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Libri per bambini. Gli imperdibili da collezione consigliati dall’Aie

Se siete genitori, zii o nonni, vi sarete trovati almeno una volta nella vita a dovervi chiedere cosa regalare ai vostri piccoli per arricchire la loro biblioteca di libri “che rimangano”. Non i classici libri gioco o da ritagliare, ma qualcosa da collezionare e che a loro piaccia davvero anche diventati più grandi . E allora per noi arriva una bella lista selezionata dall’associazione degli editori italiani (AIE) di 100 titoli classici per andare “sul sicuro”: gli Imperdibili, che rimarranno di certo nelle loro biblioteche per anni (a meno che, data la giovanissima età, non li distruggano prima ovviamente). Ve ne segnaliamo qualcuno. Per i piccolissimi, dagli 0 ai 3 anni, meglio andare su Spotty , e una qualsiasi delle sue impareggiabili avventure, oppure sul grande classico di Eric Carle che di sicuro anche voi avrete in casa da anni, il Piccolo Bruco Mai sazio (Mondadori). Io personalmente l’ho consumato a forza di sfogliarlo – e non so cosa ne sia rimasto, attualmente. Poi dai 4 ai 6 anni un altro grande classico è Piccolo blu e piccolo giallo , due palline di colore che adorano giocare insieme. Ma quando si abbracciano diventano verdi…Oppure le impareggiabili Favole al telefono di Gianni Rodari (Einaudi) …

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Come vedono il Carnevale i poeti. Tre poesie di Rodari, Goldoni e D’Annunzio

Io cerco di resistere alla tentazione di cercare poesie e libri che richiamano determinati periodi di festività o ricorrenze, ma non ci riesco. Così, per Carnevale (ma sarà forse che sono troppo vicina al carnevale di Putignano), oltre rileggermi Il Castello dei Destini incrociati , ho scovato tre poesie che mi piacciono davvero molto e che rappresentano bene i tre autori. La prima è di Gianni Rodari (ca va sans dire), che come sempre sa metterci il suo magico tocco e rendere bello ed affascinante ogni evento, musicale, allegra, perfetta stilisticamente la sua poesia. La seconda è di Gabriele d’Annunzio e devo confessare che non mi aspettavo di trovare una poesia del burbero autore proprio su questa festività dello scherzo…ma leggendola ho ben capito perché ci si è cimentato: alla fine il Carnevale vien sepolto. La terza è di Carlo Goldoni , che non perde il vizio di ironizzare sulle coppie e sulle scappatelle (di Carnevale) che si fanno, in quanto quando è festa ognuno fa quel che gli pare. Dopo il salto eccole per voi. E buon Carnevale a tutti. …

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Voglio fare un regalo alla Befana, poesia di Gianni Rodari

E siamo giunti all’Epifania o Befana. Sembra ieri che ci stavamo preparando al Natale , con vari consigli di libri da regalare e da leggere e in un soffio ci ritroviamo all’ultmi giorno di queste festività natalizie. Per fortuna, diranno alcuni. Purtroppo, diranno altri. La giornata odierna è dedicata soprattutto ai bambini e allo stupore dei loro occhi nel trovare la calza appesa, piena di sorprese. Magari anche una bella fiaba arrotolata a mo’ di cartiglio ci starebbe bene nella calza e potrebbe portare in dono la lettura. Ma se per una volta il regalo lo facessimo noi alla Befana? È l’idea di Gianni Rodari (1920-1980) nella poesia Voglio fare un regalo alla Befana . Voglio fare un regalo alla Befana La Befana, cara vecchietta, va all’antica, senza fretta. Non prende mica l’aeroplano per volare dal monte al piano, si fida soltanto, la cara vecchina, della sua scopa di saggina: è così che poi succede che la Befana… non si vede! Ha fatto tardi fra i nuvoloni

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Buon fine anno con una poesia di Gianni Rodari

Non posso resistere alla tentazione di augurarvi una buona fine anno e soprattutto un buon 2013 con una poesia-filastrocca del grande Gianni Rodari che dice grandi verità: possiamo credere alle profezie o sperare nella cabala, affidarci a riti scaramantici, portafortuna o farci leggere la mano, ma in verità il nuovo anno è nelle mani di ognuno di noi , che possiamo far sì che sia migliore di quello appena passato. L’Anno Nuovo Indovinami, indovino, tu che leggi nel destino: l’anno nuovo come sarà? Bello, brutto o metà e metà? Trovo stampato nei miei libroni che avrà di certo quattro stagioni, dodici mesi, ciascuno al suo posto, un carnevale e un ferragosto, e il giorno dopo il lunedì sarà sempre un martedì. Di più per ora scritto non trovo nel destino dell’anno nuovo: per il resto anche quest’anno sarà come gli uomini lo faranno. Foto | Manila Benedetto Buon fine anno con una poesia di Gianni Rodari