"Gli effetti secondari dei sogni" di Delphine de Vigan

Poco più di due anni e mezzo fa era tra i finalisti del Premio Bancarella e se la traduzione italiana ne arricchisce il fascino, bisogna ammettere che sottrae quell’immediatezza del confronto che si ripercuote intensamente nel titolo originale: “No et moi”. C’è Lou Bertignac, tredicenne prodigio dal quoziente intellettivo di gran lunga superiore alla norma, pochi amici e una famiglia disastrata. E poi c’è Nolwenn, che ha solo qualche anno più di lei e un passato egualmente…

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