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È morto lo scrittore Carlo Fruttero. Aveva 85 anni.

A 85 anni è morto oggi Carlo Fruttero. Il suo nome è legato a quello di Franco Lucentini, con il quale ha diretto la collana di fantascienza Urania per Mondadori dal 1961 al 1986. Non solo. Fruttero & Lucentini era ormai diventato un unico nome – abbreviato spesso in F&L – con il quale i due scrittori hanno scritto per il giornalismo, hanno fatto traduzioni, hanno partorito romanzi e gialli, molto amati dal pubblico. Dal loro romanzo La donna della domenica del 1972, Luigi Comencini trasse il film omonimo nel 1975 mentre da un altro loro romanzo – A che punto è la notte (1979) – Nanni Loy ne trasse una ministerie televisiva nel 1984. Dopo la morte di Franco Lucentini (avvenuta il 5 agosto 2002), Carlo Fruttero non scrisse per un periodo, salvo poi riprendere nel 2006 con Donne informate sui fatti (Mondadori). Del 2010 è Mutandine di chiffon, edito sempre da Mondadori. Nello stesso anno 2010 Carlo Fruttero ha ricevuto il Campiello alla carriera. Ci piace ricordare Carlo Fruttero come un vero amante dei libri e della lettura. Nel video in apertura di post uno spezzone del programma di Fruttero & Lucentini dal titolo L’arte di non leggere, in cui la coppia si sofferma su Proust e Alfieri. È morto lo scrittore Carlo Fruttero. Aveva 85 anni.

– "L’uomo che sussurrava alle masse" di Alfredo Canovi

Nella rubrica “Riflessioni Filosofiche” a cura di Carlo Vespa: “L’uomo che sussurrava alle masse” di Alfredo Canovi

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– "L’uomo che sussurrava alle masse" di Alfredo Canovi

Narcoeconomy, di Carlo Ruta

In Rx , la collana di Castelvecchi dedicata all’attualità, è stato da poco pubblicato il libro di Carlo Ruta dal titolo Narcoeconomy . Business e mafie che non conoscono crisi . Un libro intenso che, oltre alla descrizione degli eventi, presenta delle interviste (che vanno sotto il titolo di FAQ. Narcos e democrazia) a vari personaggi che hanno studiato il narcotraffico e un nutrito apparato bibliografico che offre vari spunti per l’approfondimento personale. Nel leggere l’interessante saggio di Ruta non ho potuto fare a meno di andare con la mente a qualche anno fa, quando, per ragioni di lavoro, ho trascorso un periodo a Medellín, in Colombia. Parlando con un docente di Medellín mi disse che, in fin dei conti, se gli Stati Uniti avessero voluto il problema della droga si sarebbe risolto in una settimana. Il fatto è che sì, la Colombia è un punto cardine a livello mondiale per la droga, ma è anche vero che il più grande consumatore di droga nel mondo è proprio l’impero statunitense. Una considerazione, questa, che sembra sottostare anche al saggio di Ruta. Leggiamo, infatti, nell’introduzione: I governi occidentali , fedeli perlopiù al paradigma proibizionista, hanno rassicurato per decenni le opinioni pubbliche sui benefici che sarebbero derivati dalle loro politiche di contrasto. E con queste garanzie di successo gli Stati Uniti, nei cui confini si estende il primo mercato mondiale per consumi di cocaina, hanno mantenuto la guida dell’azione repressiva. Un canovaccio …

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Narcoeconomy, di Carlo Ruta

– "La massa" di Alfredo Canovi

Nella rubrica “Riflessioni Filosofiche” a cura di Carlo Vespa: “La massa” di Alfredo Canovi

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– "La massa" di Alfredo Canovi