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Tendenze dell’editoria, ai giapponesi non piacciono gli ebooks

Mentre il sistema globale dell’editoria mondiale annaspa e sopravvive grazie al contributo dei supporti digitali , mentre il pubblico ormai è abituato a leggere schermate compilate con inchiostro elettronico e a leggere in metropolitana sul proprio smart-phone, c’è un paese che invece va controtendenza e se chiedete ai suoi abitanti se hanno provato un e-book, il 72% vi risponderà di no e non solo: neanche hanno intenzione di farlo in futuro. Succede in Giappone, il paese che tutti identifichiamo con la tecnologia applicata alla vita quotidiana; contro ogni aspettativa è proprio lì che il supporto di lettura cartaceo resta ben saldo nei cuori della gente. E secondo questo articolo della CNN, solamente l’8% della popolazione nel paese ha mai scaricato un libro elettronico. Un paradosso che si

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Novità thriller 2013, Il Sospetto di Chris Pavone

Se state pensando a un regalo per San Valentino diciamo controccorrente, e vi piacciono le storie alla Mr e Mrs Smith, prendete in considerazione Il Sospetto di Chris Pavone (titolo originale The Expats, fresco fresco di stampa per Piemme) che è stato nominato miglior romanzo d’esordio agli Edgar Awards . E’ un titolo intrigante che viene così introdotto in questo video di presentazione: La vita di coppia può nascondere ben più di qualche banale infedeltà, soprattutto se lei è un ex agente della CIA e scopre di non avere mai capito niente della vera identità di lui Insomma c’è la famigliola che sembra normale: Kate, Dexter e figli. Si trasferiscono dall’America all’Europa perchè lui ha un’ottima quanto vaga “offerta di lavoro” e presto si instaura un menage che vede il marito sempre più assente e a cui lei in un primo momento si adatta visto che in passato era lei a stare via molto; così misteri e bugie affiorano lentamente in superficie. Un crogiolo di avvenimenti puntellati di dubbi e mille insicurezze, con il risultato di una suspense serpeggiante che traspare già dal primo capitolo, che potete leggere qui per farvi un’idea di che aria tira tra queste pagine. E’ un libro per staccare la spina, che però con i suoi vortici di suspense non vi farà stare tranquilli sappiatelo, è una di quelle storie che quando alzate il naso dalle pagine vedete complotti un po’ ovunque, ma l’effetto durerà poco. In questo articolo sul Guardian lo descrivono come un buon thriller che di certo non ha l’aspetto e l’ingenuità di una classica opera prima, del resto il Pavone prima era già affermato editor, chissà quante storie ha macinato prima di maturare le vicende della moderna wonder-woman Kate. Novità thriller 2013, Il Sospetto di Chris Pavone

Boom di libri autopubblicati in Usa. Ma i guadagni, per gli autori, non ci sono

La donna ritratta nella foto a corredo del pezzo del NyTimes che ispira questo articolo riflette il sogno di molti – in età avanzata o meno – riguardo alla piacevolezza del mestiere di scrivere. Pile di libri da leggere o letti come compagni di scrivania, e un bel paesaggio verde davanti agli occhi da cui prendere ispirazione per la propria opera. Ma, a conti fatti, essere un autore auto-prodotto, può diventare un mestiere? Noi, lo sapete, continuiamo periodicamente a “fare il punto” sul fenomeno con un’occhio all’America. E questa volta lo facciamo premettendo che i numeri sono impressionanti. Un “piccolo scoop” realizzato grazie a uno scambio via mail, da parte dell’articolista del NyTimes (visto che i vertici di Amazon non si sbilanciano sui dati) è che i titoli autopubblicati sulla piattaforma CreateSpace siano aumentati dell’80 per cento dal 2009 al 2010. In molti, insomma, in America credono al sogno della scrittura. Soprattutto grazie, spiega, alla comodità della stampa digitale, che consente di stampare solo quello che viene acquistato sulle piattaforme on line (“Prima, ti toccava riempirti il garage di libri e distribuirli a tutti i tuoi amici”). Però i conti non tornano se si guarda il numero medio di copie vendute da un libro autopubblicato: 150. Certo, ci sono gli scrittori-fenomeni da migliaia di copie (ne parliamo spesso anche noi), ma – lo avevamo segnalato – per ora solo la manualistica vende . E così per ora quello di autopubblicare un capolavoro rimane un sogno, una sorta di “lotteria”. Pochi, pochissimi statisticamente – su centinaia di migliaia – ce la fanno. Boom di libri autopubblicati in Usa. Ma i guadagni, per gli autori, non ci sono

Quali sono i vostri ‘Guru’ della lettura?

Per qualcuno (e io ne conosco) si tratta della mamma, anche dopo i ventanni. Per altri è l’amico/a noiosa con cui riesci a passare solo qualche pomeriggio al mese. Ti segni mentalmente i titoli, e via. Per altri invece è il libraio di sempre, quello che ti ha visto crescere, e passare da Roal Dahl a Cormac McCarthy. Si tratta del ‘Guru’ della lettura. Ovvero: qual è la persona di fiducia che vi consiglia sempre, infallibilmente, dei bei libri? Mi è venuto in mente leggendo il bel La libreria del buon romanzo (ne riparleremo, è pieno di spunti), in cui i protagonisti hanno bisogno di 300 ‘grandi lettori’ che consiglino loro i libri più belli di sempre. Compreranno quei titoli, a scatola chiusa, perchè si fidano delle loro opinioni. Molti, già lo so, risponderanno che i loro ‘guru’ li trovano non nella realtà ma on line, o magari nelle ‘firme’ di qualche giornale. In questo caso, condividete link e indirizzi web nello spazio di commenti qui sotto. Nb: l’immagine del libro in copertina

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Quali sono i vostri ‘Guru’ della lettura?