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È morto Alberto Bevilacqua: disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso

Quali sono le cause della morte di Alberto Bevilacqua ? È questa la domanda che circola in rete appena appresa la morte dello scrittore. La compagna di Bevilacqua, Michela Miti (nome d’arte di Michela Macaluso), infatti, ha chiesto l’autopsia per far luce sulla vera causa della sua morte. Nei mesi scorsi lo scrittore era stato ricoverato per scompenso cardiaco : il ricovero era avvenuto presso la clinica romana Villa Mafalda . Già allora Michela Miti aveva presentato un esposto alla procura di Roma contro la clinica per lesioni colpose : secondo la donna la clinica non voleva concedere il trasferimento di Alberto Bevilacqua in una struttura pubblica. Dal canto suo la clinica affermava che per lei avevano valore le disposizioni di Anna, la sorella dello scrittore, che aveva espressamente richiesto che Alberto rimanesse presso di loro. Per ora la…

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Festivaletteratura di Mantova 2013: il programma, le date, i luoghi e gli strumenti per orientarsi

Quattro passi per riassumere le caratteristiche del Festival di Mantova che sta per cominciare. Leggermente in anticipo rispetto alla scorsa edizione (svoltasi dal 5 al 9 settembre 2012), ritorna puntuale anche quest’anno il Festival di Letteratura di Mantova (stavolta on air dal 4 all’8 settembre 2013). La nota manifestazione letteraria nostrana che avrà come madrina la scrittrice Bianca Pitzorno . Dall’ormai non così vicino 1997, quando prese sostanzialmente corpo un’idea fiorita a partire da un’indagine condotta nel 1995 dall’agenzia inglese Comoedia per conto della Regione Lombardia al fine di verificare le potenzialità di rilancio turistico e culturale di alcune città lombarde. Furono proprio le conclusioni, che proponevano il potenziamento del portato letterario della città, sul modello di alcuni centri anglosassoni come il villaggio gallese di Hay-on-wye, che abbiamo “visitato virtualmente” il Natale scorso a dare una spinta alla “trasformazione libresca” di Mantova. Da lì alla creazione di un comitato…

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Victor Hugo: Hauteville House Guernesey, la casa dell’esilio

A Guernsey , sull’isola anglo-normanna situata nel Canale della Manica, dinanzi al golfo francese di Saint-Malo, si respira ancora l’atmosfera che avvolse lo scrittore Victor Hugo . Il vate della letteratura d’oltralpe, visse sul territorio ben quindici anni del suo esilio, causato dal colpo di stato del 2 dicembre 1851, un periodo che trascorse a Hauteville House , bella dimora fatta costruire da un corsaro inglese e acquistata dall’illustre inquilino nel 1856 grazie ai proventi delle “Contemplations” e fu testimone di anni di feconda produzione nei quali videro la luce, oltre all’opera sopracitata, anche “Les Châtiments” (1853), “La Légende des siècles” (1859), e i famosissimi “Les Misérables” (1862). L’abitazione, che fu interamente arredata con oggetti antichi inusuali e ricordi e organizzata (giardino compreso) direttamente da Hugo, è stata

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Schianti e fratture del contemporaneo, nelle poesie di Davide Rondoni

E’ una formula rotta e sofferta come quella degli del “muro con in cima cocci aguzzi di bottiglia” di Montale, ma meno limata, rudemente più appuntita. Una lirica che risente della vertigine e della scossa, del limite del possibile fallimento iscritto nel suo stesso DNA di linguaggio della catastrofe, quella che emerge dalle poesie di Davide Rondoni ritrovati su Subway Letteratura , lavori il cui significato parte proprio da un titolo tremendamente descrittivo e riassuntivo alla aut-aut: “Si tira avanti solo con lo schianto” . Dietro tale bandiera da zattera della medusa, sbrindellata, macchiata ed esitante, versi slegati, scomposti, suite orfane di molte virgole e di maiuscole, animate da rari punti dal sapore definitivo e intrise di un quotidiano privo di certezze e di glorie. Un oggi che inquieta, tratteggiato con saltelli irregolari da un autore che sostiene fermamente l’urgenza della poesia e che si definisce in poche parole, ma non scarne, anzi, senza lasciarsi scappare l’occasione di una massima filosofeggiante “Cristiano cattolico anarchico penso che senza Dio e senza libertà la vita sia una noia”. Ma la chiave del suo narrare attraverso la giustapposizione appartiene solo a quelle frasi, insiemi di caratteri agli antipodi dell’armonia, abbandonate in balia dei fiotti come tutti noi, eppure mai completamente perdute. Si tira avanti solo con lo schianto il resto va in

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