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La classifica degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 9 al 15 gennaio 2012

Nel corso delle scorse settimane abbiamo visto che il podio della classifica settimanale degli eBook presenta più o meno gli stessi titoli della classifica cartacea e, sempre più o meno, gli stessi autori/editori che si alternano. Proviamo a vedere cosa succede “in fondo” alla classifica che, come ormai ben sapete, stiliamo ogni settimana seguendo una serie di criteri . In ultima posizione troviamo tre titoli a pari merito: L’amazzone di San Giorgio , scritto e pubblicato da Max Dezzi; Kindle. Il manuale non ufficiale. Indicazioni, consigli e astuzie di Matthias Matting (AO Edition) e I contendenti di John Grisham (Mondadori – era al secondo posto la settimana scorsa ). Medaglia …

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La classifica degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 9 al 15 gennaio 2012

Tanti auguri a Stefano Benni: oggi è il suo compleanno

Stefano Benni , uno dei più apprezzati scrittori italiani, oggi compie 64 anni. Auguri! Come ben sapete Benni (che è molto letto anche dai lettori stranieri che si avvicinano alla lingua italiana) è autore di romanzi e antologie di racconti, collaboratore dei settimanali L’Espresso e Panorama e dei quotidiani Repubblica e Il Manifesto, scrive sempre strizzando satiricamente l’occhio alla società italiana contemporanea. Caratterizzato da uno stile pervaso di ironia, nelle sue opere, infatti, ha rappresentato la “modernità” italiana rifuggendo però dai luoghi comuni spaziando nei vari ambiti letterari. Fra le opere che vanno certamente ricordate citiamo Saltatempo , Achille piè veloce , Pane e tempesta, la famosissima raccolta Bar Sport e L’ultima lacrima . Splendida la raccolta Baldanders che lo stesso Benni ha definito: “i miei racconti che si mettono a cantare. Come in un cartone animato”. Visto che siamo su Booksblog, omaggiamo Stefano Benni proponendovi un suo racconto – Il verme disicio – tratto da Il bar sotto il mare (Feltrinelli, 2003) in cui racconta di questo verme che vive tra le pagine dei libri. Il testo è dopo il salto. Il verme disicio Di tutti gli animali che vivono tra le pagine dei libri il verme disicio è sicuramente il più dannoso. Nessuno dei suoi colleghi lo eguaglia. Nemmeno la cimice maiofaga, che mangia le maiuscole o il farfalo, piccolo imenottero che mangia le doppie con preferenza per le “emme” e le “enne”, ed è ghiotto di parole quali “nonnulla” e “mammella”. Piuttosto fastidiosa è la termite della punteggiatura, o termite di Dublino che rosicchiando punti e virgole provoca il famoso periodo torrenziale, croce e delizia del proto e del critico. Molto raro è il ragno univerbo, così detto perché si ciba del solo verbo “elicere”. Questo ragno si trova ormai solo in vecchi testi di diritto, perché detto verbo è ormai scaduto d’uso e pochi esempi che compaiono sono decimati dal ragno. Vorrei citare ancora due biblioanimali piuttosto comuni: la pulce del congiuntivo e …

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Tanti auguri a Stefano Benni: oggi è il suo compleanno

In uscita per Sellerio La traccia dell’angelo, di Stefano Benni

Mi aspetto una storia intima e delicata, da questo nuovo La traccia dell’angelo , di Stefano Benni, in uscita a settembre. Me lo aspetto perchè Benni per questo libro approda a un editore che non mi sarei aspettata, Sellerio, con una storia che stando alle pochissime anticipazioni disponibili parla di malattia, degli inganni della medicina, dei conti da fare con gli “angeli” che invece di essere per noi custodi a volte sono anche un po’ antipatici. Innanzitutto vi invito a guardare il poetico book trailer che ha dedicato all’opera Sellerio (lo trovate qui ) e da cui ho tratto l’immagine di home (come vedete si intravede la copertina). Già dal video si intuisce la

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In uscita per Sellerio La traccia dell’angelo, di Stefano Benni

Cosa NON fa un lettore Doc

Se dopo che avete citato Una stanza tutta per sé qualcuno vi chiede “chi l’ha scritto, questo romano?”; se dopo mezzora di conversazione vi accorgete che qualcuno ha scambiato P.G. Wodehouse per P.D.James; se capita che qualcuno ti chieda: “ma perchè dici sempre La vecchia/Il vecchio” davanti ai nomi degli scrittori (mai sentita nominare la vecchia Phoebe? Ma neanche a Salinger mi stai? Madddai). Ecco, nei tre semplici casi qui sopra elencati, NON vi trovate davanti a un lettore/lettrice Doc. Ne parlo spesso : in Italia, si sa, l’editoria campa con quei “pochi ma buoni” che da soli comprano libri per dieci persone cumulativamente. Sono i “lettori forti”, identificati da un parametro numerico (almeno 6 libri l’anno). Nella mia personale definizione invece lettore “DOC” implica l’introduzione di un parametro qualitativo, inerente appunto la qualità delle letture stesse. Insomma, non pretendo che si sappia per esteso il secondo nome di Philip K. Dick, ma allo stesso tempo ho ben chiaro chi NON è un lettore Doc, che è colui/colei che: NON nomina sempre e invariabilmente i soliti tre-quattro autori (conosco gente che campa per secoli citando sempre e solo, l’ultimo di Stefano Benni o Isabel Allende o Banana Yoshimoto che siano. Ma come si fa?) NON vi dice che il libro più bello che ha letto è Siddharta (l’ho sentito dire a ultradiciottenni. Santo Cielo, Siddharta è sempre il migliore, fino a una certa età, poi si spera uno sia andato avanti a leggere altro. Lui/…

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Cosa NON fa un lettore Doc