Tag Archives: torino

"Il piacere dell’onestà" di Pirandello, nelle parole di Gramsci

Il piacere che accompagna il ritorno in una delle case dove hai vissuto, soprattutto se gli anni passati tra quelle mura non si misurano semplicemente in termini di tempo, ma di crescita e di esperienza, come avviene solo nell’adolescenza e nella prima giovinezza, è anche quello di ritrovarne la libreria. “Mettere il naso” tra quella carta tante volte sfogliata non impedisce di imbattersi in tesori dimenticati. Un po’ quello che mi è successo per caso stamattina, quando l’occhio è caduto su un libricino rosa salmone. Quasi un opuscoletto talmente striminzito, e dalle pagine leggermente avvizzite, che non ci fai caso. E invece… …ci ho trovato dentro ben più che il testo della commedia “Il piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello : l’articolo scritto a caldo da un critico teatrale d’eccezione come Antonio Gramsci ! Un breve scorcio della serata del 25 novembre 1917, che trasmette il piacere di assistere alla prima dello spettacolo messo in scena al Teatro Carigliano di Torino, in una maniera talmente viva da farcelo quasi immaginare, quel Gramsci in poltrona con gli occhi ben spalancati, che si può solo intuire nello sguardo intenso di Leo Gullotta . […] Arrivati a questo punto di scomposizione e di dissoluzione psicologica, la commedia ha uno svolto pericoloso, e un po’ confuso. Le reazioni sentimentali hanno il sopravvento: la bricconeria effettiva del marchese Fabio prende un risalto di una evidenza umoristica catastrofica, e la moglie putativa diventa moglie effettiva e appassionata del

Estratto da:
"Il piacere dell’onestà" di Pirandello, nelle parole di Gramsci

Il fenomeno Manuele Madalon: spopola in rete il finto scrittore che smaschera l’editoria italiana

Lunedì scorso, giornata finale del Salone del Libro di Torino 2011 , il fantasma di Manuele Madalon ha seminato il panico al Lingotto, rivelando l a faccia più grottesca e insulsa del mondo intellettuale italiano (e non solo), quella che, per paura di dimostrarsi ignorante – in questo caso la colpa sarebbe stata l’ignoranza di uno scrittore inesistente – preferisce proferire discorsi a vanvera, vere e proprie supercazzole degne del miglior conte Mascetti, strisciando letteralmente sui vetri fino a schiantarsi in nel mare del Ridicolo. L’arte di inventare scrittori e di buggerare i critici, il pubblico e gli addetti ai lavori, in realtà, non è certo arte inedita, neppure al Salone di Torino, che proprio questa domenica aveva già vissuto un fenomeno del genere grazie al flashmob della Rete dei redattori Precari che, per attirare l’attenzione del pubblico, si era inventata un libro pro-precarietà con tanto di autore, di casa editrice e di contestazioni, tutto rigorosamente falso, ovviamente. Ma entriamo più nei dettagli di questa geniale operazione situazionista. Tutto nasce da un’idea di un gruppo di studenti di Ingegneria del Cinema del Politecnico di Torino che hanno ideato il libro, dal titolo l’Implosione , e la biografia della propria creatura e che, dopo averle trovato un volto nella faccia messa a disposizione da Gabriele Madala, studente del Master in giornalismo dell’Università di Torino, l’hanno mandata nel mondo. In particolare la breve ma incredibile vita del supposto Manuele Madalon si è svolta tra gli stand e gli eventi del Salone del Libro di Torino e, soprattutto, tra…

Oltre qui:
Il fenomeno Manuele Madalon: spopola in rete il finto scrittore che smaschera l’editoria italiana

Dal Salone del Libro di Torino 2011: I Redattori Precari tornano all’assalto

Dopo gli attacchi messi a segno ieri all’interno e all’esterno dei padiglioni del Salone del Libro di Torino, la Rete dei Redattori Precari, protetti da san Precario, santo protettore dei diversamente occupati, tornano all’attacco e lo fanno, come al solito, con il sorriso. Come di consueto, partiamo dai fatti. Dopo il clamore delle iniziative di ieri la Rete dirama un comunicato, annunciando per oggi una grossa contestazione diretta contro la presentazione del volume Perché la precarietà ci salverà di Thomas Murphy , edito dalla sedicente casa editrice Narioca PresS, prevista per questo pomeriggio al Salone. E’ appena passata l’ora di pranzo, la presentazione inizia con l’autore, Thomas Murphy, supportato da una relatrice sconosciuta. Immediatamente partono i fischi. «Il popolo dei centri sociali si sta per scatenare», avranno forse pensato gli ignari spettatori, richiamati sul posto dal trambusto. E forse anche la polizia avrà pensato più o meno la stessa cosa. Ma la farsa dura poco, la beffa si svela. Il pubblico, catapultato per un istante in una fantasia borgesiana, scopre che il sedicente Thomas Murphy, l’ancor più sedicente presentatrice, il fantomatico libro e addirittura la misteriosa casa editrice non sono altro che una finzione, una maschera dietro…

Leggi oltre nell’articolo originale:
Dal Salone del Libro di Torino 2011: I Redattori Precari tornano all’assalto

Salone del libro di Torino 2011: Holden Personal Shopper, una idea carina smontata alla prova dei fatti

L’idea poteva anche essere di quelle buone: selezionare un manipolo di studenti della Scuola Holden di Torino, far loro scegliere un’area di specializzazione – dalla Letteratura Americana al Postmoderno, dal Chick-lit al Fantastico, dalla Saggistica ai Libri dei 150 anni – e gettarli nella mischia brulicante con un solo cimento, offrirsi al pubblico del Salone come validi consiglieri, guide letterarie o, per usare l’ammiccante espressione scelta dalla Holden, dei “Personal Shoppers”. Ma le buone idee, come spesso succede, quando passano dall’intuizione alla pratica e, soprattutto, quando si scontrano con la mandria umana di un pubblico come quello del Salone, si rivelano utopie irrealizzabili. E così, purtroppo, è toccato anche ai ragazzi della Holden che, forse con un filino di ingenuità, si sono gettati fiduciosi nella mischia venendo per lo più ignorati o, al meglio, trattati come semplici guide a cui chiedere indicazioni per orientarsi nel reticolo dei tre padiglioni del Salone. Allora ci ho provato io, ho dato loro l’occasione di portarmi in giro e di consigliarmi qualche lettura. Discutendo di libri, di autori, ma anche della vita fuori dai libri, delle prospettive per il futuro, delle speranze, ho scoperto la dimensione umana di persone con cui condivido molto – sogni, esperienze, prospettive, un po’ tutto tranne forse i gusti letterari – realizzando però, che l’idea in

Leggi qui il resto:
Salone del libro di Torino 2011: Holden Personal Shopper, una idea carina smontata alla prova dei fatti