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6 nei guai, di Janet Evanovich

La sesta avventura dell’adorabile Stephanie Plum, (Janet Evanovich, 6 nei guai , uscito per Salani), inizia esattamente da dove si era interrotta la quinta: ovvero con Stephanie fortemente attratta due uomini, incapace di decidersi sul da farsi. Come al solito, Stephanie non è portata per lo sport e lavora ancora come cacciatrice di taglie – tutto sommato adora il suo lavoro, e come potrebbe fare altrimenti? – per conto dell’agenzia di suo cugino Vinnie, e ha come sempre il suo bel daffare per recuperare pazzi squinternati che non si presentano davanti al giudice. Questa volta, però, a stare sul serio nei guai è il suo attraente – molto attraente – collega Ranger. A quanto pare è stato l’ultimo a vedere vivo un certo Ramos, un malvivente di grosso calibro che controllava il mercato delle armi. Quindi, adesso Ranger ha alle costole, non solo la polizia, ma anche la malavita che ovviamente lo vuole morto. Come se non bastasse, nonna Mazur decide di andare a vivere con lei. “Una cosa momentanea” naturalmente, dato che si è messa in testa, alla sua veneranda età, di tornare a vivere da sola, prendere la patente e fare la cacciatrice di taglie; e non è l’unica, anche Bob, un bel cagnone peloso, è piombato nella sua vita. Insomma, non si può certo dire che Stephanie abbia una vita tranquilla. Tutt’altro. Sembra che sia il centro di attrazione per un numero incredibile di guai, tra guerre tra mafie e questioni di cuore sempre piuttosto movimentate. Ma Stephanie ha dalla sua parte la tenacia, il sostegno di Bob e di Lula, la sua collega eccessivamente sovrappeso e ex-prostituta; ha la giusta dose di testardaggine e di follia; senza contare che ha dalla sua un gran bel senso dell’umorismo – che per fortuna non ha mai perso – e la capacità di guardare con leggerezza le cose e, con un pizzico di fortuna (d’accordo, un po’ più di un pizzico), riuscirà a districarsi dai guai e, a …

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6 nei guai, di Janet Evanovich

Scrivere per passione? No, meglio per soldi

Soldi, soldi, soldi. Inutile fare tanto i romantici: il libro è un prodotto che va venduto, al pari della confezione di pasta. Entrambi nutrono. Ed entrambi devono portare profitto a qualcuno. Questo sembra il leitmotiv delle discussioni che da qualche giorno si incrociano in rete. E se il lettore per nutrire il proprio spirito deve pagare e alla fine riceverà una ricompensa del tutto spirituale, l’autore e gli editori – anche quelli più disinteressati alla caducità delle cose – cercano pecunia sonante. Due esempi in proposito: le affermazioni dello scrittore Graham Swift e la lista degli scrittori più pagata al mondo pubblicata in questi giorni da Forbes . Come riporta…

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Film tratti dai libri: le prossime uscite al cinema

I libri sono spesso ispirazione per registi e sceneggiatori: i film tratti dai libri sono sempre più numerosi. Personalmente mi lasciano alquanto indifferente le prese di posizione “Meglio il libro del film” o “Meglio il film del libro”. Si tratta di due modi diversi di espressione, ognuno con i propri pregi e difetti. Consiglio sempre di leggere il libro e vedere il film: in ogni caso gli orizzonti culturali saranno ampliati. Quali film tratti dai libri arriveranno prossimamente al cinema? Ecco una sorta di top ten: Cowboys & Aliens : tratto dal romanzo grafico omonimo, creato da Scott Mitchell Rosenberg, scritto da Fred Van Lente e Andrew Foley e disegnato da Luciano Lima. La regia del film è di Jon Favreau. L’uscita prevista in Italia è il 14 ottobre 2011 (negli USA è già uscito il 29 luglio); I tre moschettieri : tratto dal romanzo di Alexandre Dumas il film è diretto da Paul W.S. Anderson. Uscirà al cinema il 14 ottobre 2011; La cosa , tratto dal racconto di John W. Campbell Jr. è portato al cinema da Matthijs van Heijningen Jr. Anche questo film uscirà il prossimo 14 ottobre; Le Avventure di Tintin . …

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Batti il cinque, di Janet Evanovich

Nella quarta di copertina di Batti il cinque , di Janet Evanovich, appena uscito per Salani, c’è una frase di Caterina Soffici che su Vanity Fair scrive: «Quando arrivi a pagina tre, capisci che sei fregata […]». Com’è possibile? E invece è possibile, perché c’è un solo aggettivo per descrivere la protagonista Stephanie Plum: irresistibile. E purtroppo per lei anche estremamente simpatica – dico “purtroppo” perché di solito è un aggettivo che si accosta alle meno belle. Be’, forse avrà un paio di chili di troppo, ma sono convinto che si sono fermati nei posti giusti. La …

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