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Lucio Dalla, giullare di Dio, di Paolo Jachia

“Mi ha sempre colpito la scelta di Cristo di nascere povero…Lui, povero, è il futuro”. Dalla è stato, nella sua generazione, quella dei cantautori degli anni ‘70 – quella di De Gregori, Vecchioni, Venditti, Guccini, e De Andrè – l’unico “venuto dalla strada”, senza, a differenza loro, lauree o studi liceali seri alle spalle, privo di “famiglie borghesi e case e biblioteche”. E’ stato piuttosto, se così si può dire, come Gino Paoli, un “analfabeta di genio”. Un genio “analfabeta” in cui non a caso coesistono “semplicità e complessità metafisica e religiosa”, l’idea che la parola è sacra è peggio di un kalashnikov, come quella dei Salmi, “offensiva e difensiva insieme”. Geniale semplicità, capace di far sì che nessun verso delle sue canzoni non sia …

Fonte originale:
Lucio Dalla, giullare di Dio, di Paolo Jachia

I libri ti cambiano la vita, a cura di Romano Montroni

Non è certo facile dire quale sia il libro che ci ha così tanto influenzato da cambiarci la vita. Senza dubbio alcuni titoli hanno contribuito a farci essere quello che siamo oggi, ma individuarne uno e uno solo? L’esercizio è interessante, soprattutto in un’epoca di sovrabbondanza letteraria che ci pone dinanzi libri su libri. Ci ha provato Romano Montroni che ha chiesto a cento scrittori di raccontare cento capolavori della letteratura. Il risultato è raccolto nel bel libro I libri ti cambiano la vita , edito da Longanesi. Lo stesso dubbio che abbiamo avuto a inizio post è sorto anche in Claudio Magris che, prima di dire la sua su Guerra e pace di Tolstoj, scrive: Non rispondo volentieri a questa domanda, bensì con l’imbarazzo che provano i bambini quando si chiede loro se vogliono più bene alla mamma o al papà, imparando a cavarsela dinanzi agli interrogatori, sapendo che spesso non si tratta tanto di dire la verità, ma di cercare i modi per non fare brutta figura. L’imbarazzo in cui mi trovo deriva dal fatto che nella letteratura, come nell’evangelica casa del Padre, ci sono molte dimore; almeno in letteratura è lecito essere politeisti, poligami e poliandri. Il libro a cura di Montroni, dunque, è un libro fatto di libri; o meglio di scrittori che recensiscono libri scritti da altri scrittori. Aprendo a casa troviamo Gianrico Carofiglio che scrive di Canto di Natale di Dickens, Giuseppe Culicchia che recensisce Fiesta di Hemingway, Andrea Camilleri alla prese con La condizione umana di Malraux, Tullio De Mauro ci parla di Timpetill di Michael e così via. Le recensioni sono in ordine alfabetico per autore, con una sola eccezione: la prima, che è di Lucio Dalla e recensisce Io e Dio di Mancuso. La scelta è dovuta al fatto che Lucio Dalla non potrà mai sfogliare questo libro, come…

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I libri ti cambiano la vita, a cura di Romano Montroni