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Christopher Hitchens, scrittore e libero pensatore, è morto

Un tagliente polemista nella tradizione di Thomas Paine e George Orwell che prese di mira bersagli diversi come Henry Kissinger, la monarchia britannica e Madre Teresa, scrisse un best-seller contro la fede religiosa e spiazzò i suoi ex compagni di sinistra sostenendo entusiasticamente la guerra americana in Iraq. Così il New York Times ricorda Christopher Hitchens, giornalista, saggista, critico letterario e commentatore politico britannico naturalizzato statunitense, morto ieri a 62 anni, in un ospedale di Houston, in Texas. Hitchens è deceduto per una polmonite scatenata dal tumore all’esofago di cui soffriva. Lo scorso anno aveva pubblicato un libro di memorie Hitch 22 . Hitchens scriveva principalmente per Vanity Fair , l’ Atlantic e Slate , e in Italia era tradotto dal Corriere della Sera . Ateo convinto era una delle penne più pungenti degli ultimi anni: era uno dei più noti esponenti del cosiddetto new atheism che aveva ben illustrato nei suoi libri, come, per esempio La posizione della missionaria , un reportage sugli aspetti meno nobili dell’attività di madre Teresa di Calcutta (pubblicato in Italia da Minimunm Fax) e il bestseller internazionale Dio non è grande , tradotto in italiano da Einaudi. La Atheist Alliance of America lo aveva insignito del premio Libero pensatore dell’anno . Hitchens ebbe a scrivere: La fede religiosa è inestirpabile, appunto perché siamo creature ancora in evoluzione. Non si estinguerà mai, o almeno non si estinguerà finché non vinceremo la paura della morte, del buio, dell’ignoranza e degli altri […] Il livello d’intensità fluttua a seconda dei tempi e dei luoghi, ma è una verità incontestabile che la religione non si accontenta – e sul lungo periodo non può farlo – delle proprie straordinarie pretese e delle proprie sublimi certezze. Essa deve cercare di interferire con la vita dei non credenti, degli eretici o degli adepti delle altre fedi. Può parlare di beatitudine nell’altro mondo, ma vuole il potere in questo. E non c’è da aspettarsi altro. In fin dei conti è un prodotto esclusivamente umano. E non avendo fiducia…

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Lucchetti sì o lucchetti no? Federico Moccia contestato a Ponte Mllvio

A Ponte Milvio, come in tutta Roma, la Storia ci fa merenda ogni giorno da secoli. È proprio nelle vicinanze di Ponte Milvio, per esempio, che Costantino, secondo una storiella molto cara alla Chiesa, nel 312 d.C. ebbe la visione di una croce che gli preannunciava una facile vittoria se avesse combattuto con le insegne cristiane. Eppure se si chiedesse agli adolescenti italiani qualche delucidazione storica sul ponte, nessuno penserà mai a questa assurda storiella della visione e tutti (o quasi) risponderebbero citando un’altra storiella, quella inventata da Federico Moccia. Quella di Moccia e dei suoi lucchetti sarà di certo una storiella molto più banale e insignificante di quella dell’Imperatore che condannò i poteri europei al giogo della Chiesa per dei secoli, eppure anch’essa ha avuto importanti ripercussioni sul mondo. Una per tutte: il peso dell’immensa mole dei lucchetti che gli adolescenti romani attaccavano ai lampioni – scimmiottando la scena del libro di Moccia – qualche anno fa li fece crollare, obbligando i Comune a costruire delle colonne capaci di reggere il peso di tutto quell’amore. Ma torniamo alla cronaca. Ieri a Ponte Milvio Moccia in persona era stato convocato da Alemanno . Il sindaco voleva chiedere consiglio direttamente a lui per capire come gestire la cosa, visto che l’amore degli adolescenti romani iniziava a pesare un po’ troppo. Bene, la notizia è che…

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Christa Wolf, tra le più note scrittrici dell’ex Germania est, è morta

Christa Wolf, uno delle più famose scrittrici della ex Germania dell’Est, è morta a 82 anni. La notizia della morte è stata data dalla sua casa editrice – la Suhrkamp Verlag – che però non ha fornito ulteriori informazioni sulla causa della morte. La Wolf nacque nel 1929 in Germania (oggi la sua città di nascita, Landsberg an der Warthe/Gorzów Wielkopolski, si trova in Polonia) nel 1929. La sua famiglia venne espulsa e si stabilì in Germania orientale. Nelle sue opere – tra cui Cassandra e Medea – la Wolf ha esplorato i temi della guerra

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La Trilogia Steampunk, di Paul Di Filippo, e La città & la città, di China Miéville. Steampunk weird e detective-story distopica

La Trilogia Steampunk , di Paul Di Filippo , e La città & la città , di China Miéville , sono due recenti uscite di fantascienza targate Delos Books e Fanucci. Non sono particolarmente attratta da “troppe stranezze” nella fantascienza. Ricordo, ad esempio, che dopo la lettura de Un anno nella città lineare di Paul Di Filippo, rimasi piuttosto perplessa dal tipo di mitologia “soprannatural-religiosa” utilizzata, non riuscendo a capire bene se il romanzo mi fosse piaciuto o meno, protendendo infine per il no (per un motivo, in verità, che ancora mi sfugge). Per Miéville, sicuramente il massimo esponente di un filone fantascientifico, il new weird, che di “stranezze” ne contiene molte (non che Paul di Filippo sia da meno, come possiamo leggere nel blog di cui è co-autore, Weird Universe ), non sono mai riuscita a farmi scattare la scintilla. Eppure non sono poche le volte in cui sono stata tentata di comprare il noto Perdido Street Station (a cavallo tra fantasy, fantascienza con tecnologia steampunkeggiante e horror)… Ma nonostante abbia letto commenti e recensioni ottime, alla fine non l’ho mai fatto (chissà, forse donne-coleottero e farfalle mangiasogni sono troppo bizzarre anche per chi accetta – di malagrazia, in verità – i ratti…

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