Tag Archives: olocausto

Corri ragazzo, corri: il testo di Uri Orlev che ha ispirato il film

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Corri ragazzo, corri: il testo di Uri Orlev che ha ispirato il film

David Irving e le polemiche sul libro "La guerra di Hitler"

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In memoria di Primo Levi

Un quarto di secolo dalla scomparsa dello scrittore che seppe descrivere magistralmente i tormenti che afflissero le vittime della guerra. Straziato dall’odio razziale, ostacolato, ma non piegato dalla triste realtà della deportazione e dalla vita nei campi di concentramento, Primo Levi scontò la ferita per tutto il resto della sua vita, testimoniandone atrocemente il dolore e spegnendosi cadendo nella tromba delle scale della sua casa di Torino l’11 aprile del 1987. Per non dimenticarlo, per non scordare gli amari versi di “Se questo è un uomo” , ma anche i racconti della raccolta “Il sistema periodico” , i cui titoli seguono la tavola degli elementi, ed il fertile autore del “romanzo dei tecnici” vincitore del premio Strega “La chiave a stella” ; ci restano le sue parole. Scolpite nella memoria negli anni di scuola, incise come un grido di indignazione in una delle pagine più infami dell’intera umanità e sigillate da un uomo, che sposò la causa della chimica con quella della letteratura e lasciò…

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In memoria di Primo Levi

Il profumo delle foglie di limone, di Clara Sánchez

È trascorso poco più di un mese dal giorno della memoria, il 27 gennaio, in cui il mondo ha ricordato simbolicamente l’immane tragedia dell’Olocausto, della Shoah. È uscito in questi ultimi giorni, per Garzanti, Il profumo delle foglie di limone , di Clara Sánchez – un libro che ha fatto impazzire la Spagna e adesso l’Italia, visto l’ottimo riscontro di pubblico –, è un intenso racconto di come ancora il dolore e le conseguenze di quel drammatico momento storico si diramino fino ad oggi e dimostri che le ferite non sono affatto rimarginate. Veniamo alla trama. Julián, dopo essere sopravvissuto al campo di concentramento di Mauthausen, si trasferisce in Argentina dove mette su famiglia e collabora spesso con il “Centro”, una non meglio specificata associazione. Che cosa fa il “Centro”? Si occupa di stanare gli ufficiali delle SS nascosti in piccole località sparse per il mondo, gente che ha evitato di essere giudicata per il male che ha perpetrato, che non si è mai pentita e, anzi, continua a credere di essere stati nel giusto e, infine, non pagherà mai se nessuno va a scovarli. Julián ovviamente non è certo quello che si potrebbe definire un uomo pacificato, ma data l’età forse un poco rassegnato sì, soprattutto dopo la dipartita di Raquel, l’adorata moglie; gli è rimasta soltanto sua figlia. Ma questo, tuttavia, non gli impedisce di partire alla volta di Alicante, nella Costa Bianca, Spagna, dove Salvator Castro – un suo compagno di Mathausen prima e del “Centro” dopo, che si fa chiamare con un diminutivo altamente simbolico: Salva –, è andato a trascorrere gli ultimi anni di vita e da dove gli spedisce una lettera in cui gli annuncia che Fredirik Christensen, svedese, feroce gerarca nazista, è proprio ad Alicante, insieme alla moglie Karin. Sandra, invece, è una ragazza spagnola di trent’anni che va ad Alicante per …

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