O anche triturato in ingranaggi immani, fulminato dall’alta tensione, ibernato in remoti laboratori artici, o ancora corroso da sublimati, evaporato da arsura di gas o vampa solare o esplosione da polveri, dinamite, fulmicotone, fissione atomica. Trascinato nel…

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La Mondadori e i guai col fisco: e gli scrittori fuggono

Il primo a dire no è stato Don Gallo , fortunato autore della scuderia Mondadori. A pochi giorni dall’articolo di Repubblica in cui Massimo Giannini denunciava le leggi “ad aziendam” messe in atto per favorire il colosso di Segrate, gli scrittori di palazzo Niemeyer si interrogano sul da farsi. Ma riepiloghiamo le vicende per quanti si fossero persi l’articolo in questione: qualche giorno fa Massimo Giannini denuncia una stortura: secondo il Fisco, nei primi anni Novanta, in occasione della fusione tra la stessa Arnoldo Mondadori Editore e la Arnoldo Mondadori Editore Finanziaria, Segrate evitò di pagare ben 200 miliardi di lire di tassazione. Si susseguirono due gradi di giudizio (il difensore di Berlusconi era Giulio Tremonti), favorevoli a Segrate. L’agenzia delle Entrate chiede (nel 2008) il giudizio della Cassazione, e da allora, ricostruisce Giannini, ci furono diversi tentativi per evitare un eventuale giudizio sfavorevole alla Mondadori. Il prezzo da pagare, intanto, è aumentato: 350 milioni di euro. ( qui l’articolo originale) A maggio del 2010 un decreto attuativo risolve i problemi. All’articolo riguardante la “rapida definizione delle controversie tributarie pendenti da oltre 10 anni e per le quali l’Amministrazione Finanziaria è risultata soccombente nei primi due gradi di giudizio”, si stabilisce che “Il contribuente può estinguere la controversia pagando un importo pari al 5% del suo valore (riferito alle sole imposte oggetto di contestazione, in primo grado, senza tener conto degli interessi, …

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