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Cinque buoni motivi per scegliere una piccola libreria indipendente piuttosto che un megastore

Dopo avervi parlato dell’iniziativa 2.0 in sostegno delle piccole librerie indipendenti, visto il mio cieco sostegno a questo settore e il mio antagonismo verso le grandi catene di distribuzione, mi sono chiesto come partecipare, come dare il mio piccolo contributo. Ho pensato a qualche frase, a qualche citazione, a una ideale top10 delle mie piccole indie-librerie preferite. Nessuna di queste idee però mi solleticava abbastanza. Alla fine però mi sono deciso: e non mi limito a stare al gioco, vale a dire a twittare un indie-pensiero o una lista di luoghi culto, al contrario voglio rilanciare proponendovi i miei 5 buoni …

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Cinque buoni motivi per scegliere una piccola libreria indipendente piuttosto che un megastore

Fare i libri, dieci anni di grafica in casa editrice, a cura di Riccardo Falcinelli

Probabilmente la maggior parte dei lettori, alla domanda diretta su quanto sia importante nelle scelte di lettura l’aspetto grafico dei libri, dapprima esiterebbe. Poi, probabilmente, per non fare la figura di chi giudica le cose dall’aspetto e non dalla sostanza, si dichiarerebbe poco influenzato dalla grafica editoriale al momento dell’acquisto. Ma se per un verso il lettore avrebbe indubbiamente ragione – che effettivamente un libro non si giudica soltanto dalla copertina, come un monaco dall’abito che porta – per tutta una serie di motivazioni topperebbe completamente, condannando una parte decisiva del processo di creazione editoriale all’invisibilità, o peggio, all’inutilità. È proprio per questo, per capire le esatte dimensioni di questo sbaglio, che ogni lettore – ne sono convinto – dovrebbe almeno sfogliare questo grandioso libro edito da minimum fax e intitolato Fare i libri, dieci anni di grafica in casa editrice . Si tratta di un libro quasi prettamente (foto)grafico, splendidamente curato nei dettagli che porta letteralmente il lettore nel retrobottega di una delle case editrici più interessanti e importanti culturalmente dei nostri anni. Forse lo si dice ancora sottovoce, ma neanche più di tanto. La minimum fax (rigorosamente minuscolo) sia per prospettive editoriali, sia per pratica costante di scoperta o di riproposizione di grandi libri sia italiani che stranieri, classici ma soprattutto contemporanei, sta occupando quel grande vuoto a cui ci hanno condannato gli anni ottanta con l’esaurimento del sacro fuoco einaudiano. Ma avere un giro di intellettuali – da Vasta a Lagioia – a mio parere sempre più paragonabile alla cerchia che tra i cinquanta e gli ottanta frequentava Torino (da Vittorini a Calvino per intenderci) o avere tra i propri titoli la grande narrativa italiana come quella americana non sarebbero stati elementi sufficienti per dare alla minimum fax quell’anima e quell’aura tipica…

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Fare i libri, dieci anni di grafica in casa editrice, a cura di Riccardo Falcinelli

Avete regalato libri per questo Natale?

Eccoci arrivati al Natale: fra poche ore gli occhi dei più piccoli brilleranno di gioia (e stanchezza) per l’arrivo di Babbo Natale e gli adulti saranno felici della serenità che splende sul volto di tutti (immagine un po’ da “famigliola da Mulino Bianco”, lo so… ma alla fine, volenti o nolenti, la “magia” del Natale prende molti). Avete regalato dei libri per Natale? In caso affermativo, avete regalato libri solo ai più piccoli o anche agli altri? Siete andati sul tecnologico regalando eBook o, forse, eReader ? E per voi, cosa avete chiesto? O, meglio, cosa vi siete regalati? Io ho regalato libri (molti di cucina, l’altra mia grande passione) e qualche eBook (ho pochi

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Il grande coraggio del piccolo Babaji, di Helen Bannerman e Fred Marcellino

Il piccolo Babaji è proprio un bimbo fortunato. Vive con mamma – Mamaji e papà-Papaji, in India, a un passo dalla giungla…e proprio la giungla gli tocca attraversare, con i vestiti nuovi che gli hanno comprato mamma e papà. Calzoncini, maglietta, e delle belle scarpette. Ha anche un ombrello verde! Solo che nella giungla, purtroppo, probabilmente è l’ora di pranzo per le tigri: perchè ce ne sono ben cinque, e sembrano non aver altro da fare che impedire a Babaji di continuare il suo cammino. Hanno tutte un certo languorino, e Babaji sembra proprio il piatto ideale. Ma Babaji è più intelligente e coraggioso di quanto

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Il grande coraggio del piccolo Babaji, di Helen Bannerman e Fred Marcellino