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Cassandra, un graphic novel urbano dagli autori di Romanzo Criminale

In casa Tunué c’è una nuova arrivata che promette faville. Ecco “Cassandra” , graphic novel tratto dal racconto di Giancarlo De Cataldo inserito nell’antologia Teneri Assassini (”una sconvolgente galleria narrativa” di giovani criminali uscita per Einaudi), scritto da Leonardo Valenti sceneggiatore di “Romanzo criminale” “ACAB”, “Distretto di polizia” e disegnato da Marco Caselli . Un “magico trio” che ha dato forma ad un personaggio complesso e sfaccettato, energico e sorprendente eppure allo stesso tempo estremamente delicato. Sotto le curve voluttuose da donna consumata la bella ventiseienne dalla lunga criniera bionda nasconde più di un segreto. Prima di tutto le sue sembianze femminili celano la realtà di un transessuale triste che oscilla tra movenze seducenti e pulsioni di depressive stile “Morire tra le viole”, amori brucianti, omicidi e episodi razzisti, e poi lo stesso giro che frequenta puzza di losco. I suoi passi si incroceranno con quelli dell’agente Marco Zucca, un infiltrato amante delle motociclette che si finge marinaio e ha un passato piuttosto torbido e almeno altrettanto maledetto. Anche lui. Un po’ come gran parte dei personaggi dell’intera storia, abbarbicati tra misteri e spezzoni di canzoni di Patty Pravo . Per la presentazione appuntamento al Ligera cafè di Milano il 24 Febbraio 2013 , alla presenza dei due artisti, in un aperitivo ad ingresso libero con tanto di dediche Live Painting, dj set, in un ambiente che sarebbe piaciuto molto alla protagonista cartacea… Cassandra. C’è gente che morirebbe per lei. Lei, invece, vorrebbe solo morire. Via

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Cosa pensano i cinesi quando guardano Monna Lisa, un saggio francese sulla mondializzazione delle culture

Il pensiero di Wu Hongmiao , importante esponente della cultura contemporanea cinese nonché professore di francese presso l’università di Wuhan (capoluogo della provincia di Hubei e città più popolosa della Cina centrale, situata alla confluenza tra il Fiume Azzurro e il fiume Hai), si intreccia con quello della filosofa francofona Christine Cayol , residente a Pechino da quasi un decennio, fondatrice della maison Yishu 8 , centro di mecenatismo dedicato all’accoglienza degli artisti locali e alla loro familiarizzazione con l’arte e i patrimonio occidentale, e organizzatrice di eventi che vanno nella stessa direzione, favorendo un canale di scambi continui tra i due paesi. Il risultato di questo incontro è una gradevolissima disquisizione sul senso dell’arte, sulle sue frontiere e sui ponti che la attraversano. Tra categorie ormai fissate, solidi presupposti da scardinare, analisi e scoperte, i due protagonisti del dialogo si lanciano in un autentico e suggestivo viaggio attraverso una ventina di capolavori, confrontando i proprio punti…

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