Tag Archives: code

Storia di una ladra di libri: Brian Percival porta sullo schermo il bestseller di Markus Zusak

Qualche speculazione sul trailer del film Storia di una ladra di libri di Brian Percival. Un adattamento cinematografico atteso, affidato alla guida di Brian Percival e all’abilità dello studio che portato sullo schermo la “Vita di Pi” ; ed è già stato inserito da alcuni nel calderone di grandi classici come “The Reader” o “The Pianist”. E’ la “Storia di una ladra di libri” , in versione Brian Percival , uno degli argomenti più sottilmente accarezzati dagli esperti del settore negli ultimi tempi e una narratrice nera in cerca di anime, davvero fuori dal comune. Sceneggiatura di Michael Petroni tratta dal bestseller firmato Markus Zusak e sul palcoscenico spesso abusato della Seconda Guerra Mondiale per le drammatiche vicende di Liesel Meminger (Sophie Nelisse), una coraggiosa ragazzina bionda dagli occhi grandi e pieni di sogni, dei suoi amorevoli genitori adottivi (Geoffrey Rush ed Emily Watson) nei pressi di Monaco e poco lontano dal campo di concentramento di Dachau , del fuggiasco ebreo Max Vandenburg (Ben Schnetzer), e naturalmente di una pioggia di libri. Testi rubati, come tante delle ancore di salvezza che aiutano la gente a restare a galla anche durante l’orrore dei conflitti, dalle giovani mani gelate della ragazzina, che comincerà la sua singolare raccolta proprio in occasione del funerale del fratello Werner, morto in treno durante il viaggio, per proseguire tra biblioteche borghesi e roghi di piazza. In “The Book thief” (il titolo originale dell’opera pubblicata nel 2007 e destinato ad un pubblico di young adult) risorgono le origini dello stesso Zusak, australiano figlio di padre austriaco e madre tedesca, due caratteristiche fondamentali per comprendere l’interesse verso il soggetto e sviscerane

Estratto da:
Storia di una ladra di libri: Brian Percival porta sullo schermo il bestseller di Markus Zusak

Somnium Hannibalis di Chiara Prezzavento

La vita, le battaglie e le avventure del grande Annibale Barca. Chiara Prezzavento è una delle voci che abbiamo avuto modo di incontrare durante l’ultimo festivaletteratura a Mantova, il giorno dopo la suggestiva rappresentazione serale che aveva portato dinanzi alla Rotonda di San Lorenzo , i fuochi del gran potenziale teatrale della storia di Annibale . Ed è stato proprio tra le piazze mantovane che si è fatta strada la voglia di ritornare a scoprire le evoluzioni nostrane del romanzo storico , per rintracciare opere radicate nel tessuto italiano e nel suo ricchissimo e glorioso passato. Ecco la genesi che ci ha spinto ad inoltrarci tra le pagine del Somnium Hannibalis , per ritrovare le avventurose vicende del leggendario generale cartaginese, dalla pesante eredità del padre Amilcare, al sostegno del cognato Asdrubale, dalle glorie di Canne e del Trasimeno ai dolori di Zama , dall’incredibile traversata delle Alpi alla tranquilla frescura delle campagne italiche, dall’incredibile beltà delle donne di Capua all’eterna battaglia con il nemico romano, elementi di un racconto che avanza a suon di domande e di frasi strappate ad Apamea, nel 191 a.C. da Antioco, Re di Siria, ospite non esattamente…

Leggi il seguito:
Somnium Hannibalis di Chiara Prezzavento

Christiane Felscherinow dallo zoo di Berlino alla rinascita

Un nuovo libro per la storia recente dell’ex ragazzina sbandata dello zoo di Berlino. Berlino, fine anni ‘70, nell’allora Germania Ovest Christiane F. ha undici anni, vive in un quartiere disagiato suo padre la picchia, la madre fa finta di non vedere. Sogna il Sound e la sensazione di pienezza e di oblio che trasmette (discoteca distrutta da un incendio nel 2006). A tredici anni ha già provato molte droghe e a quattordici dipende dall’eroina, frequenta la stazione di Zoologischer Garten e si prostituisce sulla Kinderstrich…

Fonte originale:
Christiane Felscherinow dallo zoo di Berlino alla rinascita

Erri De Luca ritorna al mare con la Storia di Irene

C’è il mare, il sale e qualche stralcio di storia familiare nell’ultimo libro di Erri De Luca. Una favola marittima e mediterranea quella della “Storia di Irene” , testo settembrino del pescatore Erri De Luca . Al suo interno gli aspri e magnifici paesaggi costieri della Grecia offrono a colui che si definisce alternativamente “raccoglitore” o “spigolatore” di storie, il difficile ed affascinante compito di raccontare la vicenda di una giovinetta di quattordici anni. Figlia del mare e sorella dei delfini, Irene non usa parole, ma parla attraverso la forza dei gesti, l’intensità dei suoi sguardi acquatici, che attraversano chiunque le stia di fronte. Dopo “I pesci non chiudono gli occhi” , un’altra avventura marittima, che segue le correnti dell’atavica eredità che appartiene in maniera costitutiva all’uomo De Luca, allo scrittore e anche a gran parte dei suoi lettori, anch’essi figli di un mare nostrum che racchiude nelle sue onde quella ricchezza che le signore napoletane d’altri tempi auguravano ai fanciullini audaci, ma anche altri echi, quelli della lontana America che ha lasciato nelle sue vene materne alcuni tratti, e soprattutto le voci del ‘900, ricordi di guerra, di stalle, di freddo e di profonde amicizie. Nel greco imparato al liceo esisteva la parola eirene, a indicare una pace. Le dettero quel nome dopo la tempesta. Il mio invece è un nome buffo, strapazzato nel passaggio da uno zio che sapeva portarlo, a me che l’ho ammaccato. Non l’ho esposto al ridicolo, ma alla malora sì. Ora è un nome di fortuna. Accompagna qualche titolo di libro, più da autista che da autore. Faccio il conducente di storie. Le prime ventuno pagine al link in calce. “Storia di Irene” di Erri

Visita il post:
Erri De Luca ritorna al mare con la Storia di Irene