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Un tè con Jane Austen, a Milano Book City l’appuntamento con Ragione e Sentimento

Nel turbinìo di appuntamenti che invaderanno la città per Milano Book City 2013 , segnaliamo l’evento dedicato a Jane Austen proposto dall’emittente laeffe, la tv di Feltrinelli. Vediamo di cosa si tratta… A Milano Book City non poteva mancare l’appuntamento con una delle scrittrici britanniche più amati, anzi diciamocelo: Jane Austen è la più conosciuta e letta. Orgoglio e Pregiudizio, Emma, Mansfield Park, sono le sue opere più lette e più riprese dalla tv e dal cinema, ma su tutte spicca Ragione e sentimento (titolo originale: Sense and sensibility). A quest’ultima, che poi in ordine cronologico è stata la prima ad essere scritta nel 1811, è dedicato l’appuntamento proposto da laeffe , la tv di casa Feltrinelli; sabato 23 novembre 2013 tutti al Teatro Elfo Puccini di Milano in C.so Buenos Aires, 33, nella sala Fassbinder per l’evento Un tè con Jane Austen : dalle 14 alle 17 verrà proiettata gratuitamente la mini-serie della BBC. In questa pagina di Youtube, trovate il trailer -in inglese- per farvi un’idea della ricercatezza di ambienti e personaggi nella serie. Agli appassionati di letteratura in generale, consiglio vivamente di tenere d’occhio il sito e il canale (50 digitale terrestre) di laeffe

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A Firenze incontro con Dan Brown sul romanzo Inferno

A Firenze, nella Sala dei Gigli del Palazzo Vecchio, c’è stata oggi la prima presentazione europea di Inferno di Dan Brown . Si è trattato di un incontro con la stampa in cui lo stesso Dan Brown ha risposto alle molte domande che gli sono state poste. Noi di Booksblog eravamo presenti e vi raccontiamo un po’ quello che si è detto. L’incontro è stato introdotto da Antonio Riccardi direttore letterario della Mondadori che ha messo in evidenza alcuni aspetti dell’ultimo romanzo di Dan Brown che ha fatto sì che la Mondadori fosse una vera e propria bottega editoriale vecchia maniera, in collaborazione con altre case editrici in tutto il mondo (il libro è stato pubblicato in contemporanea Inghilterra, Stati Uniti d’America, Germania, Olanda, Brasile, Turchia, Francia, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, Spagna e, naturalmente, Italia). Secondo Riccardi Inferno , macchina narrativa impressionante, ha il pregio di rinverdire il genere dell’avventura: l’opera, infatti, insieme agli altri libri di Dan Brown è un continuo andare alla ricerca di qualcosa di nuovo e di cercare di decrittare gli elementi che si incontrano lungo il cammino. Infine Inferno è un vero e proprio atto d’amore alla civiltà letteraria e artistica italiana. Su questo punto si è agganciato Dan Brown che ha ringraziato la cultura italiana perché ha prodotto capolavori come la Divina Commedia, l’opera che, dopo la Bibbia, ha dato il via a moltissimi libri. Dante, come la Monna Lisa (che domina Il Codice da Vinci ) sono icone culturali di un periodo e di una cultura che permeano il modo di pensare ancora oggi. Del resto pensare oggi all’Inferno come luogo di dannazione è imprescindibile dalla visione dantesca. Dan Brown ha sottolineato come Firenze non sia solo una quinta alla storia narrata in Inferno, ma è un vero e proprio personaggio che rende più viva la narrazione. È stato lasciato ampio spazio alle domande dei presenti in sala (eravamo circa un centinaio di persone). Nel rispondere alle domande, Dan Brown ha squarciato un po’ il…

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Pete the Cat arriva in Italia, e si chiama Rocco il gatto, Guarda le mie scarpe bianche!

Negli Stati Uniti la conoscono con il nome Pete the Cat, di Eric Litwin, creato e illustrato da James Dean pubblicata da Harper Collins, ed è una serie di libri per bambini che, pur avendo raggiunto solo i quattro volumi (il primo libro è stato pubblicato solo nel 2010), è balzata ai primi posti della classifica dei bestseller del New York Times. E da tre anni a questa parte il primo libro non è mai uscito dalla classifica dei 10 albi illustrati più venduti negli Stati Uniti. E, se con tutto questo preambolo vi ho reso curiosi, sappiate che anche in Italia esce la traduzione di questo Pete the Cat. I love my white shoes!, il libro di tanto successo di cui appunto dicevamo. Il titolo italiano recita Rocco il Gatto. Guarda le mie scarpe bianche! ed è edito da Castoro (lo stesso editore di Diario di una schiappa, per intenderci). La storia in realtà nasce un po’ più da lonano, visto che il primo volume è uscito negli Stati Uniti nel 2008, in forma autoprodotta, leggo, “ per iniziativa dei due autori e nel giro di dieci mesi è riuscito a vendere 7.000 copie, oltre a diffondersi su Youtube per via della canzone contenuta nell’albo”. In Italia però il gatto Pete si chiama Rocco (penso anche per motivi di ritmo di traduzione) e in questa sua prima avventura ha delle nuove e inseparabili scarpe bianche. Bellissime, per carità, ma il bianco è un colore rischioso, se metti i piedi i mezzo ai colori, rischi di perderlo, di mischiarlo al bianco e rosso, dal rosso al blu, dal marrone al nero. Ma d’altronde, come dice lui per metterci di buonumore, “non importa dove metti i piedi, continua a camminare e a cantare la tua canzone… perché va tutto bene!”. Pete the Cat arriva in Italia, e si chiama Rocco il gatto, Guarda le mie scarpe bianche!

Ho una storia in testa…una videolezione sulla scrittura, di Giulio Mozzi

Una bellissima videolezione di scrittura di Giulio Mozzi , quella qui sopra, che vi consiglio di seguire se avete sempre pensato ‘Ho una storia in testa…ma non so come raccontarla’. Quello che suggerisce il nostro è prendersi un ‘tempo di esitazione’, proprio nel momento in cui si sente di aver avuto un’intuizione che potrebbe trasformarsi in un libro. “Bisogna attendere, parlare con le persone, studiare”, anche leggere storie simili, “…in attesa che questa cosa ’si dispieghi’…in tutti i suoi particolari”, spiega Mozzi, secondo cui “non è vero che se ci si mette subito a scrivere si perde subito l’intuizione”. Il rischio è solo che quella intuizione che ci sembrava così incredibile se ne vada dalla mente così come era arrivata, come ‘l’infatuazione per una persona che ci passa dopo averci trascorso un pomeriggio insieme”. Via | Centostorie Ho una storia in testa…una videolezione sulla scrittura, di Giulio Mozzi